Quando le nascite calano la soluzione è la fecondazione eterologa. Ma non in Italia.
Se una coppia non riesce ad avere figli naturalmente potrebbe ricorrere alla fecondazione eterologa, ossia il seme o l’ovulo che vengono usati per il concepimento appartengono a un donatore estraneo. Peccato che in Italia questa pratica non più è consentita (era permessa fino al 2004 poi con la legge 40/2004 è stata bandita) per il grande dispiacere di quelle coppie (tante) che non riescono a mettere su famiglia.
Nel nostro paese la sterilità coinvolge un quinto delle coppie. Ogni anno sono oltre 10 mila i bambini concepiti in provetta e 7 mila le coppie che vanno all’estero per avvalersi della fecondazione eterologa, una tecnica che, secondo gli esperti, porterebbe al Paese tra l’uno e il due per cento in più dei nati.
Tradotto significherebbe una crescita preziosa poiché attualmente ciascuna coppia ha 1,3 figli mentre la media indicata come il minimo necessario per mantenere viva la popolazione è di 2,1
Ma alla fine dei conti non è figlio tuo o non del tutto…allora non c’è quasi differenza con l’adozione.
Perchè avere un figlio a tutti i costi, in maniera non del tutto naturale?
Il figlio diventa in qualche modo “oggetto”.
Poi dipende molto anche da quanto uno crede o no…se ti sposi in Chiesa ti spiegano che devi accettare quello che arriva e se non arriva, ricorrere ad altri metodi è appunto come far diventare il figlio un oggetto. Volerlo avere a tutti i costi.
Perchè allora non adottare un bimbo che non ha i genitori e ha tanto bisogno di amore?
Poi dipende anche dai caratteri, ci sono alcune persone che non riescono proprio ad adottare un bimbo perchè lo sentono “estraneo”
Io onestamente non penso che vorrei un figlio con il seme di un altro o, viceversa, un figlio con l’ovulo di un’altra….certo rispetto all’adozione sai chi è il donatore e se dovessero sorgere malattie genetiche o complicanze sapresti a chi rivolgerti (nel caso dell’adozione no) però…mah!
Ho detto la mia!
questi sono argomenti talmente spinosi che è davvero tanto difficile prendere una posizione.
Come te, Velia, mi muovo su presupposti personali e posso dire che quando mi è stata diagnosticata l’endometriosi e che non potevo avere figli, avevo deciso (assieme a mio marito) di non ricorrere a trattamenti vari perchè in fondo per me una famiglia è composta anche da moglie e marito, compagna e compagno, compagna e compagna, ecc.
poi mia figlia è arrivata con grande grandissima sorpresa (questa, poi, è un’altra storia) e la mia famiglia è solo aumentata di numero.
Che dire sulla fecondazione eterologa che è davvero una scelta stra-personale della coppia e noi non possiamo giudicare le loro scelte credenti o meno non possiamo farlo…
Aggiungo a quello che già Deborah ha scritto (e su cui concordo in pieno) e in risposta all’ultima affermazione di Velia: si, in linea di massima se adotti sai da chi viene il bambino, ma non è sempre cosi`. Sono molti i casi di bambini che vengono, per cosi` dire “dal nulla”: situazioni cosi` disastrate che non si riesce a risalire alla famiglia di origine.
Quindi l’adozione in sè non è garanzia di conoscenza vera e propria.
Una cosa che ho letto qualche tempo fa è di come una certa percentuale di adozioni vada male, di come alcune famiglie riportino indietro i figli gettando la spugna perchè troppo difficile. Quando i bambini arrivano ad essere adottati che sono già grandicelli, arrivano con una storia alle spalle, alle volte tragica, fatta di abusi e violenze. Pare che questi traumi possano rispuntare di colpo e nonostante l’amore della famiglia di origine, le cose si spezzano e il bambino non riesce più ad integrarsi.
E` un discorso lungo di cui conosco poco, ma è per questo che presto due mamme adottive ci racconteranno il loro iter.
Io intendevo che se adotti non hai sempre la garanzia di sapere le origini, alcuni bimbi sono stati abbandonati e traumatizzati. Anche io conosco casi di adozione difficile purroppo e che addirittura hanno portato alla rovina la famiglia.
Se invece il donatore non è anonimo sai a cosa va incontro, però io personalment enon lo farei…e non so neanche se sarei in grado di adottare.
Penso anche io che ci sia già la famiglia con i due compagni
Un saluto a tutte e spero di leggere presto l’articolo delle due mamme adottive!
Anche quando partorisci un figlio tuo non hai mai la certezza al 100% a cosa andrai incontro, eppure accetti il rischio.
Ovviamnete ognuno, con la sua storia e la sua personalità, procede secondo la sua sensibilitàe compie delle scelte che possono differire da altre persone che hanno alle spalle vite diverse.
Non c’è un modo giusto o sbagliato ma solo una serie di modi.
Comprendo benissimo il tuo ragionamento e ben venga il tuo punto di vista cara Velia! Qui nell’oasi siamo aperti ad ogni riflessione e confronto 🙂
Vallo a dire alla creatura che sto allattando,che non è mia figlia.Qualche cromosoma fa la differenza?Ma dici sul serio?”non è figlio tuo,non del tutto.”E cosa sarebbe,secondo te,una figlia a tre quarti?
Ä– nata grazie ad un ovodonazione,ed è stato il regalo più bello,il dono più grande.Perchè avrei dovuto rinunciare?Solo perchè sono nata malata e senza ovaie?
E poi ancora il solito discorso dell’adozione: INFORMATEVI!!Prima di parlare,provateci almeno.Adottare non Ä— uno scherzo,e quei bambini non devono essere l’ultima spiaggia per coppie sterili.Ma potrebbero essere felici anche in famiglie fertili.
Che rabbia.Il solito motto: “sei sterile?Adotta.Ci sono i bambini bisognosi”.uno schiocco di dita,psicologicamente,economicamente.Facilissimo,vero?Perfetto,facciamolo tutti allora.
Tra l’altro,da queste parole si capisce che un figlio adottato non è figlio della coppia che adotta.Che brutta cosa che si evince dalle tue parole,cara Velia.
Evidentemente,l’empatia non ti appartiene.
Grazie Italia,ed italiani.Il vostro egoismo,bigottismo,la vostra stupidità condanna noi donne malate a cercare un figlio all’estero.Spero siate felici e soddisfatti di questo.
Carissima Chiara, sono felice di sapere che nel blog si “aggira” una mamma che ha fatto l’esperienza dell’inseminazione: qualche tempo fa avevamo dato voce ad un’altra mamma che era nel mentre di sottoporsi alla procedura e raccontava la sua vicenda.
