Latte Materno vs Formula: Secondo Round!
SECONDO ROUND: “Formula“ passa al contrattacco. “Latte Materno“ è un avversario tosto ma durante lo scorso secolo “Formula”, o latte artificiale che dir si voglia, ha saputo imporre la sua presenza, migliorando la forma e implementando la distribuzione mondiale.
I pro:
- In caso di problemi per la madre. In alcune condizioni una madre non può allattare: patologie, interventi chirurgici con lunghi decorsi, terapie incompatibili con l’allattamento; ma anche madri che per vari motivi devono tornare a lavoro full time fin da subito. In ogni caso la formula è una soluzione che è andata a sostituire l’antica balia, o wet nurse.
- Flessibilità . La mamma non è indispensabile e chiunque può avere l’onere e l’onore di nutrire il piccolo.
- Rapporto con il papà . Connesso al fattore flessibilità , c’è la possibilità per il papà di costruire uno speciale legame con il proprio bimbo, connesso con il nutrimento che in caso di allattamento al seno (a meno che la madre non si tiri regolarmente il latte) è esclusivo appannaggio della mamma
- Tempi e intervalli di allattamento. Se da un lato la minore digeribilità della Formula è uno svantaggio, dall’altro gioca a favore di un maggiore intervallo tra una poppata e l’altra, proprio perché il bambino impiega più tempo a digerire e quindi si sentirà sazio più a lungo.
- Dieta. Ovviamente nessuna restrizione alla dieta della madre.
I contro:
- La preparazione. Preparare un biberon di latte artificiale richiede il suo tempo: bottiglie e tettarelle devono essere puliti (se non anche sterilizzati). L’acqua deve essere sterilizzata e bollita, almeno nei primi 6 mesi di vita del bambino.
- Conservazione-durata. Una volta preparata una bottiglia, questa deve essere finita entro le 24/48 ore (controlla le istruzioni sulla confezione), previa conservazione in frigorifero. Se scongelato, il latte deve essere bevuto entro un’ora o in caso contrario buttato.
- Riscaldamento. Si possono usare riscaldatori appositi per biberon o il classico pentolino per il “bagno Maria”. Non utilizzare il microonde perché il riscaldamento non è sempre omogeneo e si potrebbero creare “zone” bollenti.
- Anticorpi. Nonostante le Formule migliorino di qualità con il passare del tempo e assomiglino sempre di più al latte materno, ancora ad oggi non si è in grado di fornire la gamma di anticorpi forniti dal latte della mamma. In parte questo è la causa per cui i bambini allattati esclusivamente con latte artificiale, risultino essere più predisposti a infezioni, allergie e intolleranze durante l’infanzia e oltre, in età adulta.
- Costo. Nota dolente per le famiglie: http://www.neolatte.it/studi.php interessante il documento riguardante l’analisi dei costi compiuta da Altroconsumo tra il 2004/2005 in Italia. I prezzi delle varie marche di latte artificiali variano da un minimo di 10 euro al chilo fino a 36,60 euro al chilo. Questa differenza è stata imputata unicamente a fattori di marketing perché per legge la formulazione del latte artificiale è fissa, quindi non esiste un latte artificiale migliore di un altro. In seguito alla pubblicazione di questo documento e alla presentazione sul mercato del latte marchiato Coop (costo 10 euro), le marche maggiori hanno reagito diminuendo i prezzi, ma ancora risulta che in Italia i consumatori pagano di più rispetto a tutto il resto d’Europa per gli stessi prodotti.
- Digeribilità . àˆ un dato di fatto che il latte artificiale sia meno digeribile di quello materno. Questo può portare ad un aumento di coliche gassose e anche a stipsi.
Come già detto, personalmente sono a favore dell’allattamento al seno per lo meno nei primi 6 mesi di vita del bambino, e se possibile anche oltre.
Ciò non significa che demonizzi il latte artificiale perché ne riconosco l’utilità laddove madri con problemi concreti, sono impossibilitate ad allattare al seno.
Come già capitato di dire (Latte Materno e Latte Artificiale, scienza o moda?) a mio parere lo sbaglio (se di sbaglio si può parlare) è la scelta a favore del latte artificiale basata su mancanza di informazioni o peggio ancora informazioni non corrette, situazione che ho riscontrato personalmente in più di un’occasione.
