Diario Oasi

Il Potere delle Donne

donna

di Stefania Marinelli

Sempre più donne sono depresse,  non si riconoscono più in ciò che la vita le ha trasformate, si sentono schiacciate sotto il peso dei doveri e delle incombenze. Che non si sono date il permesso di vivere i propri sogni per paura di non sopravvivere, di non portare a casa il necessario per sbarcare il lunario.

E per le donne la conciliazione tra carriera e famiglia sembra spesso un carico troppo pesante da sopportare.

Nessuno di noi è più abituato a chiedersi quali siano le cose che ci renderebbero felici, ci siamo abituati a vivere la vita a testa bassa, per ritrovarci spesso a batterla contro il muro, più e più volte.

Ma cos’è la depressione? E’ sentirsi persi con se stessi, non ritrovare più il filo d’oro che ci nutre, avvertire il vuoto dentro e non trovare appigli che fermino la caduta verso l’abisso.

Fermiamoci un attimo.

Consideriamo il vuoto.

Pensiamo al fisico delle donne.

Noi donne dentro siamo vuote.

Siamo dei contenitori.

Siamo predisposte a contenere ed accogliere.

Il vuoto è la nostra forza e la nostra missione.

Si tratta quindi di cambiare punto di vista e riappropriarci del vero senso.

Ritrovare il senso, il nesso, è la medicina.

Per riprendere il filo d’oro della nostra vita e sentirci realizzate, abbiamo la possibilità  di usare la caratteristica che ci è propria, la creatività . Questo non significa che siccome non ci sentiamo Picasso, non ci possiamo permettere di fare nulla.

Al contrario possiamo manipolare la materia, impastare il pane o preparare le marmellate, cucire un abito,  dipingere o guidare in alta montagna.

Insomma, qualsiasi cosa vi renda felici.

Questo è il primo passo per prendersi cura di sé.

Ascoltare le piccole richieste che ci nascono spontanee dal cuore, o dalla pancia.

Accontentare la sete d’amore, amandosi.

Amarsi significa venirsi incontro,  non sabotare le occasioni che ci possono rendere felici. C

Coccolarsi, nei nostri limiti, con i nostri tempi e le nostre modalità , con la massima libertà  possibile.

Questo ci permette di vederci in un’altra luce, di non identificarci più in un singolo ruolo, ma di vivere tutte le sfaccettature che sentiamo urgere dentro di noi.

Ma vi siete mai guardate da un punto di vista simbolico, metafisico?

Noi donne siamo gli alberi che si radicano nella terra, tenendola aggregata con la forza delle nostre radici. La Natura ci parla per empatia, perché con lei condividiamo la stessa origine, e da questo dialogo nasce una Coscienza Planetaria, che ci permette di vivere bene qui sulla Terra, rispettandola, come Lei rispetta ed ospita noi.

Le nostre braccia si elevano verso il Cielo, che ci nutre con il calore del Sole e ci placa con i raggi argentei della Luna, illuminando le nostri notti e i nostri sogni con il chiarore delle Stelle.

Il nostro ruolo di silenzioso contenitore d’Amore è fondamentale. E’ fatto di microazioni di accudimento, che per prime hanno bisogno di essere rivolte a noi stesse.

Non abdichiamo alla nostra vera Essenza, il mondo ha bisogno di noi, e ne ha bisogno ora!

 

 

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Buona ascoltatrice, buona chiacchiera, buona forchetta...la cosa su cui ha qualcosa da dire è come fare la mamma italica in giro per il globo, mettendo a confronto la mentalità  italiana con quella di mamme provenienti da ogni parte del mondo: le mamme sono mamme a qualsiasi latitudine, cambiano solo le tecniche con cui affrontano le stesse problematiche. Il suo compito sarà  quello di presentarvi queste diverse strategie. Continua a leggere

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