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Una mamma blogger. Cos’è?!

Una mamma blogger è una lettrice appassionata. Ama muoversi tra i grandi classici della letteratura e i romanzi di massa con estrema e sorprendente disinvoltura.

Una mamma blogger ama la profondità  delle storie ma anche le sue leggerezze.

Una mamma blogger ama la cancelleria ed è una scandalosa moleskine-addicted. Non può fare a meno di quella insidiosa agendina per scarabocchiarla, strapazzarla, riempirla di appunti, idee, illusioni, sogni e bisogni.

Una mamma blogger inevitabilmente ama scrivere e parlare di sé strimpellando la tastiera del Pc a costo di sorbirsi onde elettromagnetiche e rimbambirsi retina e cervello.

Una mamma blogger non è detto che ami cucinare ma per questo non vuol dire che non apprezzi le  ricette. E non ne voglia parlare.

Una mamma blogger se ne frega se le sue ricette sono uguali a quelle di mille altri siti della blogosfera. Il suo ciambellone, quello comune con l’uvetta e lo zucchero sopra, per lei sarà  sempre unico e vorrà  condividerlo con chi la legge.

Una mamma blogger parla dei figli. E ne parla. E ancora ne parla. Perché sono il suo punto di forza ma anche di debolezza, la sua principale fonte di ispirazione, sorgente di sospiri di amore e sofferenza.

Una mamma blogger accetta con benevolenza i complimenti così come le critiche, le prese in giro, i sarcasmi e le battute ironico/pungenti. Ma il più delle volte non riesce ad avvalersi della facoltà  di difendersi o giustificarsi perché per lei le lancette di un orologio significano molto di più di due stanghette che scandiscono minuti e ore.

Una mamma blogger lavora sodo sebbene non venga considerata una lavoratrice seria ma “una tendenzialmente frustrata che ha scoperto le gioie del computer e si diverte a cazzeggiarci in barba a figli e marito”.

Una mamma blogger sorride sempre alla domanda:”scusa cos’è che fai? La blogger?!” e non  si scompone nemmeno quando le si chiede se si occupa di disinfestazione.

Una mamma blogger lavora negli orari più bizzarri della giornata e l’alba e la complicità  delle tenebre sono sue fide alleate.  Ma questo non lo sa nessuno visto che tutti dormono.

Una mamma blogger ha degli ideali, lotta per ottenerli, condivide, sorride, ride, si indigna, spamma quando la sua pazienza è off limit, tagga altre blogger per chiarire dubbi, crescere, fare esperienze, sbattere il muso, discutere e incazzarsi (a volte) da morire, studia per capire fino in fondo gli infiniti misteri che WordPress e altre piattaforme galleggianti nel mare 2.0  nascondono.

Sogna, la mamma blogger. E persevera per trasformare la sua passione in lavoro.

Sì, un lavoro. Quello menzionato nel primo articolo della Costituzione Italiana. Quel genere di attività  che ti alzi la mattina e aprendo gli occhi acquisisci consapevolezza che sta iniziando un nuovo fantastico giorno in cui puoi dedicarti a ciò che ti piace fare, e riuscire a guadagnarci soldi, poiché l’impegno costante ““ e spasmodico- va premiato visto che oltre all’amore e la fantasia si vive anche di pane.

La mamma blogger è un’ incompresa per eccellenza.

Che ci volete fare.

Stare davanti a un computer e raccontarsi per essere capita, capire e farsi sassolino da buttare nell’acqua per smuoverla un po’, ha lo stesso spessore di una velina che appiccica le sue gambe alla telecamera e regala sorrisi a effetto paresi.

Ma in fondo alla mamma blogger non interessa nulla.

Salvo forse quando le si dice che strumentalizza il suo essere madre per farsi pubblicare un romanzo, per alimentare il suo possibile egocentrismo e/o megalomania con i suoi post.

Vero?

Falso?

Qualcuno ha sfiorato il suo tallone d’Achille?

Chissà , forse sì, forse no.

Siamo “umani troppo umani” ha dichiarato qualcuno, tempo fa.

Per fortuna la mamma blogger ha un altruismo oltremodo spiccato e pensa sia giusto lenire il livore verdastro d’invidia in moto perpetuo sui volti (e gli animi) di chi l’attacca.

