Le mamme discutono di sessualità adolescenziale
Un giorno mi capita di seguire una conversazione tra alcune mamme con figli maschi e femmine di varie età. Il topic è “sessualità adolescenziale”, uno degli argomenti più delicati e a parlare sono le mamme di figlie femmine adolescenti.
Ho due figli maschi, per di più piccoli e per quanto abbia un’idea più o meno chiara di come si possano approcciare certi argomenti, non ho ancora realmente affrontato la questione con loro.
Sono curiosa però di sapere cosa dicono le mamme delle adolescenti riguardo all’argomento e per questo motivo decido di ascoltare senza intervenire.
Giustamente il consiglio di base è “aspetta quando incontrerai la persona giusta prima di ‘farlo’“.
Direi che tutto sommato sono d’accordo sul non affrettarsi, nel senso che per quanto non dia alla perdita della verginità (femminile in questo caso, ma anche maschile) un valore speciale, di certo vivere la propria sessualità in maniera sconsiderata, superficiale e senza riflettere sulle conseguenze delle proprie azioni, non è mai cosa buona e giusta.
Sull’aspettare la persona giusta ho qualche dubbio invece. Cosa significa “persona giusta“?
Nella classica e tradizionale mentalità, “persona giusta” è quella che in età adulta incontrerai, di cui ti innamorerai e che poi sposerai, trascorrendoci insieme il resto della tua vita. Romantico e con qualcuno ha funzionato, non lo metto in dubbio, ma in generale poco pratico e soprattutto ad alto rischio di insuccesso.
“Persona giusta” può però anche significare colui o colei che in quel momento particolare è importante, ci fa sentire bene, verso cui proviamo sentimenti molto profondi e con cui siamo pronti a condividere un’esperienza intima e bella come quella del sesso, ma che magari non sposeremo mai perché non è colui/colei che è adatto a condividere con noi il resto della vita.
Ecco, questo mi pare molto più reale e sensato. Provo ad accennarlo alle altre mamme le quali ascoltano educatamente e poi con un sorriso accondiscendente mi rispondono: “Si vede che sei mamma di figli maschi”.
E questo che c’entra? Mi viene voglia di chiedere spiegazioni ma la conversazione procede e decido di continuare ad ascoltare.
Altro consiglio che queste mamme danno alle loro figlie adolescenti è quello di saper dire di “No” quando non si è pronte.
Su questo sono completamente d’accordo e penso che sia un consiglio che debba essere dato anche i maschi, i quali spesso si sentono pressati dai coetanei ad assumere certi atteggiamenti aggressivi e dominanti per dimostrare di valere chissà che.
Sembra banale ma quando un “no” non viene rispettato, le conseguenze potrebbero essere anche drammatiche.
Una delle mamme aggiunge “A mia figlia dico sempre che quando si troverà con un ragazzo che le chiede di fare sesso, il miglior contraccettivo è dire ‘lo sai che potremmo anche fare un figlio? Sei pronto ad essere padre?'”.
Beh, di certo un ragazzo di 16/18 anni di fronte ad una tale prospettiva, preferisce passare la serata a guardare Chuck Norris in Walker Texas Ranger, ritorno con vendetta.
C’è qualcosa però nell’affermazione di questa mamma che non mi suona completamente giusto. Certo se un rapporto non è protetto e responsabile da ambo le parti, ci può scappare un bambino, ma i mezzi per evitare una gravidanza ci sono, sono conosciuti e disponibili.
Suppongo che a breve si comincerà a parlare di contraccezione e attendo di sentire come queste mamme affrontano l’argomento.
“La cosa più pericolosa” continua una, “sono gli adolescenti maschi, soprattutto quelli sicuri di se’. Credono di sapere tutto, imbrogliano e concupiscono le ragazze, le spingono a fare sesso e poi sono guai.”.
Oibò.
