Salute

Oh no, i pidocchi!

pidocchi-bambini

Stavo gustandomi il caffè dopo avere accompagnato mia figlia a scuola assieme alla mia piccola community di mamme con cui trascorro diversi pomeriggi. Il giorno prima ci eravamo viste e la sera stessa mi accorgo che due immonde uova di pidocchi albergano tra i capelli di gnometta.

Non esito dunque a segnalare alla mamme il fattaccio e di consigliare di dare un’occhiata alle teste delle figlie.

Una di loro mi prende per un braccio e con sguardo incredulo mi dice: «ma tu non ti rendi conto di quello che hai detto!” ommamma e che ho detto?

La mamma continua: «io ti ringrazio per l’onestà , per avere detto apertamente che tua figlia ha i pidocchi!»

E che dovevo fare? Starmene zitta e cercare, come fossi un carbonaro, di cacciare via gli ospiti indesiderati che aspettavano di schiudersi per dare il via ad un party a bordo cute della mia bambina?!

 

pidocchiQuesta reazione inaspettata e assurda mi ha fatto capire che molti genitori per paura che i figli possano in qualche modo essere considerati degli appestati o che le scuole li costringano a restare a casa, a discapito dei molteplici impegni lavorativi delle mamme e della mancata assistenza in famiglia, si danno all’omertà  facendo finta di nulla. Questo provoca un effetto domino che come minimo ha la durata di un’intera quaresima.

 

Non considero un dramma prendere i pidocchi, oggi ci sono in commercio prodotti talmente facili da usare ed efficaci che basterebbe un sano e tranquillo atteggiamento da parte del genitore senza che il bambino si senta una pecora nera in mezzo a un gregge candido.

 

La paura della pediculosi era più comprensibile una volta quando erano in voga metodi medievali in cui venivamo presi, portati dal parrucchiere, pseudo rasati e la sera sottoposti a dei trattamenti che nemmeno un fetta di pollo per l’impanatura: una polvere puzzolentissima veniva cosparsa a pioggia su ciò che rimaneva dei nostri capelli per contenere il tutto in una cuffia da bagno di quelle di gomma che ti accompagnavano a letto con una espressione da chi si era sottoposto a un lifting riuscito male. Ma oggi tutto è diverso  e con qualche piccola attenzione si può agire insieme per attuare una bella campagna bellica contro il pidocchio in modo tale che non si corra il rischio di ripetere in modo spasmodico il trattamento e soprattutto evitare l’emarginazione sociale.

 

E proprio per sdrammatizzare l’immotivato panico che si crea quando si scopre che il proprio bambino ha preso i pidocchi, Paranix promuove il concorso fotografico a premi “Pidoclick un tranquillo weekend con i pidocchi“. Il concorso invita tutte le mamme a rappresentare in uno “scatto” ed in maniera ironica “il grattacapo” che si scatena in una famiglia quando si scoprono i pidocchi sulla testa dei propri figli. Un modo divertente per registrare la reazione delle famiglie a uno dei problemi più comuni e più diffusi durante l’età  scolare dei figli. La foto dovrà  essere accompagnata da un breve testo esplicativo che ne rafforzi il messaggio comunicativo. Il Concorso ha lo scopo di diffondere tra tutte le famiglie coinvolte i principi educativi mirati alla risoluzione serena e rapida di eventuali infestazioni, sia a scuola che in famiglia. Sorridere e ironizzare sui pidocchi significa soprattutto sfatare quei retaggi culturali in base ai quali ancora oggi si associa la pediculosi alla vergogna, alla carenza di igiene, a una estrazione sociale non agiata.

Il concorso premierà  la famiglia vincitrice con una Smartbox “Soggiorno con mamma e papà “ e dal secondo al decimo classificato con una fornitura di prodotti Paranix.

Per partecipare al concorso: 1. Scatta una simpatica e ironica foto di famiglia per raccontare la reazione alla notizia; 2. Vai sul sito www.ilprincipeparanix.it/concorso. Leggi il regolamento del concorso; 3. Iscriviti e carica la tua foto; 4.Condividi se vuoi la tua foto su Facebook;  5.Per ottenere il maggior numero di voti invita amici e parenti a votare la tua foto sul sito www.ilprincipeparanix.it e a condividerla su Facebook; 6.Tra le foto più votate una giuria di esperti decreterà  le foto vincitrici.

E in bocca al lupo!

 

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Questo post è sponsorizzato da Paranix, leader di mercato dei prodotti antipediculosi.

 

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Deborah Papisca

L'avvento dell'era dei blog e dei forum forgia la sua fortuna permettendole di realizzare il sogno di una vita: vedersi pubblicare un romanzo. 'Di materno avevo solo il latte' è uscito il 10 maggio 2011 e sembra avere valicato i confini delle sue aspettative oltre ad averla finalmente conclamata scrittrice ufficiale. Continua a leggere

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