Quando mi sono sentita mamma per la prima volta #storiadiprotezione
Quando mi sono sentita mamma? Bella domanda. C’è chi pensa che nel momento in cui si accoglie tra le braccia il proprio bambino dopo avere sopportato diverse ore abbondanti di doglie si diventi madri a tutti gli effetti. Niente di più sbagliato, al massimo siamo emozionate, confuse, affaticate, doloranti, insomma tutti i sentimenti del mondo miscelati in un’unica formula esistenziale ma di sicuro non è che ci trasformiamo in una razzo missile con circuiti di mille valvole materne.
Essere mamma è un percorso che si conquista, la vetta di una montagna ripida da scalare fatta di tappe, tante, e di piccole grandi mete ogni volta che ci armiamo di forza e coraggio e avanziamo un passo dopo l’altro.
Noi per prime dobbiamo imparare tante cose a cominciare dal cambio pannolino che almeno per quanto mi riguarda si è rivelata un’ operazione assolutamente sconosciuta, al punto tale da essere redarguita da una neomamma, mia vicina di letto in ospedale, almeno una decina di anni più giovane di me, che mi ha illuminato sul giusto verso dell’assorbente. Ho pensato per un attimo alla pazienza da santa che ha avuto mia madre e prima di lei mia nonna che si ritrovavano a lavare continuamente i pannolini di stoffa (e mia nonna pure senza lavatrice) mentre io comodamente coadiuvata dai pannolini Pampers usa e getta che in due mosse mi permettevano il cambio velocemente perfetto, anche se alla prima esperienza l’ho sistemato a mia figlia con il retro sul davanti, ma questo per me è un dettaglio di poco conto. Sicuramente non lo è stato per la mia “istruttrice” 26enne che credo lo abbia raccontato a mezza provincia.
Mi ci è voluto tanto tempo per capire a fondo il ruolo di madre e non mi ci sono sentita dentro durante tutto il primo anno di vita di Camilla. E anche oltre.
La depressione post parto mi ha fatto visita inaspettata all’epoca e di certo non mi ha dato una mano in questo senso, al contrario mi ha spinto a un disorientamento interiore non indifferente. Il tempo mi è stato complice e gli sforzi fatti per amore di quel desiderio di avere una famiglia solida e di essere un buon genitore, con tutti i difetti del caso ma alla base il senso di responsabilità verso la crescita della mia bambina (dove per “responsabilità” si intende “risposta” + “abilità” vale a dire agire con saggezza) mi hanno dato la possibilità di vedere che nel momento in cui ho capito di essere una donna a cui la vita ha affidato una creatura da crescere al meglio, con equilibrio, lasciandole respirare le sue tendenze, il suo essere unica rispetto a me, i suoi difetti e i suoi pregi e affiancarla spesso silente nel suo viaggio meraviglioso, ecco, solo allora ho capito di essere mamma.
In collaborazione con Pampers condividiamo con tutte voi una delle esperienze di vita più profonde: quando vi siete sentite madri per la prima volta?