Diario Oasi
La mamma ha una memoria da elefante, così dicono. Mentre io faccio eccezione
Uno studio dell’università Carlos Albizu di Miami ha dimostrato che la capacità di ricordare delle mamme è molto maggiore rispetto alle coetanee senza figli.
Io, invece, mi classifico come elemento che non fa statistica rispetto a questa dichiarazione, e posso dirlo con certezza, poiché in base ad un’analisi approfondita che ho compiuto negli ultimi nove anni, mettendo a paragone la mia vita a.C. (ante Camilla) e quella d.C (dopo Camilla) in cui il livello della mia memoria è colato a picco che nemmeno il Titanic.
- Dimentico le chiavi di casa 8 volte su 10 (le due che si salvano è solo perché casualmente si trovano già in borsa). Una vera goduria accorgersi di averle lasciate nello svuota tasche non appena chiudo la porta alle spalle. E poi chiamo quella santa donna di mia madre che ha ben pensato di farmi un duplicato che non oso prendere in custodia perché riuscirei a dimenticare da qualche parte del mondo pure quello.
- Arrivo a casa con la spesona e scopro di avere lasciato nel garage dell’ ipermercato la busta che contiene latte, caffè, zucchero, insomma tutte le materie di prima necessità , mica quella che traborda di cavolate tipo lo spremi aglio, l’asciuga insalata e il mattarello con i manici fissi e la parte centrale che rotola.
- Accompagno la gnoma a ginnastica, trovo il parcheggio ideale, sono anche in anticipo e, che cavoli, stavolta vado alla grande. Poi sollevo lo sportellone del bagagliaio e…la borsa della gnoma con tuta e ricambio? La bottiglietta d’acqua? L’asciugamanino? Segue un pulviscolo di imprecazioni, devo ammettere, piuttosto pittoresche.
- L’ombrello. Credo di avere distribuito più parapioggia io di Brigg & Sons
Mi fermo qui con l’elenco “smemorandum”, sono sicura ci siano altri punti da prendere in esame ma… non me li ricordo.