La pedofilia è reato, ma i pedofili sono tutti criminali?
Che cosa troverai in questo articolo
L’ingegner Brambilla ha trovato un articolo corredato di interessanti commenti e coglie l’occasione di questo guest post per proporvi un argomento molto delicato: la pedofilia.
Prendendo spunto da un articolo e dai commenti di utenti ad esso inerenti, ho riflettuto su un argomento piuttosto delicato ed importante: pedofilia e pedopornografia.
Prima di procedere oltre però vorrei chiarire che quanto dirò non vuole essere apologia di niente ma semplicemente una serie di riflessioni alle quali ognuno è invitato a cercar risposta.
L’articolo in questione riporta una notizia di qualche giorno fa.
Una coppia della Marin County, nei pressi di SanFrancisco, ha di recente subito un raid della polizia in piena regola e il motivo è il download di materiale pedo-pornografico. In seguito alle prime indagini è risultato subito evidente che la coppia era innocente e che il colpevole andava ricercato nella lista dei molti ospiti che avevano usufruito del wifi di casa. Il colpevole è stato quindi rintracciato ed arrestato.
La notizia di per se’ sembrerebbe solo suggerire che bisogna stare attenti a chi prestiamo la nostra rete domestica, tanto quanto lo si deve fare quando si presta la macchina, il motorino, il cellulare…
Molti non hanno ancora capito che la virtualità di Internet può portare a realissime e spiacevoli conseguenze come un raid della polizia.
Tuttavia le riflessioni scaturite dai commenti alla notizia, che vorrei condividere con voi, coprono uno spettro abbastanza ampio di problematiche.
Cos’è la pedofilia
Parto dalla definizione di pedofilia e di immagine pedo-pornografica negli USA: ogni individuo sotto i 18 può essere oggetto di pedofilia e ogni immagine di minorenni in pose “sessualmente suggestive” è considerata pedo-pornografica. Capite bene che una tal definizione lascia larghi spazi di manovra per qualsiasi caccia alle streghe perché qualunque selfie della/o figlia/o di amici su facebook può essere classificata tale.
L’impatto di Internet
Pensavo anche che se Internet fosse “successo” venti o trenta anni fa o prima ancora, forse oggi non si parlerebbe ancora di pedofili e diffusione di materiale pedo-porno ma il problema sarebbero ancora gli omosessuali. Un tempo, gli omosessuali suscitavano tanto disgusto nella società quanto i pedofili oggi. Ci sono state leggi che punivano l’omosessualità come crimine e sicuramente Oscar Wilde sarebbe stato condannato sulla base di un indirizzo IP e di un hash di un video di sesso tra maschi.
Evoluzione
Il coming out degli omosessuali, il faticoso processo di accettazione ed integrazione sarebbe stato ancora più arduo, rallentato da una caccia alle streghe digitale. Certo l’omosessualità presuppone la maggiore età e quindi il coinvolgimento di persone legalmente padrone di se’ stesse e consenzienti, ma ciò non ha impedito la repressione del fenomeno per ogni via inclusa quella della legge.
La nostra società ha assistito ad un’evoluzione: prima era un peccato, una perversione, poi una malattia da curare, una tendenza da cambiare, una scelta da disprezzare, per diventare infine una espressione naturale della propria individualità sessuale. L’omosessualità era accettata in alcune fasi delle società greca e romana, così come lo era anche la pedofilia. Mi chiedo se la nostra società stia di nuovo cambiando l’equilibrio per iniziare a ritenere i pedofili non più dei mostri da incarcerare con gli assassini ma delle persone che magari hanno bisogno di aiuto. Un aiuto che a quanto sembra, almeno qui in USA, nessuno vuol dare perché un politico che fa leggi in favore di un mostro perde voti, uno psicologo che assiste un mostro perde clienti. Ma anche pensare che un pedofilo vada curato non è forse tornare indietro nel tempo quando si pensava che gli omosessuali andassero curati, i neri andassero sterilizzati, i pazzi rinchiusi?
