Casa Oasi

Il segreto per le pulizie di casa? Buon senso e varechina

Certe volte osservo casa mia e se non fossi così sicura della mia incomparabile, inesauribile pigrizia nel dedicarmi alle faccende domestiche penserei di essere stata vittima di una banda di ladri che hanno fatto irruzione nel mio appartamento lasciando tutto nel kaos più totale.

Del resto non posso fare a meno di pensare che “si fa quel che si può” visto che la mia giornata è strutturata da appena, appena 24 misere ore di cui

7 le sfrutto per dormire

7  per lavorare

le restanti dedicate alla famiglia (e spazi miei che si stanno rimpicciolendo in modo preoccupante).

Almeno il ritmo vorticoso in cui la mia vita sembra essere stata risucchiata senza pietà  mi tiene lontana dal senso dei volti sempre quelli, delle giornate sempre quelle.

Però la casa

io che nell’periodo A.C. (che non sta per prima di Cristo ma prima di Camilla) ero la regina incontrastata, padrona consapevole e orgogliosa della mia dimora, io che coccolavo i cuscini del mio divano come fossero dei figli.

Li disponevo con precisione, mi occupavo dei dettagli con passione: candele studiate per colore e forma, diversi tipi di runner da tavolo che facevano puntualmente pendant con i colori della parete, tappeti che non conoscevano il caso.

Persino sapone e bagnoschiuma seguivano le esigenze monocromatiche del mio bagno (insomma se le piastrelle sono color sabbia perché mai avrei dovuto abbinarci un sapone blu notte?!).

Se prima ero una specie di psicotica maniaca dell’ordine e del rigore dei colori ora sono una cialtrona della casa con una impellente voglia di riabilitarmi e riprendermi la corona.

Anche perché insegnare l’ordine alla gnoma in mezzo al marasma mi sembra un tantino incoerente e perciò non devo lamentarmi se la sua camera sembra il luogo di sperimentazione della bomba atomica.

Io penso che santificherò presto internet che per me è diventato un terzo polmone, un secondo cuore, un ulteriore sistema circolatorio per la mia sopravvivenza fisica e mentale (la seconda soprattutto) e che con due clic e mezzo proprio stamattina mi ha regalato incoraggiamenti a organizzare la giornata di una donna/mamma/lavoratrice/e no/che comunque essendo donna si fa un mazzo indescrivibile/che sia lavoratrice/e no.

 

Avete più o meno un appartamento che si aggira intorno ai 70/100 metri quadri?

 

 

Allora dividete le pulizie quotidiane in questo modo:

Cucina: sono sufficienti 10 minuti la sera subito dopo cena. In linea di massima le cucine del 21esimo secolo sono componibili e dotate di quel meraviglioso elettrodomestico (che qualcuno abbia in gloria chi lo ha inventato) che porta il nome di lavastoviglie. Perciò rassettarla è piuttosto semplice.

Camera matrimoniale e camera dei bambini: 15 minuti alla mattina prima di uscire di casa.

Ehm, qui ho problemi di presenza fisica visto che esco prima di tutti. Ma potrei appellarmi a qualche santo per fare richiesta del dono dell’ubiquità , si sa mai”

Bagno padronale e Bagno di servizio: 15 minuti prima di preparare la cena.

Oddio.

Passare dalla pulizia del water direttamente a friggere cotolette mi destabilizza un pò uhm, ci penserò su.

Soggiorno e aree di passaggio (corridoio e ingresso): 10 minuti alla mattina prima di uscire di casa e 10 minuti prima di andare a dormire.

Allora, se accendo l’aspirapolvere nei dieci minuti della mattina considerato che mi alzo alle 6.15 potrei ottenere due richieste di divorzio: da mio marito e dalla gnoma.

Terrò in considerazione i dieci minuti prima di andare a dormire anche se mezzanotte non mi sembra l’orario ideale per accendere l’aspirapolvere.

 

Ora veniamo ai prodotti.

Quali usare?

Prendiamo quelli per il bucato. Per esempio.

E’ consigliabile usare un additivo gentile e delicato, ma anche efficace contro le macchie e igienizzante. Bisogna acquisire una sicurezza sul bianco  che vorremmo ottenere in un solo passaggio in lavatrice.

Ora.

Ammesso e (assolutamente non concesso) che io sono vittima dei prodotti strapubblicizzati, e premesso che almeno 8 maglioni su 10 sono riuscita a ridurli a mini indumenti che non entravano neppure a Cicciobello, sono una frana totale del lavaggio!

E tu? Quante volte ti sei trovata a maledire i  40°?

Quante volte hai riprogrammato il lavaggio e azionato il tasto on della lavatrice accompagnando l’operazione con preghiere in antico indiano e offerte a Indù e Shiva?

 

E soprattutto quante volte hai detto esasperata “evvaffanculo” alla macchia che resta arroccata tra le fibre della tua giacca dopo che l’hai centrifugata, sbattuta come un polpo sugli scogli, mangiata e rigurgitata, e demolecolarizzata?