A loro la mamma blogger si sente di dare un consiglio spassionato:

Avete anche voi qualcosa di interessante da raccontare?

Sentite la necessità  della condivisione e siete poco inclini a pensare esclusivamente al vostro orticello?

Per voi i libri sono fondamentali quanto respirare ossigeno?

E scrivere pure?

Avete talento a sufficienza per riuscire a fare drizzare le antenne a un editore disponibile a credere in voi e distribuirvi nelle librerie d’Italia?

Ma soprattutto credete in voi?!

Siete dediti al sacrificio (ricordandovi che questo termine deriva dal latino e significa “fare qualcosa di sacro”) e non risparmiare nulla del tempo libero di cui beneficiate?

Se risponderete sì, con convinzione, a tutte queste domande allora bando alle critiche che, se non sono costruttive, a cosa vi servono?

Incamerate le energie, che sprecate per offendere e schermire, per voi e solo per voi.

Siete ancora in tempo  per fare della vostra vita ciò che volete.

Concedetevi, dunque, la soddisfazione di realizzare il vostro sogno, perché, sebbene io non ci creda, dicono che di vita ce ne sia una sola.

E la cosa certa è che è davvero breve.

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Deborah Papisca

L'avvento dell'era dei blog e dei forum forgia la sua fortuna permettendole di realizzare il sogno di una vita: vedersi pubblicare un romanzo. 'Di materno avevo solo il latte' è uscito il 10 maggio 2011 e sembra avere valicato i confini delle sue aspettative oltre ad averla finalmente conclamata scrittrice ufficiale. Continua a leggere

26 Commenti

  1. Brava Deddy!! Io ci sono, anche se ho i figli già  adolescenti, ma grazie anche a te sono diventata blogger anch’io!!!

  2. Troppo vero!
    Quando mi chiedono cosa faccio, io rispondo: Educatrice (“E cioè???? Che cos’è? Una maestra?”) e poi scrivo post e da poco sono anche blogger (“Eh??? Insomma perdi tempo su internet!”). Conclusione: per tutti – o quasi- sono una casalinga!
    Che amarezza…

  3. Sono mamma (è certificato, ho due figli) e sono blogger (un po’ meno certificato: ho solo aperto un blog personale). E’ diventata una grande passione. Anche se non è un lavoro, posso dirti che mi ritrovo tantissimo in questa lunga descrizione? E cosa dire della “necessità  della condivisione e siete poco inclini a pensare esclusivamente al vostro orticello”. Aggiungiamo anche un po’ rompiballe? Che le persone intorno a me spesso non capiscono perchè mi infervoro tanto sulle questioni? Piacere di averti incontrata.

  4. Grazie! Mi sono emozionata con il tuo post…sono mamma da quasi 18 anni e blogger da 6. Metto ne blog la stessa passione che metto nel dedicarmi alle mie figlie e sono riuscita a trasformare la mia passione nella mia professione. Non sono mai stanca, lavoro ad ore impensabili e dopo anni ancora amo il mio lavoro come amo le mie figlie. Solo chi ha una grande passione come la nostra può comprendere, ma noi si va avanti! 🙂 Complimenti davvero!

  5. molto toccante…. non sono una blogger, ma sono una mamma con tanti sogni nel cassetto…. GRAZIE!
    P.S.: cit. “Salvo forse quando le si dice che strumentalizza il suo essere madre per farsi pubblicare un romanzo, per alimentare il suo possibile egocentrismo e/o megalomania con i suoi post.” C’è stato davvero qualcuno che ha osato dirti questo??!?!? 😮

    1. C’è un sacco di gente che parla a vanvera in giro, cara Irene… mi sa proprio che Deborah si è sentita dire anche questo 🙂

  6. non sono una blogger, non ne sento l’esigenza anche se forse raccontarmi mi aiuterebbe a conoscermi e magari accettarmi meglio però ho molta stima di tutte voi mamme blogger perchè tramite i vostri racconti mi sento meno sola e so che ci sono altre personedonne che vivono e pensano come me.
    ps x Deborah non ti curar di loro ma guarda e passa

    1. grazie del consiglio cara Peppa ma nel momento in cui ci si espone è normale e comprensibile essere lodati e criticati, fa parte del gioco. Ci sta tutto 🙂

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