Come già è capitato di commentare altrove, la maternità è una sfera ampia, piena di diverse sfaccettature. Esistono tanti tipi diversi di figure di mamme, quella “naturale”, quella “adottiva”, quella che ha concepito tramite “inseminazione”, la mamma “single”, la “divorziata”, la mamma “adolescente” e quella che simpaticamente definiscono “attempata” (che peste li colga :D) e ahimè la vedova… diverse declinazioni di un’unica figura: la mamma.
E` come procedere per diverse vie, ammirare paesaggi diversi, incontrare viaggiatori diversi, e tutte dirigersi nello stesso punto, vero l’amore materno.
Sono felice se certi argomenti stimolino la discussione, sarebbe banale e noioso se tutti la pensassimo nella stessa maniera. Nessuno vuole offendere ma solo dare la propria visione, il proprio punto di vista che non sempre collima con quello di un altro. Velia da il suo punto di vista partendo da un vissuto diverso dal tuo ed idem fai tu. Io rovo questo molto stimolante!
Spero tu non ti sia sentita offesa dalla discussione ma anzi ti invito a commentare ancora e a raccontare della tua esperienza.
Concordo con Chiara,
le persone vedono la strada dell’adozione in modo troppo semplicistico, come fosse una passeggiata. In realtà è un percorso molto lungo, dove la coppia ed il singolo vengono sottoposti ad un’analisi fin troppo profonda e che spesso mette in crisi le loro convinzioni. Per non parlare dei tempi di attesa e dei vari ostacoli che si possono incontrare! Io ho avuto una bimba dopo diversi anni di ricerca, grazie alla fecondazione assistita omologa, ma ero convinta che se non avesse funzionato in quel modo avrei provato con la fecondazione eterologa. Stiamo parlando anche qui di percorsi pieni di sofferenza, di momenti di sconforto, di fatica fisica e psicologica. Non pretendo che ci è diventato genitore in modo naturale e senza fatica possa capire, però bisogna sempre stare molto attenti nel giudicare e pensare alla sofferenza di chi potrebbe leggere le nostre parole. Un figlio è un figlio, punto. Non ci sono figli a metà ; di pancia o di cuore che siano, nascono dal desiderio profondo (non sempre!) di famiglia e amore. E per favore lasciamo stare la chiesa, che se fossimo in un paese davvero civile nessuno permetterebbe a quel piccolo staterello chiamato vaticano di condizionare le scelte di tantissime coppie influenzando l’opinione pubblica.
Grazie Enrica per il tuo commento appianatore, ognuno commenta e dice la sua. E’ proprio un sito per scambiarsi idee sulla maternità ! Il mondo è bello perchè è vario!
Ciao Giorgia, vedi sotto, Chiara ha travisato le mie parole o non sono stata abbastanza chiara.
E un figlio è sempr eun figlio, che sia adottato o con donaziono o altro.
Potrei vederci del discriminatori nell’affermazioen “diventare genitori in modo naturale e senza fatica” 😉 Ribadisco…non ho giudicato nessuno, ho detto la mia, perchè mai vi offendete?
Per la Chiesa…non sono d’accordo con lei per molti aspetti, ma per altri sì: l’aborto per esempio. Vedi sotto. Sempre a colpevolizzare la Chiesa, quando non vedete neanche che lavoro che fa…la tv fa solo vedere le cose brutte…la Chiesa è fatta di uomini, possono sbagliare. Ma voi non vedete mai il buono e il bello della Chiesa (e quesa è un’accusa…no scherzo! 😉 ) e con la mente confusa e manipolata da molta tv, credendo che siano idee vostre, le date addosso…bhè io ragiono con la mia testa e secondo me per esempio l’aborto è un’uccisione e la pensano così anche persone non credenti!
Cmq nel caso non te ne fossi accorta non influenza quasi più un piffero!
E sono d’accordo anche io che è lenta ad adattarsi ai tempi che cambiano ma…se lo facesse troppo alla leggera sarebbe ancor apeggio. Molte cose vanno ragionate e pensate bene.
Ma questo è un discorso troppo vasto e io forse non sono neanche competente e in grado di trattarlo e va anche fuori tema!
Ciao Chiara, mi sembri un po’ arrabbiata e offesa. Penso che tu abbia completamente travisato il mio commento, perchè colta nel vivo, perchè è la tua situazione.
Sono felice per te che hai avuto la tua bimba e che puoi finalmente essere madre dopo tante sofferenze anche psicologiche.
Ma chiariamo prima di tutto che non era mia intenzione far star male nessuno e il mio tono non era nè offensivo nè accusatorio nè polemico. Mi pare ci sia libertà di opinione. O sbaglio?
In genere chi alza la voce ha torto, le buone maniere prima di tutto, ricordiamocelo! Quanto odio quei talk show in cui tutti parlano e si aggrediscono!! Cambio canale!
Sono una persona molto empatica (non mi conosciper due righe che ho scritto dicendo la mia, fai affermazioni chelasciano il tempo che trovano), cerco di immedesimarmi sempre in tutti e non ho inteso offendere nessuno con le mie parole.
Mi dilungo a rispondere così nessuno evincerà cose o traviserà affermazioni da quanto scrivo.
Ribadisco come già scritto che ho solo detto la mia, per quel che riguarda me. Personalmente. Può essere un mio limite, ma per ora non riesco a concepire la fecondazione artificiale, la donazione di ovuli o seme o altre procedure di laboratorio. Sono dell’opinione che meno i medici mi mettono addosso le mani e meglio è! 😉 Sì ok, sono anche un po’ fifona in questo senso!!
Sono credente (ma non bigotta credimi! E neanche ignorante) e non vorrei avere un figlio a tutti i costi, oggetto del mio desiderio, magari anche egoistico. Inoltre non mi piacerebbe che l’uomo intervenisse in un processo del genere sostituendosi a Dio. Ne parlavamo giusto l’altra sera in un gruppo di amici, credenti e non.
Per esempio quando fai l’ovodonazione s enon erro
“Degli embrioni così ottenuti, ancora in fase di blastocisti, ne vengono trasferiti transfer da uno a tre (normalmente due) nell’utero della ricevente. Il numero degli embrioni da trasferire viene scelto in base alla probabilità che si impiantino sull’endometrio. àˆ importante che tale scelta venga fatta correttamente perchè la gravidanza multipla introduce elementi di incertezza e l’aborto selettivo è una pratica rischiosa e non auspicabile. (da wikipedia “ovodonazione)
Cioè tu crei gli embrioni in laboratorio e poi impianti il numero che vuoie gli altri? Ah è vero, ma l’embrione non ha l’anima. A che settimana si forma l’anima? Non è omicidio. Già già .
Qualcuno definisce tutto ciò una denaturazione dell’Amore tra uomo e donna, che si riduce a processo meccanico o esperimento di laboratorio. E che è favorevole all’aborto in fin dei conti.
