Tuo figlio è agitato e poco concentrato a scuola? Iscrivilo a Yoga…
Una mia amica è stata chiamata dalle insegnanti dell’asilo qualche settimana fa.
La motivazione? La figlia è molto agitata in classe e non riesce a concentrarsi sui lavori che le vengono assegnati, nè tanto meno a collaborare con i compagni quando si tratta di fare un lavoro di squadra (il cosiddetto team work, che gli americani amano così tanto).
Qui negli USA l’ombra della Sindrome da Deficit di Attenzione e Iperattività (A.D.H.D) sembra sempre incombere su ogni bambino, il cui comportamento in classe si discosti da quello della collettività . Una diagnosi di questo tipo implica incontri con psicologi, assistenza particolare a scuola e a casa, percorsi formativi differenti, insomma un sentiero che figli e genitori vorrebbero evitare di percorrere.
Nel caso della mia amica, fortunatamente, nessuno ha nominato la tanto odiata sindrome.
Ma allora che fare?
Le insegnanti le hanno proposto un corso di Yoga per bambini.
Di solito si associa questa disciplina agli adulti bisognosi di riappropriarsi del proprio equilibrio psico-fisico, messo a dura prova dallo stressante tran tran quotidiano.
Anche i nostri figli però sono vittime degli effetti negativi derivati dai ritmi incalzanti delle nostre giornate e in più hanno difese emotive e fisiche molto meno efficienti delle nostre.
Lo Yoga, con esercizi adeguati, da la possibilità di sviluppare il controllo sul proprio corpo, la capacità di concentrarsi e di rilassarsi.
La mia amica ha subito iscritto la figlia ad un corso apposito: per ora ha frequentato solo un paio di lezioni, troppo presto per sapere se da risultati, ma di certo la bambina pare apprezzare molto la nuova attività e questo è già di per se’ un buon segno.
Perciò basta davvero poco per venire incontro ai problemi dei nostri figli che spesso sono molto meno gravi di quanto pensiamo…
Per approfondire vi consiglio questo articolo, in cui si tratta proprio dell’argomento Yoga e bambini.
Lo yoga è davvero un toccasana per adulti, bambini, insomma esseri umani che cercano un nuovo contatto con se e la realtà uscendo dalla frenesia e dalla continua valutazione o s-valutazioni del sistema scolastico o del lavoro
Ancora meno: basterebbe rallentare i ritmi e le pretese? rileggere la Montessori e la scuola per i bambini che aveva proposto??
una passeggiata in un parco, una corsa senza luci artificiali e suoni, stimoli continui…
Il problema non sono i bambini ma quello che provoca in loro un deficit di attenzione, altrimenti non si rimuove la causa, ma si allevia il sintomo e basta
Sono d’accordo, molto dello stress è dato dai ritmi sfrenati e ahimè non penso che qui negli USA (almeno nella zona dove vivo io, riusciranno facilmente a capire che il continuo sovraccaricare i bambini di attività e di stimoli, non serve ad altro che ad accrescere lo stress.