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Jihad ha tre anni e va all’asilo con la scritta “Sono una bomba” sulla maglietta

 

In Francia, ad Avignone, una mamma musulmana è stata richiamata dall’asilo frequentato dal figlio, perché la maglietta indossata dal bambino ha suscitato non poco scompiglio.

Il bambino si chiama Jihad e la maglietta che indossa porta la scritta “Sono una bomba”. La madre si è giustificata dicendo che si trattava di uno scherzo, intendendo con quella frase “sono fantastico”.

Non dello stesso parere il sindaco, Thierry Lagneau, esponente del partito di NicolAS Sarkozy (Ump) e quindi alquanto duro  sulla questione degli stranieri di religione islamica, che ha preteso una inchiesta sulla famiglia di Jihad: «I genitori si sono serviti del bambino per un messaggio politico. Si tratta di incitamento all’odio e al terrorismo. Sono degli irresponsabili».

La madre di Jihad, separata e apparentemente non per nulla musulmana osservante, ha chiesto scusa per aver arrecato tanto scompiglio. E` stata condannata al carcere (condanna sospesa per la condizionale) e al simbolico pagamento di un euro di multa.

Cosa avreste fatto se l’asilo fosse stato quello frequentato dai vostri figli e Jihad fosse stato un loro compagno?

Fonte: http://www.huffingtonpost.it/2012/12/03/chiama-il-figlio-jihad_n_2231595.html?utm_hp_ref=italia-diritti

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Enrica Costa

Buona ascoltatrice, buona chiacchiera, buona forchetta...la cosa su cui ha qualcosa da dire è come fare la mamma italica in giro per il globo, mettendo a confronto la mentalità  italiana con quella di mamme provenienti da ogni parte del mondo: le mamme sono mamme a qualsiasi latitudine, cambiano solo le tecniche con cui affrontano le stesse problematiche. Il suo compito sarà  quello di presentarvi queste diverse strategie. Continua a leggere

4 Commenti

  1. Non sarebbe stato tanto inquietante se la maglietta avesse detto soltanto sono una bomba, ma avete notato il riferimento, sul dietro, all’11 di Settembre?

  2. Irene, mi sembra che sul retro della maglietta ci sia scritto “nato l’ 11 settembre”.
    Certamente le parole chiave di questa vicenda sembrano infilate ad incastro, la mamma può anche dichiarare che si tratta di uno scherzo ma un pò di tatto non guasterebbe, un minimo di intelligenza.
    Immagino che questa mamma non sarebbe contenta se a suo figlio venisse regalato il modellino di una ” bomba a guida Laser ” ordigni tristemente noti per la loro devastazione sopratutto tra le popolazioni civili!

  3. Si, infatti il bambino è proprio natol’11 settembre del 2009… avrà programmato il cesareo per quel giorno???
    Ad ogni modo, se di scherzo si tratta, non ci trovo nulla di divertente proprio per quello che ha sottolineato Andrea, e per il fatto che i bambini vengono usati come bombe umane vere e proprie in certi paesi del mondo.

    Se scherzava, è poco intelligente. Se non scherzava, è pericolosa, soprattutto per il figlio.

  4. Sinceramente quando ho letto il titolo dell’articolo, ho pensato che fosse stata indossata da una bambina, quindi femmina, e che il riferimento fosse a “sono una bomba sexy” …
    Mai e poi mai mi è passata l’idea nall’anticamera del cervello che potesse essere indossata da un bambino musulmano e con l’idea del terrorismo.
    Però retifico, solo ora ho notato la data di nascita ….
    PIENAMENTE D’ACCORDO CON IL SINDACO!

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