E se i pedofili andassero aiutati?
Seguendo questo ragionamento, ne nasce un altro: non è un crimine essere pedofili ma lo è praticare la pedofilia.
Non sono un criminale se amo la velocità e guardo film (tipo Fast and Furious) in cui la gente infrange i limiti su strade pubbliche, ma divento criminale se lo faccio anche io. Ho pensato all’infrazione dei limiti perché un tale comportamento può causare effetti almeno tanto devastanti quanto un atto di pedofilia, ma pensare a queste cose e fare certi confronti un po’ mi mette i brividi! Ora, per quanto disgustoso per la maggioranza, se una persona ha una attrazione sessuale per i minorenni ma non la mette praticamente in atto, è comunque da considerarsi criminale? Se una persona si limita a sublimare queste pulsioni tramite materiale pedo-pornografico, che male fa? Mmmmh, forse incoraggia il mercato di tale materiale che in ultima analisi sottopone minorenni a pratiche illegali. Vero. Sicuramente si dovrebbe fermare chi crea film pedopornografici.
Tuttavia, se in Fast & Furious creano la finzione della illegalità della velocità, si potrebbero fare film pedo-porno legalmente, senza utilizzare attori minorenni, per il mercato dei pedofili che non vogliono reprimersi ma non vogliono neanche lontanamente toccare un minorenne?
Ignoranza e conoscenza
Per finire voglio tornare un po’ su come oggi usiamo ed abusiamo dei mezzi di comunicazione. Oggi, anche per la sciura Maria essere pedofila è facilissimo: anche lei scarica da eMule, anche lei, soprattutto lei, che ha una scarsa alfabetizzazione informatica, scarica dei fake. Il passo tra scaricare l’ultimo film di Di Caprio e avere materiale pedo-pornografico sul disco è moto breve. Altrettanto facile per un minorenne è autoprodurre materiale pedo-pornografico. Basta un po’ di vodka ad una festa, la lingua in bocca ad un’amica, uno smartphone e instagram et voilà, il contenuto pedo-pornografico è servito per la dannazione di ogni maggiorenne che riceve aggiornamenti dal tuo profilo. Che facciamo? Mettiamo in carcere la sciura Maria che cancella disgustata il file 10 secondi dopo averlo aperto? Ma lei, inconsapevole lo ha uploadato e condiviso, schifoso mostro! Mettiamo in carcere Gianni, anni 20, che ha visto su Facebook la cugina di 15 che limonava l’amica di 16?
Insomma, una notizia alla quale di solito si reagisce con un: “grandi! Un mostro in meno!” mi ha suscitato tante domande e poche risposte, tutto grazie anche a degli utenti intelligenti che hanno fatto commenti interessanti. Molti di questi problemi sono strettamente legati anche alle scelte educative di un genitore, il quale deve mettere in guardia i figli senza però creare lo spauracchio dell’uomo nero, che deve decidere quando è il momento di discutere “certe cose” e che deve prepararsi ad accettare che il figlio possa essere, per esempio, omosessuale e che non ci sarebbe nulla di male in ciò. Soprattutto mi sono trovato a riflettere su un tema come la pedofilia, che penso terrorizzi ognuno di noi genitori, ma che forse liquidiamo troppo semplicemente ed istintivamente. Spero che anche voi abbiate commenti utili che mi aiutino a chiarirmi le idee!
Sono fermamente convinto che i pedofili debbano essere curati perchè soffrono di un disturbo, possibilmente prima che colpiscano un’ altra persona. Perchè questo avvenga, devono prima rendersi conto di essere deviati, ed è mia opinione che i segnali legati agli impulsi ( in questo caso sessuali )siano ben evidenti in un individuo adulto, quindi diventa una questione di scelta: Curarsi o diventare un mostro? spesso la scelta segue la via più facile, più conveniente.