In un programma (mi dicevano quindi prendetelo con le pinze) c’erano le mamme in affitto in India. Portavano lì gli embrioni congelati e glieli impiantavano che ne so per 1000 euro? Perchè erano povere e vivevano di stenti.in che ambiente si sviluppa il bimbo nella pancia? La mamma vive di stenti, si lava nel fiume, non c’è igiene.
E le cure di fertilità poi si formano 5 gemellie cosa fai li tieni tutti o li butti via? Aborto selettivo?
Io dicose ci sono già , sono già nati, e sono lì per essere adottati e amatiperchè no?
Io sono pro-adozione, una mia carissima amica è stata adottata e ha pure un fratellino adottato, non per questo quella non è una famiglia, te lo assicuro! Per me se c’è l’Amore e si è uniti è una famiglia!
Per l’adozioneChiara, non è che non sono informata sai? So che è complicatissima in Italia, e l’iter è lungo. Sempre per i genitori di questa mia amica, l’iter è stato lungo e non hanno permesso l’adozione della sorella naturale.
Per un’altra donnaora che hanno analizzato tutto, idoneità e quant’altro e averli fatti aspettare non so quantogli hanno detto “sì siete idonei ma siete troppo vecchi è così che funziona l’Italia, che meraviglia!
In Italia si parla di 1 adozione concessa ogni 5 coppie e mi sembra che se la richiesta è nazionale non costi nulla. Devi essere sposato o convivente da almeno 3 anni, una differenza con il bambino di almeno 18 anni in più e non devi avere più di 45. devi fare un corso, andare dallo psicologo, e far ei colloqui con l’assistente sociale. Chiedono se lavori e quanto prendi.
E quei bambini non sono l’ultima spiaggiavedo molto più “ultima spiaggia ricorrere al laboratorio.conosco famiglie che hanno figli naturali e figli adottati. NON HO MAI DETTO CHE SONO L’ULTIMA SPIAGGIA. Hai travisato.
Riprendendo il discorso economico.bhè credo che la fecondazione o l’ovodonazione siano costose no? Se l’adozione è nazionale non costa nulla.
Per la questione psicologica dell’adozionebisogna considerare quella di genitori e figli.forse anche per questo l’iter è lungo (o forse è solo l’Italia sempre lenta)
Ma come lo dirai al tuo bambino, una volta grande, che è nato per un’ovodonazione? Glielo dirai?
Per la questione dei cromosomi intendevo, e lo ribadisco, che:
_se adotti in linea di massima non sai chi siano i veri genitori, quindi per la salute del bambino, se ci sono malattie congenite o complicanze, non sai a chi rivolgerti. Non hai l’anamnesi familiare del tipo “sì ce l’aveva anche suo nonno! oppure per questioni di compatibilità biologica. E questo non vuol dire, come tu dici che ho detto, che un figlio adottato non è figlio della coppia. Non è figlio naturale, come non lo è al 100% il bimbo nato da donazioninon avrà le caratteristiche di uno dei genitori. Ma solo geneticamente, al livello di biologia. Non a livello di amore genitore-figlio. SIA UN BIMBO ADOTTATO CHE UNO OTTENUTO CON ALTRI METODI E’ FIGLIO DI CHI LO AMA COME GENITORE (non so cosa tu abbia “evinto dalle mie parole!). Su questo non ci piove.
_se hai un donatore di seme, o di ovulo e non è anonimo, in quel senso sei più sicura perchè puoi in teoria rivolgerti a lui/lei.
Per la questione “è figlio a 3 quarti ma che discorso fai?? àˆ ovvio che è tuo figlio. E’ nato, siete voi che lo curate e che lo amate! Non si discute. Se ne discute prima di farlo. Si discute del metodo. Anche un bimbo adottato è tuo figlio.
Spero di essere stata abbastanza chiara e di aver risposto a tutto quello che hai scritto, non essere arrabbiata, ci sono tante persone che ti capiscono e che sono felici per te pur non condividendo il metodo. Il mondo è bello perchè è vario e le persone hanno diverse coscienze e opinioni.
Buona giornata a tuttie scusate perchè ho scritto davvero troppo!
Velia
Ciao ragazze,nonostante abbia portato un tornado,sono onorata di fare la vostra conoscenza 😀
Iniziamo con Velia,ci tengo particolarmente.
Vedi,il mio tono aggressivo è quello di una donna ferita perchè la gente è ignorante.E ferisce.L’ignoranza è una lama che affonda nel cuore delle persone,giudicando,facendole soffrire.
Queste tue parole”il figlio diventa in qualche modo oggetto” “ma alla fine non è figlio tuo,o non del tutto” ed altre che è inutile ripetere,sono terribili.Terribili.E proprio al tuo ” non è figlio tuo,non del tutto” ho risposto,con amara ironia,con un ” è figlio a tre quarti?”.
Non pretendo di essere capita,ma se mi si parla di educazione, e buone maniere,sappi che certe parole feriscono più di un urlo di disperazione.
La tua Chiesa,con le sue idee personali,e le persone che la pensano come te,hanno deciso per noi.Ci hanno trattato come mostri,influenzando le votazioni,ed ecco la legge 40.
NESSUNO ha il diritto di decidere per un’altra.Anch’io sono contro l’aborto,ma ricordo che votai a favore.Perchè io NON ho il diritto di decidere per un’altra persona.
Poi,le idee personali vanno benissimo,ma QUESTE idee hanno concretizzato una legge vergognosa.
Sottolineo che io,al tempo delle votazioni,non cercavo un figlio nè sapevo di essere sterile.Ma votai per aiutare delle donne malate,od in difficoltà .Questa è empatia.
Per quanto riguarda gli embrioni,forse non sai che le donne fertili hanno tantissimi micro-aborti,embrioni malati che la natura espelle con le mestruazioni,e nessuno se ne accorge.Gli embrioni che muoiono durante la fecondazione hanno lo stesso processo.àˆ selezione naturale.
Ma per noi,ogni embrione è sacro.Non sai quanto piangiamo per ogni embrione che non resta con la sua mamma.
Quelli che avanzano e vengono congelati,all’estero non si buttano.Li puoi riprendere,oppure DONARE.àˆ nel nostro paese bigotto che si buttano,ricordalo bene.
Le tue opinioni personali sono sacre,ma ti prego di capire la posizione di milioni,e sottolineo milioni,di coppie sterili che vogliono solamente avere un figlio.
Giorgia posso solo abbracciarti,e dirti che sono felicissima per te che tieni stretta la tua piccola!Conosco la tua gioia,che fortunatamente condivido 😀
Infine cara Enrica,hai scritto cose giuste ed il tuo fare conciliatorio,ma non arrogante,è riuscito ad addolcire questa bestia 😀
A volte un po’ di poesia ( quella delle tue parole ) non guasta.
