Lavoro

Mamme, lavoro e web

Sempre più donne lavoratrici in dolce attesa hanno un quadro piuttosto confuso dei diritti che spettano loro per il periodo di maternità . Chi lavora a tempo indeterminato, chi a contratto a progetto. Ecco tutto quello che c’è da sapere: in base al Testo Unico della maternità -paternità    (D.Lgs. n. 151/2001) la donna ha diritto a 5 mesi di maternità  retribuita all’80% del suo stipendio, indipendentemente dal tipo di situazione lavorativa in cui si trova.

Se la mamma lavora:

  • con un contratto a tempo indeterminato: la sua maternità  viene pagata direttamente dal datore di lavoro;
  • con un contratto a progetto: dopo il parto dovrà  fare richiesta all’Inps (www.inps.it) oppure al proprio ente pensionistico.

 

Che fare dopo i cinque mesi di congedo da maternità ?

Se la mamma ha:

  • un contratto a tempo indeterminato può usufruire – entro i tre anni di vita del bambino ““ di un periodo di sei mesi retribuiti al 30% del proprio stipendio.
  • un contratto a progetto è obbligata a rientrare per non perdere il lavoro anche se solitamente la collaborazione viene prorogata per un periodo di 180 giorni.

Il sito www.soldielavoro.it attraverso una consulenza legale gratuita risponde alle domande di chi è precario.

In libreria invece è  disponibile il manuale “Maternità . Le norme per i genitori che lavorano” (Ed. Buffetti euro 25,00)

 

 

 

 

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Deborah Papisca

L'avvento dell'era dei blog e dei forum forgia la sua fortuna permettendole di realizzare il sogno di una vita: vedersi pubblicare un romanzo. 'Di materno avevo solo il latte' è uscito il 10 maggio 2011 e sembra avere valicato i confini delle sue aspettative oltre ad averla finalmente conclamata scrittrice ufficiale. Continua a leggere

4 Commenti

  1. Che tristezza! I diritti raccolti in due punti.. Ma ke pensano che i bambini a 3/4 mesi siano autonomi?! Stipendio al 30% per la facoltativa su 800€ parliamo di 240€!!!! Ma come si può campare così?! Allora si spende in baby sitter e asili ladri!!! Perchè perfino i nonni non si possono permettere di stare a casa da lavorare!!!

  2. mi permetto di aggiungere che anche per il contratto a progetto è previsto, entro il 1 anno del bimbo, il congedo parentale di 3 mesi retribuito in maniera ridotta a seconda della propria dichiarazione dei redditi…non è molto ma esiste!

  3. è un vero e proprio schifo… io ho fatto la maternità  anticipata, perchè dovevo stare a riposo, poi quella ordinaria (dal settimo mese di gravidanza al terzo mese di vita del bambino), poi, visto che cmq nn stavo più bene dove lavoravo e nn mi avrebbero concesso il part-time, ho sfruttato i 6 mesi di congedo parentale e poi mi hanno messa in ferie forzate…

    volevo aggiungere una cosa: se il contratto è a tempo indeterminato, e la mamma lavoratrice ha problemi, PUO’ LICENZIARSI, direttamente, senza preavviso,o cmq con pochissimo preavviso, ENTRO IL COMPIMENTO DI 1 ANNO DEL BAMBINO!!!! Per fare ciò cmq bisogna andare alla DPL, la Direzione Provinciale del Lavoro, sn loro che rilasciano i fogli da dare poi al datore di lavoro (fatevene cmq una copia…), inoltre , nn ricordo entro quanto tempo, mi pare 30 gg, si può richiedere la DISOCCUPAZIONE all’inps per 6-8 mesi…. io ho fatto così e mi sn goduta tante cose del mio bambino….

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