La soluzione a tutto questo è il buon senso. Quello di cui erano dotate le nostre nonne e che forse non sono riuscite a trasmetterci o forse noi non abbiamo voluto farci trasmettere?!

E la Candeggina.

Et voilà .

Oggi si presenta in una nuova veste delicata, gentile, da splendore al bianco e rinvigorisce i capi colorati.

E poi si usa anche per la casa.

Assicura una igiene perfetta in tutti gli ambienti.

Se diluisci un bicchiere di candeggina in 5 litri d’acqua detergi e igienizzi tutto che è una meraviglia. Insomma “˜sta candeggina sembra essere la migliore alleata delle pulizie casalinghe (meglio di lei c’è la domestica,  ma è una mia opinione personale).

La candeggina migliore è quella di colore giallo chiaro e molto limpida.

Ma lo sapevi che l’uso della candeggina risale addirittura al 1788?

Che il suo sinonimo è varechina?

Che deriva dal francese varek?

Che non ho la minima idea di cosa voglia dire?

Che la chiamavano (o la chiamano) anche nettorina?

E conegrina?

Che dopo queste utili informazioni tu comunque dovrai sempre avvalerti oltre della candeggina anche di una bella scorta di olio di gomito?

 

Infine avete un appartamento che si aggira intorno ai 120/250 metri quadri?

Avete due possibilità :

  1. una colf
  2. un biglietto per Lourdes

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Deborah Papisca

L'avvento dell'era dei blog e dei forum forgia la sua fortuna permettendole di realizzare il sogno di una vita: vedersi pubblicare un romanzo. 'Di materno avevo solo il latte' è uscito il 10 maggio 2011 e sembra avere valicato i confini delle sue aspettative oltre ad averla finalmente conclamata scrittrice ufficiale. Continua a leggere

7 Commenti

  1. mmmm farò tesoro di questi consigli… da quanto non sentivo chiamare la candeggina conegrina!!!!! la mia nonna la chiamava così…
    varechina qui a Spezia si usa tantissimo, io non l’avevo mai sentito e i primi tempi non riuscivo a capire se era la candeggina o l’ammoniaca…
    detto questo due punti su cui riflettere:
    1) la candeggina sarà  anche ottima per pulire ma lascia un odore terribile sia in giro che sulle mani (scusate ma sono una di quelle sceme che non sopporta i guanti…e quelli di lattice tipo chirurgo si rompono come niente….)..quindi continuerò ad optare per i mie soliti milioni di prodotti…
    2) belli questi suggerimenti però…mi dai anche un suggerimento per riuscire a farmi venire la voglia di fare queste cose sia al mattino prima di uscire di casa che la sera prima di andare a dormire……
    e pensare che una volta lo facevo…magari non sempre ma lo facevo… di trovare la voglia ovviamente!!!!

  2. ciao Deborah,
    mi ci ritrovo in pieno in questo articolo…in effetti anche se sono una grande sostenitrice di detersivi ecologici e non dannosi per l’ambiente non ho sempre dei gran risultati….tornare alla candeggina per lo sporco più ostinato potrebbe essere un buon consiglio.
    …bei tempi quelli dell’ordine casalingo, delle candele e del pulito “maniacale”…..e anche dell’angolo yoga e delle ricette speciali!
    un abbraccio!
    Eleonora

  3. “… macchia che resta arroccata tra le fibre della tua giacca dopo che l’hai centrifugata, sbattuta come un polpo sugli scogli, mangiata e rigurgitata, e demolecolarizzata?”

    E dopo queste parole… non posso agiungere altro… se non dire che alle mie macchie la candeggina gli fà  un baffo!! O.o no dico, ma è mai scentificamente possibile che se la candeggina in teoria corrode tutto ciò che è organico…io metto a mollo i bavaglini in CANDEGGINA (di marca pure eh…) ma quella vera mica quella “gentile” e le macchie di mela R.E.S.T.A.N.O mentre i colori sbiadiscono e le cuciture si corrodono??????????????? -.-”’

  4. forse sono un aliena( come sostiene mio povero marito))) si al inizio me ne fregavo di meno che la casa sia a prova di guanto bianco. non una volta alzandomi di notte inciampavo in qualche giocatolo o vestitino per iniziare l’elenco di tutti i santi ..che colpe non ne avevano))
    .ma poi mi ero accorta di sofrire di un disturbo ossesivo compulsivo che è peggiorato dopo i parti..tutto deve essere in ordine ..i miei poveri bambini non fanno in tempo di finire il gioco -..che tutti i giocatoli sono gia a posto loro per misura colore e compatezza) entro parecchie volte nel bagno per assicurarmi che i asciugamani una volta usati ..siano alineati come prima etc..non lavorto..forse anche per questo riesco ad alargare i sintomi del mio disturbo

  5. Casa di 120 mq e 4 figli di 8,7,6 anni e l’ultimo di.9 mesi…praticamente vivo in uno scenario post apocalittico e la candeggina non può aiutarmi..neanche Lourdes temo!!!

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