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Psicosi da profezia Maya. Tranquilli, il mondo non finisce ma qualcosa di sicuro cambierà 

In diverse parti del mondo sembra dilagare, da qualche giorno, la psicosi da fine del mondo.

La notizia del famoso e temuto calendario dei Maya dichiara senza dubbio che domani, 21 dicembre 2012, la terra cesserà  di esistere.

Stop.

Fine dei giochi.

E’ stato un piacere.

Vi abbiamo voluto bene.

In Russia e Ucraina, in particolare nelle regioni siberiane, la gente fa scorta di viveri di ogni genere. I più ricchi, invece, starebbero costruendosi dei bunker. Si aggiungono scene di isteria collettiva, reazioni incontrollate, corsa a saldare i debiti e a chiedere perdono per tutti i peccati (fonte: il Secolo XIX). In Italia invece non è mancato il lato pittoresco della faccenda:  in Valle d’Itria – lembo di terra al confine tra le province di Brindisi e Taranto – è boom di prenotazioni. Sembra che secondo il maestro indiano Babaji (e qui, per scelta, non abbiamo voluto approfondire la ricerca sul personaggio poiché amiamo il senso del limite) proprio questa località  sarà  risparmiata dal cataclisma che si abbatterà  su tutti noi. Nel frattempo, gli albergatori brindano al boom di prenotazioni, gli hotel hanno già  registrato il “tutto esaurito” (fonte: www.ilmessaggero.it).

Malgrado siamo inclini a leggerci l’oroscopo, a parlare delle caratteristiche generali dei segni zodiacali e spesso a crederci pure tanto (a volte ci sono analogie indiscutibili) a noi questa storia della profezia dei Maya fa sorridere.

Dunque, vogliamo credere che il 21 dicembre 2012 possa segnare un profondo cambiamento, non certo la fine materiale della nostra esistenza.

Almeno non in questo momento.

Eccovi il pensiero della nostra Stefania Marinelli che è sì animo esoterico, ma questa volta ci illumina in un modo davvero logico e razionale su cosa ci aspetta in futuro.

Meditate cari amici meditate!

Cari amici dell’oasi voglio condividere con voi la mia personale teoria su questo famoso 21 dicembre 2012.  Il mondo occidentale sta radicalmente e inesorabilmente cambiando, ormai da qualche anno a questa parte, la nostra civiltà  sta mostrando i suoi limiti, che definirei autolimitanti, visto che la tecnologia sviluppata, utile per migliorare la qualità  della vita, non ha fatto altro che minare la nostra vita e quella del pianeta terra. Dati oggettivi questi.

Del resto si sa, osservando i cicli storici del passato, che ogni civiltà  attraversa precisi stadi di nascita, sviluppo e decadimento, come del resto ogni cosa in natura.

Perché noi dovremmo essere immuni da questo processo? Ma soprattutto cosa c’entra il 21 dicembre con il decadimento della nostra era? In realtà  questa data rappresenta la chiusura di un ciclo in cui le macchine sono state più importanti dell’uomo, la cosiddetta era meccanica.

Questa epoca sta tramontando. La crisi economica ha messo in luce quanto sia disumanizzante continuare a portare avanti una vita basata sui valori di consumo industriale e come il mondo non regga più gli incalzanti ritmi di sfruttamento delle risorse a cui lo stiamo sottoponendo.

Le correnti filosofiche dei secoli scorsi hanno fatto maturare nell’Uomo la convinzione di essere l’unica creatura intelligente esistente, di poter padroneggiare a proprio piacimento su qualsiasi livello.

Come in ogni ciclo, è arrivato il momento che questa visione tramonti, perché l’uomo da segni di non reggerla più.

Noi, esseri umani, nessuno escluso, in questo momento sentiamo dentro una gran voglia di cambiamento, di svoltare, perché non riusciamo più a stare dentro certi tipi di richieste che la vita, il lavoro, la famiglia ci rivolgono.

Questo sentire è causato dall’avvicinarsi di questa data, che noi “addetti ai lavori” chiamiamo Portale, cioè un momento in cui la comunicazione tra il nostro mondo materiale e il mondo spirituale è aperta.

Un Portale è un momento di svolta, un varco attraverso il quale idealmente passare, affinché il mondo cambi, diventando più umano, più simile alla Natura a cui appartiene.

I Maya avevano secoli fa scoperto l’esistenza di una serie di cicli storici, individuando questo momento, “il giorno in cui il Sole del solstizio d’Inverno sorge in congiunzione al centro galattico” come l’inizio di una Nuova Era, di grande purezza e rinascita terrestre e umana.

Ma noi essere umani, che svolgiamo vite definite normali, come facciamo ad approfittare di questo momento? Come possiamo migliorare noi stessi o il nostro mondo grazie all’apertura di questa opportunità ?

Innanzitutto credendo nella magia che la Vita può racchiudere in sé, in cui anche una parte invisibile può fare capolino, dietro il tran tran quotidiano, fatto di tanta razionalità  e materialità . Questo ci aiuterà  a cambiare la visione del mondo.

Un’altra cosa importante è trovare il coraggio.

Di guardarci dritto negli occhi con onestà  e di amare quella persona che vediamo riflessa nello specchio, con tutte le sue bellezze e i suoi difetti. Questo è il primo passo verso la nostra vera Natura.

Di guardare i nostri cari con lo stesso sguardo d’amore e infine proiettare la stessa Luce verso il mondo esterno.

Tutto qui. Niente asse terrestre che si ferma, niente cataclismi. Ma un cambiamento interiore, una rivoluzione umana di cui c’è bisogno qui e ora.

Ecco un buon regalo da mettere sotto l’albero quest’anno”

Stefania Marinelli

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Deborah Papisca

L'avvento dell'era dei blog e dei forum forgia la sua fortuna permettendole di realizzare il sogno di una vita: vedersi pubblicare un romanzo. 'Di materno avevo solo il latte' è uscito il 10 maggio 2011 e sembra avere valicato i confini delle sue aspettative oltre ad averla finalmente conclamata scrittrice ufficiale. Continua a leggere

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