àˆ vero,siamo tutte mamme.
Anche e soprattutto chi lo è,per ora,solo di cuore.Auguro a tutte di coronare il sogno.In ogni modo,non ha importanza come.
Siamo comunque madri e in questo,miracolosomente,concordo con Velia 😉
Un abbraccio.
Cara Chiara,
io credo che al di là di tutto (giudizi, pregiudizi, parole scritte che non condividiamo) sia assolutamente indispensabile essere felici e soddisfatte delle scelte che facciamo nella vita.
Vuoi un esempio più banale dell’argomento qui trattato?
Io ho scelto di restare con una figlia. Di non metterne al mondo altri. Perchè? semplicemente perchè mi sento completa.
E giù tutti (o quasi) a criticarmi e a guardarmi come la perfetta egoista che non permette a Camilla di beneficiare di un fratello o una sorella perchè poi la solitudine è una brutta bestia…
come se l’essere soli o meno dipenda esclusivamente dalla presenza di fratelli.
Ora, non mi dilungherò sulle giusitficazioni per cui io ho fatto questa scelta ma ti dico solamente che essendo del tutto consapevole e tanto serena il poblema non lo vedo proprio e se non lo vedo io non lo vedrà nemmeno mia figlia.
Perciò carissima vai avanti con la tua vita, con ciò che hai liberamente voluto per te e lasciati scivolare tutto il resto 🙂
un abbraccio
Deb
Carissima Deborah,approfitto di questa notte insonne per ringraziarti delle tue belle parole,e permettimi di indignarmi per il trattamento che hai ricevuto.
Non vedo proprio dove sia il problema di volere uno,due o tre figli.O nessuno.
Ma non sarebbe ora che la gente guardasse il proprio orticello ( marcio,tra l’altro) ?Pensa che io ho altri tre fratelli e non li vedo mai!!
Io credo solo in una cosa:quando si mette al mondo un figlio bisogna pensare al suo benessere prima di tutto.Punto.
Tutto il resto ( come sono stati concepiti,quanti,dove e perchè) non riguarda nessuno.
Accetto volentieri il tuo consiglio,cercherò di farmi scivolare addosso tutto il resto,ma non smetterò di ” urlare” contro le ingiustizie che ogni giorno sento,vedo,leggo 😉
Per ogni Chiara felicemente mamma,ce ne sono altre tre che si spaventano e magari lasciano la strada della fecondazione,rinunciando alla gioia di avere un cucciolo ( LA gioia )per colpa delle insicurezze che la gente ignorante instilla nei loro cuori provati.
Nel mio piccolissimo,continuerò ad urlare,qualcuna di loro mi sentirà ,spero 😀
Un forte abbraccio a te,cara Deb!
ciao chiara nn so nemmeno io come ci sono finita in qsto sito stamattina forse in preda alla disperazione m isembra di capire che tu sia ricorsa aduna etereologa io iniziero presto i controlli x problemi di mio marito avrei tanto bisogno di confrontarmi co chi ci è gia passato ti prego se ne hai voglia di contattarmi anche privatamente se possibile grazie il msg è rivolto a chiunque volesse contattarmi oltre a chiara
Velia, il tuo messaggio così chiarificatore mi fa capire che quello che scrivi non è dovuto a superficialità o a volontà di ferire, bensì alle tue idee personali e, permettimi di dirlo, ad una scarsa conoscenza della questione. Dico scarsa conoscenza perchè purtroppo è difficile che chi non è dentro al problema possa conoscerne tutti i risvolti, spesso le informazioni sono quelle (fuorvianti) date dai media, o da un’enciclopedia, o dall’amica dell’amica dell’amica….insomma, non voglio giudicare il tuo livello di conoscenza, perchè non sei tenuta a saperne più di quanto ne sai, visto che non ti appartiene il problema. Ma allora permettimi di ribattere, visto che io, purtroppo, sono molto informata sia sulla fecondazione, sia sull’adozione.
Vorrei chiarire alcuni punti:
1. noi ci “offendiamo”, anche se preferirei dire che ci sentiamo ferite, perchè troppe volte l’ignoranza che dilaga sull’argomento ci fa passare per dei mostri (e non aggiungo altro perchè Chiara ha già espresso quello che penso). Non è una battaglia contro di te, anzi direi che forse ci vorrebbero più persone disponibili a capire e a confrontarsi. E’ una battaglia contro un’idea diffusa, che purtroppo condiziona in negativo le nostre vite e le nostre possibilità di scelta. Un’ idea diffusa che spesso, come hai fatto anche tu, parla di “volere un figlio a tutti i costi”, che è una delle espressioni che più fa soffrire le persone infertili o sterili.
2. A proposito di Chiesa, forse non sai che non molto tempo fa ha emanato la nuova lista dei peccati, tra cui ha inserito la Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) che rientra in quegli atteggiamenti peccaminosi nei riguardi dei diritti individuali e sociali. Quindi mia figlia, quella bambina cercata, amata, che ha lottato per rimanere con me, che è adorabile e fantastica, quella bambina è frutto del peccato! Ma ti rendi conto??? E concordo appieno con Chiara: è proprio l’influenza del vaticano che ha fatto sì che la gente se ne fregasse al momento di votare per una legge assurda, la legge 40, che condiziona le nostre scelte personali. L’Italia è uno dei pochi paesi ancora molto indietro da questo punto di vita e non è un caso. E ti faccio notare che io sono credente, ho una profonda fede, che è sempre stata lontana dal modo di espressione tipica della Chiesa e lo è ancora di più oggi.
3. Tu dici che non ti piace l’idea che l’uomo intervenga in un processo sostituendosi a Dio. Quindi, ti chiedo, se tu avessi un tumore, non ti cureresti? Non è Dio, per chi è credente, che determina la nostra vita? Quante volte facciamo qualcosa sostituendoci a Dio? Lo facciamo anche quanto un bambino nasce a 6 mesi e pesa solo 600 grammi, un bambino che sarebbe destinato a morire se l’uomo non intervenisse grazie ai progressi della scienza. Rifletti bene su queste parole, perchè è troppo comodo accettare di sostituirsi a Dio solo in alcune situazioni… Se tuo figlio nascesse fortemente prematuro on vorresti che i medici lo salvassero in qualsiasi modo possibile? Oppure preferiresti lasciare la scelta a Dio?
