Sarò un tesoro di suocera
Mettiamo in chiaro due punti:
1 Non tutte le suocere sono delle streghe;
2 Potrebbe succedere anche a me di diventare una strega suocera.
Detto questo, tutto ciò che scriverò in questo post verrà messo agli atti ed usato se necessario, in mia discolpa nel giorno in cui conoscerò la/le future nuore.
Sono conscia del fatto che l’essere una genitrice italica mi classifica automaticamente nell’Olimpo delle “Madri per Eccellenza“ e se non bastasse, nella sezione splendente delle casalinghe provette.
Già questo come biglietto da visita basterebbe per intimidire qualunque pretendente la mano dei miei figli.
Io però non voglio passare alla storia come la classica suocera che stirava, lavava, puliva, cucinava meravigliosamente, rassettava e serviva la famiglia facendo sentire tutti gli uomini di casa Brambilla dei re, mettendo così in una posizione di disagio-da-competizione-persa-in-partenza, le future nuore.
Ho quindi messo a punto un piano che, modestia a parte, cola genialità da tutti i pori: in poche parole sono una Mamma Eccellente in incognito, tipo un super eroe che mantiene segreta la sua identità.
Sebbene sia un perfetto angelo del focolare, capace di cucinare manicaretti raffinati e di gestire famiglia e casa alla perfezione, non lo faccio, o lo faccio solo in piccola parte.
In questo modo mantengo le aspettative di Matteo e Davide piuttosto basse (l’ingegner Brambilla è ormai rassegnato, ma per i figli si fa questo ed altro) facendoli crescere con consapevolezza, ma senza l’ansia di trovare compagne alla mia altezza, compito piuttosto improbo nonchè impossibile.
Il piano si articola in diverse fasi:
Fase 1 Ognuno si rimbocca le maniche. Poco importa se i letti sembrano rifatti da un ubriaco o i vestiti sembrano essere stati piegati in balia di un tornado! L’importante è che passi il concetto che gli oggetti personali devono essere gestiti dai proprietari, poi c’è sempre margine per imparare e migliorarsi.
Fase 2 La casa è mantenuta con un dignitoso disordine. Se però si supera un certo limite (ossia quando comincio a pestare pezzi di Lego o ad inciampare nelle macchinine), allora scatta l’ordine di pulizia.
Fase 3 Cucino ricette base, senza troppe complicazioni. Innanzitutto per risparmiare fatica visto che i miei figli non mangiano quasi nulla se non sotto minaccia di morte e in più limito al minimo i paragoni con la cucina italiana, pressoché imbattibile.
Fase 4 Non stiro. Stira l’ingegner Brambilla ma solo la sua roba. Anche qui passa il concetto che se è necessario chiunque può prendere un ferro da stiro in mano, ma che al mondo ci sono cose più importanti dello stendere le pieghe di lenzuola e magliette.
Come dite? Sto nascondendo la mia pigrizia ed inettitudine dietro panzane imbellettate da piani eroici e misericordiosi per salvare la reputazione di future nuore? Ma no, proprio no, giuro di no!
Le mie nuore lo proveranno, ringraziandomi di aver cresciuto due uomini assolutamente in grado di sopravvivere nonostante una madre low profile.
un grosso EVVIVA per l’ingenger Brambilla che stira!!!! io con mio marito ci ho provato ma senza risultato alcuno. C’è da dire che fa di tutto per non lasciarmi vagonate di roba da stirare…. Detto questo se i tuoi figli rimarranno in USA forse avrai il problema della suocera italica ma se tornerete da queste parti, per come descrivi il tuo operato, non dovresti avere alcun problema 🙂 scusa la sincerità !!!
io dico che io e te eravamo gemelle ma ci hanno separate alla nascita (e poi ci hanno cambiato i connotati, perche’ oggettivamente fisicamente non ci assomigliamo….) la penso esattamente come te e sono ormai anni che applico codesta strategia. se avessi dovuto avrei scritto la stessa cosa, ma non bene come te, perche’ tu scrivi molto meglio…sei un genio e per le ragioni indicate sopra e la proprieta’ transitiva, sono un genio anche io.
hihihihihi… il tuo ragionamento non fa una grinza… sorellina geniale 😀
Per me, dal punto di vista di fidanzata prima, e moglie poi, direi che è una gran cosa se anche i maschietti imparano ad essere indipendenti anche riguardo al sistemare casa!
Le tue nuore ne saranno entusiaste!!! Mio marito l’ha imparato perchè ha vissuto per qualche anno da solo (ma anche un po’ per predisposizione di carattere diciamo) perciò se la cava coi mestieri, ha uno stile di stiro camicie interessante e cucina.
Grande cosa se tutti contribuiscono.
Certo adesso che io sono a casa in cerca di lavoro faccio molto più io, ma anche così cucina spesso e nel week end mi aiuta.
Quindi buona idea che ognuno contribuisca!
Esatto Velia! Penso che una famiglia sia un squadra e che il team work sia uno dei segreti per farla andare avanti bene 🙂