Di che suocera sei?
La suocera (tra le specie più temute in natura) rappresenta nemmeno di rado il punto di rottura della coppia, è peggio di un tifone di livello 30 se diventa nonna spazzando via ogni tua certezza materna, ha il dna del peggior dittatore e quando tu, povero animo ingenuo, conosci suo figlio, e senti pure che è l’uomo della tua vita, ti ritrovi davanti a lei, le stringi la mano sperando di stabilire un rapporto amichevole, fatto di rispetto, discrezione, speranza mentre ricevi solo una stretta anomala in cui sospetti ti abbia fratturato un paio di falangi. Lei è già sul piede di guerra: ti scannerizza, individua i tuoi difetti fisici (che strumentalizzerà in seguito per disintegrarti l’autostima) e valuta quante beghe può procurarti da quel momento in poi.
Ebbene, valutate dopo avere letto la classificazione di che suocera siete…
La suocera Usain Bolt
Avendo sofferto le pene dell’inferno alla notizia del figlio che una mattina mentre lei era comodamente in posa con la maschera defatigante con cetrioli grossi come due fette di mortadella sugli occhi le ha annunciato: “mamma cara, abbiamo deciso di sposarci” decide che la migliore strategia è la competizione. Pronti via. Si mette in posizione nella griglia partenza, digrigna mascelle e denti, fissa con occhio da serial killer la futura nuora e decide di sfidarla in ogni tipo di contesto: chi farà la migliore polenta con il ragù, per chi debella meglio la polvere da sotto il letto, per chi trova i migliori vezzeggiativi da dare a lui, per chi è più abile a renderlo felice. E se la nuora gioca il suo asso nella manica -la zona letto- dove lei è la regina incontrastata e sa che nessuno ha libero accesso, la cara mammina con la bile verde fluo che le cola densa dagli angoli della bocca potrebbe anche arrivare a dichiarare una potenziale omosessualità latente nel figlio.
La suocera “corazzata potemkin”
A questa specie di suocera manca un elemento fondamentale: il senso del rispetto. E anche quello del tatto. Lei arriva a casa tua all’orario che le pare, telefona quando le pare, entra in casa a passo lungo e ben disteso perché tu hai portato via il suo bambino, brutta megera fotonica, e si avvale della facoltà di dettare le regole di quella che non è casa sua ma che pretende lo sia: “a lui piace il latte tiepido non bollente che poi crea quella disgustosa pellicola di panna, a lui piace fare il riposino tra le 14 e le 15, a lui piace tanto il mio coniglio in porchetta, a lui non piacciono le donne con lo smalto scuro come il tuo, né con quell’ombretto troppo vivace che copre come un plaid le tue palpebre” e tu sei tentata di lanciarla dalla scalinata di trentamila gradini come la famosa carrozzina al grido “sono proprio questo smalto e questo ombretto che ingrifano suo figlio come un bisonte in amore!”
La suocera “movida”
Suocera atipica non risponde ai canoni classici della spaccamaroni incarnando una figura completamente estranea alla vita di suo figlio, nuora, eventuali nipotini. Lei ha la settimana pienissima di apericena, aperipranzo, aperifritti, teatro/cinema la sera, nei giorni pari ha il corso di yoga mentre in quelli dispari la danza del ventre. Concede giusto due telefonate quindicinali al figlio in cui in due minuti riassume la conversazione con il dono della sintesi:”ciao caro un bacio dalla mamma, lei sta bene? i bambini pure? ti lascio che mi aspettano per il burraco del lunedì!”
La suocera “mistica”
Nel senso che è più rara della visione di un qualsiasi riferimento religioso esistente al mondo. Questo tipo di suocera soddisfa le richieste, interviene quando deve e svanisce al momento opportuno, sa dosare pensieri, parole e azioni e rispetta in tutto e per tutto figlio e nuora nelle loro scelte. Se qualcuna ha la fortuna di beneficiare di una presenza simile ci informi. Inoltreremo la segnalazione alla redazione di Voyager…