4. Come ti ha spiegato Chiara, gli embrioni sovrannumerari, cioè quelli che non vengono trasferiti in utero non vengono “buttati” (che brutta espressione!), bensì crioconservati perchè la coppia potrebbe voler tentare un altro impianto, ad esempio. E ti assicuro che nessuna di noi impianta il numero di embrioni che “vuole”, perchè non è una nostra scelta, è determinata dalla sicurezza per la donna e per il bambino!!! Sono certa che se qualcuno ci assicurasse che non è pericoloso per la vita di mamma e bimbo, noi ce li faremmo impiantare tutti, gli embrioni! Che per noi non sono senz’anima come tu sottilmente scrivi, sono i nostri potenziali bambini e li amiamo fin dal momento in cui cominciano a dividersi le loro cellule, pensiamo a loro come la vita che desideriamo, ci disperiamo se non rimangono con noi…tu non puoi nemmeno lontanamente immaginare quanto amore e quanto attaccamento c’è nei potenziali genitori che affrontano la fecondazione assistita, anche se il tutto avviene in un laboratorio (di certo non il posto che avremmo desiderato per concepire i nostri bimbi!)
5. Per la questione adozione, permettimi di dirti che non sei informata come credi. Parli dell’adozione nazionale come di una cosa molto semplice, che oltretutto non ha costi. Vera la seconda affermazione, ma ti assicuro che non sono molte le coppie che riescono ad adottare secondo il percorso nazionale. I bambini non sono molti, spesso sono grandi e con problemi che non tutti si sentono di affrontare. E soprattutto, cosa ben più importante, i bambini in adozione nazionale sono quasi tutti “a rischio giuridico”, ovvero i genitori biologici possono fare ricorso più e più volte per riottenerli e questo naturalmente blocca ogni volta il percorso adottivo. Una coppia di mia conoscenza, ad esempio, ebbe in affidamento preadottivo una bambina di 10 anni nel 2008….ancora oggi non è loro figlia a tutti gli effetti proprio perchè la famiglia di origine continua a fare ricorso. Inoltre, l’adozione è un percorso difficile soprattutto dal punto di vista psicologico, ed è una scelta che non tutti si sentono di fare. E’ troppo semplicistico, ripeto, pensare “non riesci ad avere figli? Adottali!” Allora si potrebbe anche dire “sei riuscito ad avere un figlio naturalmente, perchè adesso non ne adotti uno????” E’ UNA SCELTA CHE QUALCUNO DECIDE DI FARE, non tutti!
Mi fermo qui perchè mi sono dilungata anche troppo e perchè so che far capire il mio punto di vista è davvero difficile, perchè, anche se non l’ho voluto e avrei preferito evitarlo, ormai appartengo ad un “mondo altro”, che difficilmente i più comprendono…
Rispondo solo a 3 e 4 velocemente perchè sono un po’ presa.
Per l’adozione mi sono informata qua e là , non avrò mai la conoscenza di chi ci ha provato.
Per la Chiesa, vedi sopra, discorso lungo e tortuoso. Tua figlia non ha peccato, anche se la Chiesa ritiene che il metodo con cui è stata concepita sia peccaminoso. Il cieco nato lo consideravano figlio del peccato “Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori?” “nessuno dei due”. Anche i conviventi e i divorziati risposati peccano se è per questo. C’è chi si fa annullare il matrimonio dalla sacra rota per risposarsi in chiesa anche se il matrimonio non era da annullare…dipende dalla propria coscienza.
la chiesa dice anche che Dio è infinitamente buono e incline al perdono.
Certo è che…la cosa che sconvolge è l’uomo che crea la vita. E la Chiesa ne ha paura ed è preoccupata OVVIAMENTE.
3_un conto è salvare e preservare la vita, un altro conto è CREARE la vita!
NON AGGIUNGO ALTRO PERCHE’ IL CONCETTO E’ GIA’ ABBASTANZA CHIARO.
4_(e rispondo anche a Chiara riguardo ai microaborti naturali)
I microaborti sono naturali non generati da qualcuno, può succedere di perdere un bambino, non di volerlo uccidere per mille ragioni…i nonni dicevano “un figlio in più? si allunga la minestra con l’acqua”.
Un conto è la natura un conto è l’intervento dell’uomo che dà e toglie la vita (vedi sopra).
Quelli congelati li teniamo e li riutilizziamo? Non è come parlare di oggetti?
Ne state parlando voi in termini di oggetti quando scrivete “non li buttiamo” “li riutilizziamo” “li doniamo”. (Per l’impiantazione so che il numero è per la sicurezza della madre, chiaramente non avendo mai sperimentato non so tutte le procedure, ma mi sono informata)
Ma poi avete pensato al bambino? Alla psiche (visto che Chiara parlava di fattori psicologici per l’adozione) del bambino congelato, il congelamento che effetto fa? traumi?
Poi quando ci serve, quando vogliamo noi, lo mettiamo nel micoonde e lo facciamo nascere!
Se non erro pure i bambini prematuri o quelli che sono stati in ospedale per tanto. da piccoli, senza mamma vicina, sviluppano una certa sindrome dell’abbandono….
Ma glielo direte quando saranno grandi come sono stati concepiti? E come si sentiranno?
Da un lato penseranno “mamma e papà mi hanno voluto tanto” ma dall’altro?
Detto questo io ci credo quando dici che il conivolgimento è lo stesso anche se il luogo è diverso ed è un laboratorio. Sono felice che abbiate realizzato il vostro sogno e che abbiate completato la famiglia con un figlio (che già con i genitori è una famiglia) non verrete mai discriminate, magari acune persone ci impiegheranno un po’ a capire e accettare, oppure diranno “cosa cambia, è comunque un bambino, indipendentemente dal metodo!”. Dipenderà dala cultura e dal cuore delle persone. Io non ho niente contro la vostra felicità !
Per me voi (e i vostri figli) non siete assolutamente mostri!!
LA COSA CHE MI SCONVOLGE E’ L’UOMO CHE CREA LA VITA. E l’uomo che spreca delle vite o le rende infelici abbandonandole. Come ho detto nelle precedenti discussioni.
Cara Giorgia,ti quoto anche le virgole!Non c’è nient’altro da dire.
La risposta che Velia ha aggiunto a questo tuo esaustivo commento,è…hem…illuminante.
Senza offesa,Velia,ma dopo che parli di ” embrioni nel microonde”, “congelamento/psiche/traumi” sinceramente…come posso risponderti?Con altrettanti nonsense?Dai.
Solo due cose in risposta ai tuoi pensieri:
1) L’uomo non CREA la vita,CURA persone malate.Gli ovuli e il seme non sono creati.E finchè non capirete questo,resterete nei vostri vaneggiamenti.
2)probabilmente non dirò a mia figlia che è ovodonata,e sai perchè?Perchè verrebbe giudicata da persone che la pensano come te ( ma non intendo te.Nonostante non condivida i tuoi pensieri,sembri comunque una persona dolce),e magari le chiederebbero se ha ancora freddo dopo lo scongelamento.
Ed anche perchè è mia figlia.MIA figlia.