La mamma continua: “Io a mia figlia ho detto che non si deve nemmeno permettere di farsi baciare da un ragazzo fino a che non è al college… li poi, cosa vuoi che faccia…” sospira rassegnata “… a quel punto sono lontane e non hai più controllo”.
Ehi! Aspetta un attimo! Ma che sta dicendo questa?!
“Ah si… ” interviene un’altra “Sono proprio i maschi che non hanno responsabilità e fanno casini. Poi sono le nostre figlie che ci rimettono!”.
Cenni di consenso qua e la’, sguardi di approvazione. Mi aspetto anche un Amen! urlato a mo’ di predicatore televisivo.
Tra di noi ci sono madri di figli maschi e guardandomi in giro percepisco perplessità in molte e in alcune uno sguardo quasi di imbarazzo, come a voler sottolineare che tutto quello che si è appena detto sia vero.
Non ce la faccio più a trattenermi. Lo so, sono di parte perché ho figli maschi. Vero che se ci scappa un bambino è la ragazza e la di lei famiglia a subire il maggiore contraccolpo.
Qui apro una parentesi: spero non succeda ai miei figli, ma nell’ipotesi malaugurata che capiti, sono la prima a mettersi a disposizione per supportare lei, lui ed eventualmente il pupo.
Ma andiamo a vanti.
“Ma avete parlato di contraccezione alle vostre figlie?” chiedo. “Non solo per quanto riguarda la gravidanza, ma anche per prevenire malattie sessualmente trasmissibili. Io e mio marito abbiamo in programma di parlarne tra qualche anno ai nostri figli, prima che diventino sessualmente attivi, prevenire è meglio che curare.”
Un attimo di imbarazzato silenzio.
Poi la mamma che non vuole che ci scappi nemmeno un bacio prima dei 20 anni, mi fa: “Certo che no, sono ancora troppo piccole! Sono argomenti delicati che vanno affrontati quando sono grandi abbastanza per capire che a fare sesso si possono fare bambini”.
“Ovvero, quando?” la interrompo piccata. “Quando sono al college e non sono più controllabili? Magari è troppo tardi visto che imparano ben prima dell’adolescenza cosa sia il sesso e come ci si riproduca… lo insegnano a scuola”.
Un’altra aggiunge: “Io l’ho spiegato a mia figlia della contraccezione… ma le ho vietato di usarla.”
Mossa astuta, di una logica impeccabile! mi verrebbe da commentare, ma mi astengo.
Prima che un’altra mamma condivida altre simili “perle” di profonda saggezza, aggiungo: “Mi sembra poi anche piuttosto ingiusto scaricare tutta la responsabilità sui maschi. Vero che sono quelli che spesso hanno atteggiamenti aggressivi e che rischiano di meno, ma le ragazze sono mature molto prima, sono ben più consapevoli dei loro coetanei e non sono certo tutte ingenue vittime di lupi cattivi! Inoltre non è detto che i maschi vogliano fare sesso irresponsabile, per divertirsi o violentare le coetanee! Molto più spesso di quanto pensiate questi ragazzi sanno cosa stanno facendo e lo fanno perché ci sono sentimenti profondi coinvolti”.
Qualche mamma mi conferma di pensarla così (per fortuna!), altre mi guardano scandalizzate come se avessi detto che le loro figlie sono delle sgualdrine da quattro soldi.
Una serie di commenti vaghi cominciano a sovrapporsi; qualcuna cambia argomento e l’attenzione si sposta sui camp estivi in programma da giugno in poi.
Fine della discussione.
Che mi aspettavo? Forse di ricevere la conferma che la maggior parte dei genitori attorno a me consideri l’astensione da ogni contatto intimo prima del matrimonio, un’illusione? Che usare la gravidanza come deterrente di una pulsione più che naturale e, in età adolescenziale estremamente potente, assurdo?
Che rifiutarsi di informare gli adolescenti sui metodi anticoncezionali e di protezione, credendo che un “Aspetta di essere grande per…” basti, irresponsabile?
Illusa.
No so voi, ma a me sono cadute le braccia.