Salute

L’obesità  nei bambini

Durante le mie vacanze natalizie austriache ci siamo concessi diversi ammolli termali. Camilla versione piscina  pare una ranocchietta  in villeggiatura. Pesa appena sedici chili con costante preoccupazione dei nonni che se non la vedono quotidianamente rimpinzarsi di buoi  interi arrostiti e compresi di corna, coda e anello al naso sono convinti  soffra di disturbi alimentari.

Di certo osservandola in mezzo a tutti i suoi simili che sguazzavano come papere mia figlia è risultata una bambina del Biafra. Mai visto così tanta abbondanza di adipe in un gruppo di minorenni. Bimbi panciuti e con guance così rigonfie da ridurre i loro occhietti a due minuscole fessure. Alcuni facevano persino fatica a camminare a causa della circonferenza sproporzionata dei loro cosciotti. Il primo pensiero quando vedi un bambino sovrappeso è quello che possa avere una qualche disfunzione. Poi però senti che lo chiama la mamma, volgi lo sguardo su di lei e sei certa che si tratti di una questione ereditaria. Poi ancora vedi che cosa la mamma gli da per merenda e pensi che quella donna il grasso oltre ad averlo copiosamente spalmato su tutto il corpo ne ha in abbondanza anche nel cervello. Mi chiedo se a un bambino alto appena un metro e 30 circa, con il peso specifico di un elefantino si possa dare hamburger e patatine con maionese e ketchup per spuntino!

 

Dall’ultima indagine realizzata dal Ministero della Salute “Okkio alla salute”,  su un campione regionale di migliaia di bambini delle scuole sono risultati dati sconcertanti:

1 milione e 100.000  bambini fra i 6 e gli 11 anni sono sovrappeso.

380mila bambini obesi pari al 23,1%

 

Valori massimi: Campania il 21% di bambini obesi

Valori minimi: Friuli 4% di bambini obesi

 

La mamma di quel super bambino in piscina sapesse che suo figlio, se continua a nutrirlo in quel modo irresponsabile,  in età  adulta rischia di andare incontro a malattie come il diabete, disturbi cardiovascolari e anche alcuni tipi di tumore di sicuro gli leverebbe tosto il suo bigburger…per mangiarselo lei!

Scherzi a parte ciò che evidenzio trascende l’aspetto estetico mettendo in luce la salute dell’individuo.

 

Il professor Giuseppe Ferrari, pediatra e autore del libro uscito nel settembre 2011 “I bambini crescono nonostante gli adulti” (De Agostini editore), sostiene che la causa dell’obesità  infantile sia dovuta soprattutto alle abitudini e agli stili alimentari della famiglia. Inoltre gioca un ruolo fondamentale l’aspetto psicologico visto che il cibo nell’immaginario della mamma (in particolare in quella che allatta) può andare oltre la sua semplice funzione di alimento traducendosi in: amore, dedizione, vita.

 

 

cara mamma, devi sapere che”

  1. Avere uno o entrambi i genitori obesi può essere un fattore di rischio per il peso del bambino;
  2. Non è possibile tenere a dieta i bambini, almeno fino a 8/9 anni di età . Se ti ostini a mettere tuo figlio a dieta rischi di trasformarlo in un ladro di marmellate e altre derrate alimentari. Fagli piuttosto smaltire le calorie in eccesso con l’attività  fisica;
  3. Il bambino piccolo mangia per vivere (cosa che dovremmo fare anche noi adulti) e se appartiene ad una famiglia con un credo alternativo e cioè quello della setta degli “sbafatori della tavola” stai pur sicura che dopo gli 8/9 anni anche lui vorrà  farne parte;
  4.  Tuo figlio non saprebbe che cosa sono i fast food, le caramelle o le merendine confezionate se non ci fossi tu a farglieli conoscere. A buon intenditor poche parole”;
  5. Ok, qualche porcheria una tantum ci sta. Non trasformarti in fanatica indefessa della dieta. L’importante è che poi tu non pretenda che tuo figlio durante i pasti principali mangi tutto fino a leccare il piatto.

 

A noi piace vedere i bimbi cicciottelli, ci ispirano simpatia e desiderio di spupazzarli e sbaciucchiarli, li vediamo come il ritratto di una salute che invece per la nostra ignoranza rischia di essere irrimediabilmente compromessa.

Meditiamo mamme, meditiamo”.

 

Fonti:

  • Indagine del Ministero della Salute “Okkio alla salute”
  •  Mensile Figli Felici – Agosto 2011

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Deborah Papisca

L'avvento dell'era dei blog e dei forum forgia la sua fortuna permettendole di realizzare il sogno di una vita: vedersi pubblicare un romanzo. 'Di materno avevo solo il latte' è uscito il 10 maggio 2011 e sembra avere valicato i confini delle sue aspettative oltre ad averla finalmente conclamata scrittrice ufficiale. Continua a leggere

4 Commenti

  1. Mio figlio di quasi 10 anni supera a mala pena i 20 kg ed è sempre stato un bimbo magrolino…Sto attenta a ciò che mangia ma non sono una maniaca del solo cibo sano (non sono un buon esempio…) ma certamente non permetto ad Alessandro di nutrirsi solo a schifezze e soprattutto non divento isterica se mangia poco…L’importante è che lui sa che se mangia poco a pranzo poi fino all’ora di merenda non si tocca niente e che la merenda non è un grasso pasto…e che se lo stesso capita a cena fino al mattino dopo si attacca al tram!!!
    Tante volte salta la merenda perchè non si ricorda ed evidentemente non ha fame…pazienza!!! meglio che salta la merenda e che mangi un pò di più a pranzo e cena…

    1. Ciao Daniela,
      dopo avere letto il peso piuma di tuo figlio mi consolo! Ciò che dici è molto utile e da le giuste abitudini a tavola 😉 grazie Deborah

  2. Ciao mamme,
    mia figlia fa parte della schiera dei bambini in sovrappeso, e adesso stiamo attuando una serie di tecniche per evitare che la cosa peggiori: ha 6 anni e mezzo, è alta 125 (forse qualcosa in più) cm e pesa 33 kg.
    La grande paura è che il papà  era obeso, quindi abbiamo tutti il terrore che lei segua le sue orme.
    Tolto le porcherie, i carboidrati a cena a meno che non ci sia qualche invitato non si mangiano, si cena presto così poi ha il tempo di smaltire quello che si mangia, si fa nuoto e judo.
    Con tutte queste accortezze abbiamo già  ottenuto dei risultati. Come dice il pediatra, non pretendiamo che dimagrisca ma che abbia una buona educazione alimetare che l’aiuti quando sarà  grande.

    1. cara Stefania mi sembra che tu stia facendo le cose giuste perciò credo proprio che risolverai i problemi di ciccetta in più di tua figlia. E poi il fatto che la bambina svolga attività  fisica è molto più importante dell’alimentzione stessa che ovvio deve essere povera di schifezze!
      Tienici aggiornate mi raccomando!
      Deborah

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