E con questo ho detto tutto.
Saluti 🙂
Non posso rispondere a Velia, perchè non c’è modo di far capire come stanno veramente le cose, l’unico rischio che corro è di arrabbiarmi, di rispondere in malo modo e di passare dalla parte del torto.
Certo è, Velia, che hai usato delle espressioni che mi hanno ferita, nonostante io sia abituata a sentirne anche di peggiori.
Mi piace molto il modo in cui Chiara ti ha spiegato il concetto dell’uomo che cura e non crea, non avrei saputo esprimermi così bene. Mio marito è malato, ha una malformazione che impedisce ai suoi spermatozoi di proliferare e di fuoriuscire. Ma i suoi spermatozoi esistono, sono stati creati dalla natura. Io ho pochi ovociti e pure bruttini, ma nessuno li ha creati in laboratorio, c’erano e sono stati prelevati nelle condizioni in cui si trovavano, così come la natura li ha creati. Qualcuno ci ha aiutati, ha fatto sì che i nostri gameti avessero la possibilità di incontrarsi, solo che ciò non è accaduto laddove la natura ha deciso, bensì all’esterno. Nessuno uomo ha mai creato la vita dal nulla.
La natura, E NON L’UOMO, ha permesso che dall’incontro di uno spermatozoo di mio marito e un mio ovocita si generasse uno zigote prima ed un embrione poi. L’uomo ci ha di nuovo AIUTATI a far tornare l’embrione nel posto in cui sarebbe stato più al sicuro, nel mio utero. Ma non è stato l’uomo a decidere che l’embrione attecchisse e si sviluppasse, è stata la natura.
Se l’uomo davvero potesse creare la vita, come tu credi Velia, noi persone sterili/infertili, saremmo tutte con un bambino tra le braccia.
@Chiara: per quanto noi cerchiamo di far passare il giusto messaggio, o meglio, la realtà delle cose, è sempre troppo difficile. La Chiesa, lo Stato, i media, l’opinione comune impregnata di ignoranza, hanno sempre la meglio, riescono sempre a dare un’immagine distorta della fecondazione assistita. Io continuerò, come faccio appena posso, a diffondere la verità , perchè certi stereotipi possano essere superati. Tu hai affrontato un percorso ancora più difficile del mio, ma hai fatto la giusta scelta che oggi ti ha ripagata con ciò che desideravi. Ero pronta anch’io allo stesso percorso se fosse stato necessario. Ti abbraccio
Chiara, Giorgia, di questa esperienza di genitorialità pochi sanno qualcosa di concreto e quindi ogni volta voi decidiate di raccontare e spiegare è per noi una crescita nella conoscenza. Sapere come vanno le cose veramente, saperle da chi ci è passato è molto importante proprio per fugare il rischio di venire incomprese e criticate, giudicate e condannate.
Se uno sa le cose sono due: “Io conosco i fatti, le emozioni, le ragioni implicate ma comunque rimango della mia opinione” oppure “Ora capisco di più e forse mi rendo conto che ci sono diversi percorsi altrettanto validi a quello, per cosi` dire, naturale”. Ovviamente più cortesemente si pongono le cose e più si è ben disposti a leggerle e ascoltarle.
Velia ha sollevato una riflessione che li per li mi aveva lasciata perplessa, ossia il creare la vita in laboratorio. Ci ho pensato e quello che vorrei dire parte proprio dalla dottrina cattolica e da come pone la differenza tra creare e generare, che è poi scritta nel Credo stesso. “Creato non generato” c’è scritto… perchè l’uomo genera mentre Dio crea. Due concetti differenti.
Detto questo, in laboratorio non si crea la vita, si fa solo quello che naturalmente non si riesce a fare ossia far incontrare un ovulo smorfioso con uno spermatozoo pantofolaro.
Se mi parlassero di clonazione per esempio o di creazione di ovuli e spermatozoi artificiali che poi portano ad una vita, ecco, li sarei più cauta e vedrei maggiormente un tentativo di fare cose un po’ discutibili (Chi crede direbbe probabilmente, a ragione, che si gioca a fare Dio).
Ma nella fecondazione eterologa e omologa non vedo nulla di tutto questo, nella mia opinione.
Capisco che la chiesa ha delle direttive e i credenti come possono vi si adeguano. Chi non crede o chi come Velia afferma che è “d’accordo su alcune cose che dice la chiesa, ma non su altre” penso abbia la liberta di scegliere come procedere della sua vita senza sentirsi giudicate e condannate.
Sono certa che Velia non volesse proprio giudicare nssuno ma solo dare la sua opinione e cosi` anche voi avete dato la vostra, e di questo sono molto grata perchè l’obbiettivo di questo blog è aprirsi a tutte le mamme (in ogni loro declinazione) e lasciare loro lo spazio per esprimersi, confrontarsi e aiutarsi.
Sono felice che siate riuscite a contenere la vostra foga, è cosi` che si fa!
Sì Enrica, non volevo giudicare nessuno, volevo solo dare la mia opinione, e grazie a questo confronto ora so più cose a riguardo, ho avuto modo di informarmi e di vedere tutto sotto ottiche differenti.
Parlerne (o scriverne) è sempre bene.
Un saluto a tutte e buona serata
Uh sono appena approdata da voi, e gia’ vedo jna bella discussione accesa e mi sento coinvolta direttamente!
Scusate non ho letto tutti i messaggi perche’ e’ sera tardi e sono un po’ fusa, ma vorrei dire che io e mio marito abbiamo fatto la fecondazione eterologa, e per noi nostra figlia e’ un tesoro prezioso per il quale proviamo un amore che va ben al di la del legame genetico.
Per quanto riguarda l’adozione, non e’ assolutamente paragonabile, perche’ fisicamente sono due cose diverse (la gravidanza di pancia e quella di testa sono dfue cose diverse, e perche’ appunto, l’adozione non vuoll dire schioccare le dita e avere un bimbo.
Conosco persone che sarebbero degli ottimi genitori alle aquali questo amore e’ stato negato da miopi burocrati dei servizi sociali.
Vi prego, prima di dire di non accanirci, informatevi, pensate, cercate di mettervi nei panni degli altri, di capire che ci sono diversi punti di vista, diverse necessita’, diversi modi di essere famiglia.
La Fivet eterologa e’ uno di questi.
Carissima Sfolli, benvenuta!!! Decisamente di fecondazione, di adozione.. si sa proprio poco a meno che non si sta facendo un percorso del genere. Spesso non si conoscono i fatti e si tende a dare un giudizio un po’ affrettato che suona offensivo anche quando non lo vuole essere. C’è anche da dire che chi esprime un’opinione che discorda con la maggioranza, spesso si trova ad essere criticato.
Ad ogni modo, grazie a questa discussione stiamo tutti imparando di più e questo di sicuro limita il danno di trasformare un opinione in un giudizio.