La coscienza collettiva è cambiata nei confronti degli omosessuali che a differenza dei primi non soffrono di un disturbo e quindi seguendo la loro inclinazione, non sono portati ad importunare nessuno, a me piace la pastasciutta ad un altro piace il risotto; morta lì.
Se domani mi svegliassi e scoprissi di essre attratto inesorabilmente da una bambina di 6 anni o dal suo corpo mi farei delle domande e magari consulterei il mio medico, che a sua volta mi indirizzerebbe da uno specialista in grado di curarmi.
Un procedimento naturale come può esserlo per qualsiasi altro disturbo al quale il nostro corpo o il nostro cervello è soggetto. In noi è presente una suddivisione specifica di cio’ che e bene e ciò che male, una consapevolezza che si acquisisce nei primi anni di vita. Non penso che si possa aiutare un pedofilo fornendogli materiale visivo che non farebbe altro che alimentare la sua deviazione, lo indurrebbe ancora di più a sperimentare quello che vede fare nella finzione cinematogradica. Tornando ai mezzi di comunicazione dobbiamo sempre distinguere tra chi usa i mezzi di comunicazione e chi viene usato da tali mezzi: i primi usano il cervello la cognizione ed il discernimento, i secondi scappano via, gridando al lupo al lupo solo perchè hanno sentito qualcuno gridarlo prima di loro!
Il problema e` che il pedofilo viene visto solo come un criminale e quindi se uno che non ha mai commesso nessu atto osceno, va dallo psicologo chiedendo aiuto, non e` detto che sia al sicuro perche` magari lo psicologo lo denuncia.
Di strada ce ne e` ancora da fare tanta e lungo il cammino dobbiamo proteggere al massimo i nostri figli, senza demonizzare ogni essere vivente nelle vicinanze
Un paio di accorgimenti. Neanche “praticare” la pedofilia è un reato. Per esempio produrre fumetti pedopornografici o leggerli non è reato. Essendo un fumetto manca la persone lesa e conseguentemente non si commette un reato. Altrimenti anche masturbarsi con una fantasia pedopornografica potrebbe essere considerato reato. Almeno in italia. Di contro la notevole diversità fra l’omosessuale e il pedofilo dal punto di vista del concetto di “malattia” o di “cura” risiede nel fatto che anche considerando entrambe deviazioni e aberrazioni mentali e psicologiche nel caso dell’omosessuale non si danneggia nessuno ne gli individui ne la società, nel secondo caso invece si. Quindi mentre l’omosessule non va curato diviene perentorio curare il pedofilo. Il pedofilo, non appena uscito dal circuito della mera fantasia ma approciatosi a una fotografia commette immediatamente un reato in quanto il soggetto fotografato riceve un danno (o lo ha ricevuto nel posare per la foto dedicata al pedofilo). Poi so che gli americani sono bacchettoni ma non ho mai sentito in Italia il “dagli al pedofilo” parlando di un 70 enne che guarda il video di una 17enne nuda.. al massimo gli si da del vecchio caprone o lo si elegge presidente del consiglio ma nulla di più. Oggettivamente è pedofilia ma chiaramente uno che molesta una 7enne e uno che molesta una 17enne vanno incontro a processi e pene molto differenti (anche se ignoro se la pena sia una ma se ha 7 anni sia una aggravante o se invece la pena sia una ma se ne ha 17 è una attenuante). Di certo e qui condivido il senso dell’articolo in ogni caso aspettiamo a urlare “morte al pedofilo”. Ci sono tanti se e tanti ma e anche molti errori. Preferisco lo stile “Italiano” di censurare nomi e situaizoni fino alla fine del processo che le liste di “wanted” all’americana in cui si costringe a girare il vicinato dicendo “sono un pedofilo” magari solo per aver guardato un video con una 17 enne. Giusto una nota… non credo che uno psicologo possa denunciare un suo paziente senza incorrere in conseguenze, soprattutto se non ha commesso alcun reato… ma non ne sono certo al 100%
Concordo con la tua riflessione ufogio!!
