Casa Oasi

Ricetta del venerdì. Cotolette a modo mio. Anzi di mia nonna.

Care amiche dopo i pancake* (e il ciambellone*) non so che mi sia scattato ma ho una gran voglia di condividere con voi un’altra mia ricettona: le cotolette di mia nonna. Che era originaria del Lazio e con la peculiarità  di cucinare grasso ma talmente grasso che il fegato al solo vederla spadellare cominciava a sobbalzare dal terrore.

Però che manicaretti che mi faceva.

Uno di questi, di cui difficilmente potrei farne a meno (anche se al momento ho un indirizzo vegetariano) sono appunto le sue mitiche cotolette.

E mica si tratta di carne impanata normalmente.

Eh no.

Allora parto con gli ingredienti?

Ah, aspettate… prima devo darvi gli elementi base:

Tempo preparazione: 20 minuti al massimo (cottura compresa).

Difficoltà : semplice (issima)!

 

Ok, ingredienti:

  1. fettine di petto di pollo (mi raccomando, cercate di acquistare carne biologica, boicottate gli allevamenti intensivi. Avete un macellaio di fiducia? Un allevatore nei paraggi, una qualsiasi buon’anima che tenga allo stato di salute dell’animale e al vostro visto che le carni che provengono dagli allevamenti di massa sono piene di antibiotici?!);
  2. pangrattato (anche qui vi prego. Coltivate il grano nel vostro giardino e poi fate il pane in casa”sto scherzando, dai);
  3. uova (biologiche o prese da un contadino!)
  4. parmigiano reggiano grattugiato;
  5. scorza di limone grattugiata (limoni sempre bio perché se grattugiate la buccia dell’ agrume trattato vi beccate tanti di quei pesticidi che è una meraviglia);

Per le quantità  vedete voi. Potete andare a occhio, secondo il numero delle persone che vorranno gustare questo secondo super delizioso.

 

Preparazione:

 

  1. Schiacciate bene le fettine con lo schiaccia-carne. Se non lo avete, mettete la carne tra due fogli di carta da forno e pressatela con la base di un bicchiere, otterrete lo stesso effetto;
  2. Salate le fettine (al posto del normale sale bianco vi consiglio il sale rosa Himalayano);
  3. Preparate la miscela di pangrattato, parmigiano e la scorza di limone grattugiati;
  4. Sbattete le uova (di solito ci vuole un uovo a persona);
  5. Passate prima le fettine sul pangrattato “speziato”;
  6. Poi nell’uovo sbattuto;
  7. E di nuovo nel pangrattato;
  8. Vi verranno delle fettine con una impanatura  da Guinnes dei primati;
  9. Scaldate olio per friggere in una padella bassa e larga;
  10. Friggere i matton”,ehm le fettine.
  11. Occorrono tre/quattro minuti per lato;
  12. Deporre le cotolette su della carta da cucina e asciugarle bene dall’olio in eccesso.

 

Et voilà .

Le cotolette da leccarsi i baffi di mia nonna sono pronte.

Sono buonissime, croccantissime, dal sapore unico. Mia figlia le divora e chiede sempre il bis!

 Benedetta Parodi, trema…

*per i pancake e il ciambellone chiunque fosse interessata a conoscere la ricetta lasci pure un commento qui sotto vedrò di andarvele a recuperare dalla  nostra pagina Facebook 😉

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5 Commenti

  1. Direi buone con questa doppia panatura!!!!
    La ricetta della mia nonna aggiungeva al pan grattato e parmigiano un pò di prezzemolo ….e a volte anche una puntina di aglio!!!! 😛

    1. cara Stellegemelle sono squisite credimi!
      prezzemolo e aglio? sarebbe una buona idea se non fosse che mia figlia se solo scorge nel suo piatto un pezzettino verde anche minuscolo lo rifiuta in partenza. E mio marito con l’aglio…lo digerisce nell’arco di due anni O.o 😉

  2. a questo punto la domanda mi sorge spontanea…. ma solo io avevo una nonna che le fettine di pollo le lavava bene sotto l’acque, le lessava e ce le propinava con sale e poco olio???… aahhhh che infanzia difficileeee…..!!!!….
    Ty
    ps. grazie deb, le provero’, se non altro per provare una gioia di nipote mai provata! sigh!

    1. ahahaha…Titti…anche la mia è stata un’infanzia difficile visto che mia nonna se non mangiavamo almeno 8500 calorie al giorno non era felice ;P

  3. Una variante di Nonna Agnese (nonna di Matteo e Davidino): uovo – pangrattato – latte – pangrattato. Super croccantissime! E lei le fa anche farcite: prende una fettina di pollo piuttosto lunga/larga, fettina di cotto, fettina di formaggio, e poi i precedenti passaggi… delizioso! Ci impieghi sei anni, ma una tantum vale la pena provare 😀

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