A breve, parleremo anche di adozione e ascolteremo l’esperienza di chi ha affrontato questo “modo di essere famiglia”.
Sono certa cara, Sfolli, che mai nessuno dotato di buon senso ti dirà mai che tua figlia non è il tesoro prezioso che è in realtà!
Rimani con noi!!
chi ha paura della “donazione di gameti”????
salve a tutti il mi presento come “aspettandolacicogna” , ma in realta la cicogna è arrivata 4 anni fa grazie alla ovodonazione (poi 1 anno e mezzo fa, grazie alla “botta di culo”, ma questa è un altra storia)
quindi vi scrivo con grande cognizione di causa.
sono pienamente daccordo con Giorgia
e capisco chiara.
il dibattito e la questione della donazione di gameti è una cosa che mi stanno a cuore, nel 2007 ho aperto un blog “aspettandolacicogna” appunto, eterologa.blogspot.com
e sono partita dall’dea di raccogliere storie e testimonianze di chi è diventato genitori grazie al dono di gameti
tra l’altro colgo l’occasione per dire a SFOLLI che aspetto ancora la sua storia :))))) smack smack e spero di poter postare anche quella di giorgia e di chiara.
la trita e ritrita questione della adozione contro la donazione di gameti è un vecchio must (troppo vecchio accidenti) non se ne puo piu !
la domanda da farsi è: chi ha paura della donazione di gameti?
quali sono le argomentazioni che vengono fatte pro legge 40 quindi pro divieto?
le realta è che ci vuole LIBERTA di scelta, lasciare la liberta di decidere se fare la donazione di gameti, liberta di decidere se donare i propri oociti a donne che non potranno mai avere un figlio!
Coloro che sono assolutamente contrario per motivi religiosi sono solo una piccola parte.
La maggior parte delle persone non sa di cosa si tratta e anche quando glielo spieghi provano (inizialmente) un senso di disagio, forse cercano senza riuscirci di immedesimarsi nella questione.
la realta è che fino a che non ti ritrovi faccia a faccia con la sterilita non puoi capirla (fino in fondo).
Quindi l’unica cosa corretta che si dovrebbe fare è lasciare le persone libere di scegliere quale tipo di genitorialita preferiscono e si sentono di affrontare.
vi saluto e grazie per l’ospitalita e dare modo di parlare di questi argomenti
Grazie a te Barbara! E` importante che chi ha esperienza in un campo, offra supporto, conoscenza e la possibilità di condividere con altri!
Grazie per averci dato il tuo prezioso punto di vista e ovviamente ti aspettiamo ancora 😉
Una domanda… se non ho capito male hai due bimbi giusto? il primo avuto dopo ovodonazione e il secondo, diaciamo, “naturalmente”… ho capito giusto? Se cosi` è, sei una dei tantissimi casi che conosco di coppie che hanno avuto la stessa esperienza. A dire il vero tutte le mamme che hanno avuto il primo figlio con ovodonazione, hanno poi a breve avuto naturalmente il secondo. E` una cosa splendida, come se la gravidanza avesse fatto scattare la giusta “rotellina” nel corpo della donna e gli avesse ricordato come si fa.
Grazie ancora Barbara!
Intendo tutte le mamme che hanno fatto ovodeposione e poi hanno avuto un figlio naturalmente… tutte che conosco io, non tutte in assoluto… scusate 🙂
Barbara cara,
mi unisco a te sperando che la libertà di scelta venga finalmente accolta come principio cardine per scelte di tipo etico come questa.
Incrociamo le dita!
Barbara
ciao grazie a tutte
ps. per enrica anche io sono dell’idea che la prima gravidanza abbia “aiutato” la seconda e sono felice di sentire che è successo a molte altre (pensavo di essere una “leggena metropolitana”, sapete tipo quelle frasi “so che è successo all’amica di una amica di mia sorella, la cognata di un collega di mio marito, la nipote della amica di un amica di mia mamma e via di seguito”.
un abbraccio
cosa intendi per “ovodeposione” ?
un abbraccio e auguriamoci che la donazione di gameti non spaventi piu nessuno
Barbara cara,
ho dato un esame di statistica all’università e vagamente so cos’è un campione statistico, quindi per quel che vale ti confermo che anch’io conosco 3 casi di mamme che dopo una fecondazione assistita sono diventate mamme naturalmente, quando meno se lo aspettavano!
Un bacio,
B.
Ho scritto “Ovodeposione”???? O_O Va bene. Ci rinuncio. Devo rintracciare tutti i commenti che ho scritto ieri e correggerli uno per uno: ho scritto tante di quelle strafalcionerie che si possono riempire i libri di scuola… Volevo dire ovononazione 😀
MA SONO RIUSCITA A SCRIVERE MALE UN’ALTRA VOLTA????? OVONONAZIONE????? Ma allora è la tastiera, perchè se non è la tastiera qui le cose sono neurologicamente serie, molto serie… O V O D O N A Z I O N E . ok? ok.
che sia un lapsus freudiano di ultima generazione? informatico? non spero di no :)))) hehhehhe
ma che lapsus e lapsus… ho i neuroni bolliti io… O_o
Che bella discussione accesa mi sono persa quando neppure vi conoscevo…..
io dico solo questo: i figli sono di chi li cresce a prescidere da chi li ha generati.
Ho avuto mio figlio naturalmente ma so cosa è la PMA perchè ci sono passata e so che vuol dire desiderare un figlio tantissimo….per questo vi dico che se non ti si nega questo grande desiderio non si riesce neppure lontanamente ad immaginare il dolore che si prova e di conseguenza le scelte che uno fa per riempire il grande vuoto. Sicuramente leggi migliori sulla adozione favorirebbero tanti bambini (voglio pensare prima a loro che ai genitori) ed eviterebbero ulteriori traumi nelle loro vite, questo eviterebbe tanto dolore e tanti soldi buttati via perchè la fecondazione piuttosto che l’adozione sono percorsi non solo dolorosi ma anche dispendiosi in tempo e denaro.
Non so se io farei l’eterologa ma capisco chi la fa.
Proprio cosi` cara Peppa… sono situazioni cosi` profonde e personali che non è facile per tutti comprendere. Conosco chi ha tentato tutto e comunque non è riuscito ad avere figli: queste persone di mia conoscenza, hanno alla fine accettato la vita cosi` come veniva, con la serenità pero` di aver provato.
ciao tutti
sono un uomo….. che ha lasciato la propria moglie, affinche lei possa realizzare il desiderio di avere un figlio. Insieme abbiamo fatto 3 tentativi in Italia. Quando ho saputo che ……….. gli ho promesso di portarla per avere un aiuto maggiore affinche lei non subbise un’altra inutile stimolazione. ………………… Poi è successo l’impossibile.Adesso per amor suo ho dovuto lasciarla affinche lei potesse sciegliere o me o un figlio………..
