Il problema della dermatite atopica
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Sara, 4 anni, si sveglia spesso la notte in preda ad un forte prurito, si gira e si rigira nel suo lettino, non resiste, deve grattare le crosticine e le chiazze rossastre che nel suo primo anno di vita hanno fatto la comparsa sulla sua pelle.
Sara è una dei tanti bambini che soffrono di dermatite atopica, questa malattia della pelle che è sempre più comune e diffusa, che si manifesta come un eczema atopico, macchie rosse, irritazioni e piccole vesciche e, soprattutto, una pelle sempre secca.
Infatti, e la sua mamma lo sa molto bene, la pelle di Sara, come quella degli altri bambini “atopici”, tende a disidratarsi nella sua zona più superficiale in maniera molto rapida, restando secca e ruvida.
All’inizio, non si sapeva bene come affrontare questo nuovo problema. Sono in molti a chiedersi cosa fare quando viene la dermatite atopica. Ecco, anche la mamma di Sara, una delle prime cose che chiese al dermatologo e al pediatra fu proprio “come curare la dermatite atopica?”.
È da tener presente come la dermatite atopica possa manifestare i suoi sintomi su tutto il corpo, ma vi sono alcune aree particolarmente soggette che variano in base all’età: se negli adulti i luoghi dove si manifesta sono più vari, infatti, nei più piccoli le parti maggiormente interessate sono il volto e le manine, mentre dopo il primo anno le pieghe, specie quelle di gomito e ginocchio, sono quelle che presentano i segni più marcati.
Ecco, come si guarisce dalla dermatite atopica, si chiedeva la mamma di Sara. Purtroppo non c’è una cura specifica, visto che si tratta di una malattia congenita e recidivante però, seguendo i consigli del dermatologo e prestando attenzione ad alcune cose, la piccola Sara, con alti e bassi, riesce a stare meglio rispetto ai primi tempi.
Se in autunno e in primavera i sintomi e il prurito di solito aumentano, se i test per le allergie non han dato risultati, se cure miracolose non esistono, la mamma di Sara ha imparato come prevenire l’insorgere di quelle fasi acute che facevano tanto stare male la sua bambina. I suggerimenti del dermatologo e alcune utili indicazioni sulla dermatite atopica pubblicate sul sito dedicato Curadermatite.it sono stati di grande aiuto.
La pelle secca e arrossata, qui sta il punto: la pelle della piccola Sara va sempre mantenuta ben idratata, pulita, con frequenti bagnetti in acqua tiepida, seguiti da leggeri massaggi con creme emollienti e idratanti (non esistono creme specifiche in grado di far passare la dermatite).
Per loro fortuna i nonni di Sara, poi, affittano ogni anno una casa al mare e, appena gli impegni lo permettono, la bambina viene portata qualche giorno a respirare un po’ di aria marina: la sua pelle pare rinnovarsi e il prurito, dopo un paio di giorni, scompare quasi del tutto.
Anche i vestiti sono importanti e la mamma lo sa: dall’armadio in cui ci sono gli abiti di Sara sono stati messi al bando quelli in lana e quelli sintetici.
Ora, Sara si sveglia ancora la notte ogni tanto con questo fastidioso prurito, ma la sua pelle inizia ad esser meno arrossata, vi sono meno vescicole e, imparando sempre cose nuove e soprattutto imparando a conoscersi, con gli anni molto probabilmente riuscirà a limitare sempre più le fasi acute della dermatite, grazie anche all’attenzione che la sua mamma le ha dedicato sin dai primi anni, senza sottovalutare il problema ma, al tempo stesso, senza perdersi d’animo.
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