Troppo tolleranti tutti quanti si vede che non siete stati colpiti da questa sciagura, sono mostri sonobestie vanno uccisi subito sono la cosa pipiù schifosi che l umanità possa avere, e so di che cosa parlo lo vissuta sulla mia pelle, troppo buonismo
Ciao Nadia,
intanto grazie per il tuo intervento e dirti che ci dispiace per quanto ti sia accaduto è veramente riduttivo. Insomma non bastano tutte le parole del mondo per esprimere il nostro disgusto e rifiuto verso atti ignobili che alcuni adulti rivolgono verso i bambini.
Noi condanniamo nel modo più assoluto la pedofilia
Con il nsotro post non intendevamo offendere, mancare di rispetto e tantomeno sminuire la questione.
Abbiamo solo cercato di farci qualche domanda in più per cercare di capire il più possibile i meccanismi che scattano nell’individuo che ha il coraggio di compiere atti del genere.
Se ti siamo sembrate insensibili ti chiediamo profondamente scusa.
un abbraccio
Deborah
Mi unisco a Deborah e mi scuso se il messaggio del post e` stato in qualche modo frainteso. Non giustifichiamo la pedofilia, non mostriamo nessun buonismo nei confronti di quello che e` a tutti gli effetti un atto di violenza.
Non avevamo ovviamente nessuna intenzione di trattare con superficialita` questo argomento e anche se non ti sembrera` di alcun aiuto, non sei l’unica qui che ha subito in un qualche modo questo abuso e parlo per esperienza personale.
recentemente e` uscita una serie di articoli in cui si parla di nuovi studi e ricerche che mostrano come la pedofilia sia da considerarsi un disturbo sessuale e comportamentale. Cio` non significa che i pedofili ora devono essere lasciati agire indisturbati o che si possa dare loro in pasto i nostri figli perche` hanno la scusante della malattia! Ovviamente la gente ha reagito alla notizia proprio cosi`, indignandosi inferocita e pronta al linciaggio, non solo dei pedofili ma anche di chi ha osato spostare il punto di vista.
Comprensibile. Se l’atto pedofilo e` un crimine e va punito in quanto tale, il pedofilo, se effettivamente e` malato, si puo` trattare in maniera efficacie ed efficiente ed eliminare la compulsione deviata che puo` portare a commettere un crimine.
Ci sono pedofili che nonostante la pulsione, non commettono mai nessun atto illegale e se ci fosse una terapia, potrebbero magari liberarsi di questo problema e vivere serenamente una vita normale senza mai nuocere a nessuno.
In ogni caso, ripeto, ci scusiamo se il messaggio mandato e` stato frainteso: l’atto violento della pedofilia non e` giustificabile e deve essere giudicato secondo legge.
Nadia ho vissuto anche io sulla mia stessa pelle quindi so di cosa parlo..uccidere non comporta la rimozione del trauma subbito.. rispondere con crudeltà non fa che bestie pure noi.(( per anni ho odiato e sognato la morte di quel individio ma mi ha portato solo a vivere male la vita)). avevo solo 7 anni.!!.non ho superato del tutto il trauma e credo sarò mai in grado di farlo..ma provo solo ribrezzo per quella persona che ha abusato di me..l’odio consuma l’anima.. non dico di perdonare ma ..passare oltre..guardare con occhi diversi.. curare?? non so se da il risultato desiderato ..so solo che io non potrò mai guardare serenamente un uomo che sorride a mia figlia e non lascerò mai mia bambina con nessuno che sia io o mio marito..le gite scolastiche per me sono drammi tengo la mano sul cell..e solo grazie a quel pizzico di razionalità che non chiamo ogni 5 secondi a chiedere come sta mia bambina