Fonti:
http://www.nostrofiglio.it/il-bebe/0-3-mesi/latte-artificiale-regole-da-seguire.html
http://www.allattare.info/alimentazione_con_latte_artificiale.html
ecco…ho letto il secondo round e mi trovi d’accordo sul fatto che nn c’è informazione per le neo mamme….penso che chi vive al confine con svizzera e francia sia fortunato…..ho sentito in tv che il latte in polvere costa meno in questi paesi, e che in francia hanno anche più sgravi per le famiglie…(più figli hai meno tasse paghi)…io a leo ho dato l’humana, il pediatra quando gli chiesi che latte dargli mi disse ” o l’humana o il mellin, le altre marche…” come dire, le altre marche fanno schifo…cmq… ho scelto l’humana, il meglio, quello 0-6 mesi lo pagavo circa 20-23 € la confezione da 800gr, mentre quello 6-12 mesi (l’ultimo bibe di latte artificiale gliel’ho dato ieri) lo pagavo 16,75€, sempre 800gr ora a leo gli dò il latte vaccino, parzialmente scremato fresco…mi rifiuto di dargli il latte di proseguimento da 1-3 anni., per 470gr 1,26€…fate un pò voi…io a leo gli dò 210gr a poppata e ne fa 2 al giorno…..
Anche secondo me dopo l’anno o appena sotto l’anno si puo` cominciare con il latte vaccino, o volendo con quello caprino, ancor più digeribile. Questa storia dei costi assurdi dei latte in polvere in Italia è venuta fuori svariate volte anche in programmi di inchiesta (Report per esempio, puntata del 2003 http://www.report.rai.it/dl/Report/puntata/ContentItem-250c9611-6713-4bc8-9483-c7c08cc97f2b.html), ma ancora sembra non si sia risolto nulla: a quanto scrivi il costo è leggermente diminuito ma non in maniera significativa. Se solo i genitori si potessero associare e fare causa… o semplicemente comprare il latte del supermercato che non ha NULLA DI DIVERSO rispetto a quello Humana… se non il costo 😉
Aggiungo: a maggior ragione che il latte in polvere costa un sacco e che si va ad aggiungere come spesa a quella dei pannolini… una mamma dovrebbe valutare attentamente i motivi che la portano a scegliere di non allattare più e se per caso il consiglio del pediatra che se ne viene fuori con “Signora, lei ha poco latte”, non convince, è importante che si chieda un secondo parere, se non anche un terzo e un quarto.
Eccomi a raccontare la mia esperienza…
Come ho già detto nell’altro capitolo ho allattato per pochi mesi Alessandro e all’inizio avevo avuto problemi in quanto il bimbo era piccolo e faticava ad attaccarsi quindi ci ho dovuto “lavorare” molto e siccome nel frattempo non potevo farlo dormire di fame ho dovuto dargli del latte artificiale però sempre dopo aver provato ad attaccarlo…poi tiravo anche il mio latte quindi spesso dal biberon prendeva il mio…
Bene quando però mi sono accorta che il latte stava andando via Ale aveva circa 4 mesi e da quel momento abbiamo ripreso l’artificiale per ogni poppata e qui sono iniziati i problemi….
Bimbo con gravi problemi a fare pupù tanto da dover ricorrere ai clisterini e poi mi sono accorta che gli provocava dei forti mal di pancia tanto che ho chiesto alla pediatra se era il caso di provare a cambiare latte…insomma non mi sembrava normale che sto bimbo finito di prendere il latte piangeva perchè aveva mal di pancia…tra l’altro aveva soffero di coliche i primi 3 mesi quindi non mi sembrava normale che avesse ancora mal di pancia…
Quella sottospecie di medico mi risponde che NON si cambia assolutamente il latte per un semplice mal di pancia
COSAAAAAA?????!!!!!???? Allora ecco che è entrato in gioco l’istinto di mamma che senza dire nulla alla “dottoressa” ( se così si può chiamare…) cambia il latte e…. toh! Ma guarda??? i mal di pancia sono spariti!!!!! Se non avessi seguito il mio istinto mio figlio si sarebbe tenuto le coliche fino almeno ai 6 mesi!!!!
Per fortuna che la vocina mammesca sussurra sempre bene nell’orecchio di noi mammine!
dani scusa ma che latte gli davi ad Ale??? io ho iniziato a dargli il latte vaccino e lui è un pò stitico…possibile???
Ale aveva iniziato con Aptamil poi sono passata al Plasmon… poi dall’anno il latte vaccino ma non gli aveva dato problemi…