Sapendo che lei avrebbe scelto un figlio…………….. vuol dire che mi ama poco ………… da dire che non sarebbe passato che qualche mese e saremmo andati ovunque per avere un figlio ma il pensiero che lei anche senza di me si farà un figlio mi ha fatto capire che non è vero amore…………………. scusate ma poco fa dopo l’ennesima discusione volevo un pare di donna sul mio comportamento.
grazie Aniello
Ciao Aniello,
la questione che metti in evidenza è davvero difficilissima da affrontare poichè legata alla propria personale vita. Per cui non si possono esprimere grossi pareri. Penso solo che tu ti sia mostrato un uomo maturo e saggio dimostrando quello che si chiama vero amore verso la tua ex compagna visto che l’hai lasciata imboccare la strada che desiderava.
Ritengo che il coraggio che hai saputo tirare fuori ti ricompenserà prima o poi facendoti incontrare la donna che fa al caso tuo 🙂
in bocca al lupo, noi tifiamo per te!!
Ciao Deborah
grazie per le belle parole e l’incoraggiamento ad andare avanti.
E’ tornata alla carica facendomi stare male. Spero che si averi ciò che tu dici.
Sò di chiedere troppo ma come si fà a capire una donna??????????
grazie deborah 🙂
Aniello
Caro Aniello,
non esiste una ricetta segreta che ci da la possibilità di vivere felici e contenti con il principe azzurro o la principessa.
Non esistono relazioni perfette in stile film holliwoodiano ma esistono persone che ce la mettono tutta per mandare avanti una relazione, sempre che alla base ci sia amore e non ripiego, semplice affetto, o “si sta insieme per comodità “.
La vita di coppia dovrebbe essere considerata come una pianta delicata che va nutrita e coccolata ogni singolo giorno. E per fare questo bisogna conoscerla a fondo quella pianta, nelle sue fragilità e robustezze.
Il punto focale in ogni caso è che non si inizia una relazione se prima non impariamo ad amare profondamente noi stessi.
Ti consiglio di leggere “Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere” di John Gray, un testo che spiega in modo capillare le dinamiche della personalità nmaschile e femminile decisamente illuminante 😀
…..sono molto in ritardo ma mi preme dire una cosa, non riesco ad essere conciliante con chi, non conoscendo gli argomenti, li affronta e pontifica. Non voglio polemizzare e addentrarmi in nel merito alla ovo donazione eterologa cui sono favorevole, ma voglio evidenziare che non è giusto che persone come velia, possano con le loro idee, impedire a chi vorrebbe avere un figlio di averlo, a causa delle leggi italiane, dovute alle persone come Lei. Credo che come Lei sia libera di esprimere la sua opinione noi dovremmo essere liberi di rivolgerci a qualsiasi tipo di scienza per poter realizzare il nostro desiderio. Credo che la via giusta sia quella che ho letto in queste conversazioni:” anche se tu non lo faresti (aborto/ovo donazione) non togliere la possibilità ad altri di farlo.
Credo inoltre che se Dio non volesse dare questa possibilità di avere un figlio alle donne con queste tecniche, non aiuterebbe guidando la mano di chi studia con successo in questi campi.
condivido in pieno le parole di Giorgia e Chiara. Io sono Anna e aspetto la nascita della mia Greta a febbraio prossimo…ah è stata concepita in laboratorio con ovodonazione e seme di mio marito perchè io ho le ovaie che non funzionano a causa dell’endometriosi e di ben 6 precedenti tentativi di omologa in Italia. Che dire? quante ore della mia vita ho trascorso tra medici e ospedali, quante donne ho conosciuto con tanti problemi, quante lacrime ho versato. No mi dispiace, forse non siete ignoranti, ma di sicuro vi manca qualche pezzetto di vita che altre invece hanno vissuto con me e come me….un vero peccato, non perchè io auguri ad altre donne il mio calvario, ma solo perchè ciò che io ho vissuto mi ha portato a decidere una cosa che peraltro non contrasta con l’adozione, sebbene purtroppo anche l’adozione andrebbe ponderata in maniera più responsabile. Quanto ci ho pensato? mesi, giorno e notte….e quando ho capito che nemmeno per i figli naturali inaspettati nessuna donna saprà mai in anticipo quello che può riservare la maternità allora ho deciso e sono andata….e si in effetti la vita umana comincia quando ti dicono che quell’ovocita si è fecondato. I miei dieci embrioni crioconservati sono già figli miei, sono come i figli che negli anni scorsi ho perso tra aborti e gravidanze gemellari frutto di una medicina italiana a volte poco attenta alla salute della donna…. se lo dirò a mia figlia? si penso di si, e forse le farò imparare lo spagnolo che magari è già un po’ nel suo dna, e la porterò a visitare le stupende chiese di Barcellona, perchè nonostante tutto io credo in Dio e nella chiesa che mi sostiene e mi ha sostenuto quando il mio mondo sembrava franarmi sotto i piedi. Avrei molto da dire anche sul perchè le donne sterili siano così suscettibili; riconosco di esserlo, ma so bene quanti rospi ho dovuto ingoiare e non è questa la sede per sottolineare le discriminazioni rispetto alle mamme che concepiscono naturalmente, le volte in cui sono stata definita anche tra le righe come una che voleva un figlio a tutti i costi……….come se fossi una fuorilegge disposta a tutto pur di concepire….desiderio peraltro condiviso anche da quelle donne che ogni mese hanno rapporti mirati a diventare madri….certo il metodo è diverso……la provetta non è molto romantica, ma anche chi vi ricorre fa l’amore col proprio compagno e con la stessa voglia e intensità di qualsiasi rapporto consacrato di fronte a Dio….tutto il resto sono chiacchiere inutili. Che parlino quelli che devono fare le leggi, in modo tale da tutelare un pò meglio le cittadine sterili che pagano le tasse e che poi però devono emigrare in altri paesi per concretizzare il loro sogno( legittimo, o almeno credo).
Oh ma che bello trovare un post dove si discute – anche in modo acceso – di queste cose. Io pure sono in fase doppia eterologa, e gia’ abbiamo una bambina venuta da donazione di seme. Spero di leggere ancora di questi argomenti, che ci sono ancora tanti miti da sfatare sulla pma!
Ma benvenuta Sfolli! Grazie del tuo contributo! Si, c’è molto da affrontare, molte questioni “spinose” che pero` se si avesse il coraggio di affrontare con razionalità ed educazione, potrebbero aprire confronti interessantissimi.
In bocca al lupo per la vostra nuova avventura e se ti fa piacere raccontaci la tua esperienza!
Mille grazie