I rimedi tutti naturali di “streghetta Francesca!
Avete presente quei quadri astratti in cui si nasconde una figura? Quando li guardate per la prima volta riuscireste a vedere solo macchie di colore confuse, ma se osservate più attentamente riuscireste a scorgere quella figura.
A volte capita così anche per la conoscenza e e a me è capitato per i rimedi naturali.
Io penso di essere sempre stata una naturalista, anche prima di conoscere il suo significato. Da piccola, mia madre non poteva mettermi un vestito con le tasche, perché ogni volta che questo succedeva io tornavo a casa con le tasche piene di “tesori” raccolti per terra dove capitava: sassi, legnetti, foglie, fiori, conchiglie, pezzi di vetro, insetti, vermi…!
Insomma ogni cosa stuzzicasse la mia curiosità o la mia fantasia. Con enorme disgusto della mia povera mamma!
Sono talmente tanti anni che mi pongo domande sulla natura e sui suoi aspetti che tendo a dare molte risposte per scontate e questo è un grandissimo difetto, per cui ci tengo a fare una serie di doverose precisazioni.
1) Naturale non significa necessariamente innocuo.
Anche la digitale, la belladonna e la cicuta sono piante, contengono sostanze naturali e crescono spontanee in natura ma questo non significa che non siano velenose e dannose per l’organismo. Quindi: fate attenzione se raccogliete piante in un prato o nel bosco, cercate di essere sicuri di aver riconosciuto e raccolto quelle giuste prima di farne una tisana e di berla. Se pensate di avere qualche dubbio o non vi sentite sicuri, affidatevi, piuttosto, al vostro erborista per gli ingredienti delle tisane e i decotti che volete preparare. Da parte mia cercherò di darvi più indizi possibili per aiutarvi nell’osservazione e nel riconoscimento delle piante spontanee ed officinali. La botanica è una scienza, non dimenticatelo!
2) Le dosi sono fondamentali.
Se un cucchiaio fa bene, non necessariamente due cucchiai fanno meglio, e questo vale per qualunque cosa. In chimica le dosi sono fondamentali, dosare sapientemente un detersivo, un prodotto erboristico o un medicinale è doveroso, andare a casaccio può essere pericoloso per la salute o per l’ambiente.
3) I prodotti fatti in casa non contengono conservanti.
Per una mamma il fattore tempo è essenziale, ne ha sempre poco ed è bene non sprecarlo mai. Per questo motivo io prediligo ricette naturali per la casa e per la bellezza da preparare in pochi minuti e da usare subito o al massimo conservare nel frigo per un giorno o due, con le dovute eccezioni che descriverò di volta in volta.
4) Non ho un laboratorio chimico ma una semplice cucina.
Partendo dal presupposto che nessuno a casa propria possiede l’attrezzatura di un laboratorio di biochimica, tutto ciò che preparo può essere fatto con le pentole e i contenitori che si trovano normalmente in una comunissima cucina. Non intendo pertanto utilizzare sostanze strane che necessitano di una lunga preparazione o di affannosi “spignattamenti”, né ingredienti introvabili o dal nome impronunciabile. Tendo ad utilizzare sostanze comunissime, di normale reperibilità , dal costo contenuto e di facile manipolazione. Gli ingredienti che preferisco sono verdura e frutta di stagione, alcool, aceto, succo di limone, olio, bicarbonato ecc.
Sono una “strega” pratica, io!
5) Attenzione alle allergie, alle intolleranze e alle avvertenze.
Do per scontato che se qualcuno è allergico alle pesche non si spalmi una maschera di bellezza alla pesca sulla faccia con nonchalance, perché andrebbe di sicuro incontro ad uno shock anafilattico. E se uno non sa che effetti può avere un prodotto per la pulizia a base di aceto non lo versi a cucchiaiate su un costosissimo ripiano di marmo, perché avrebbe senz’altro una spiacevole sorpresa.
Se non si è sicuri dell’effetto che può avere una sostanza sulla propria pelle, nel proprio organismo o su un determinato materiale è sempre bene fare una piccola prova in un angolino nascosto e aspettare per vedere che effetto fa.
Altra cosa a cui fare attenzione: gli olii essenziali. Sebbene il loro profumo sia ottimo ed invitante, è raro che essi possano essere assunti anche per via orale e in ogni caso non bisogna abusarne. Mai! Personalmente tendo ad usarli il meno possibile, specialmente con i bambini, tranne in qualche caso in cui si può andare un pò più tranquilli, almeno nelle dosi che riferisco.
6) La fitoterapia non guarisce tutto.
Le tisane, i decotti, gli impiastri, i cataplasmi, gli olii e quant’altro, non servono in caso di malattie gravi o virali né sostituiscono totalmente la farmacopea tradizionale o l’intervento del medico.
Non bisogna mai cercare di curarsi da soli se non per lievi disturbi come il raffreddore o una storta alla caviglia. Un conto è cercare di far passare il catarro o un’indigestione con una tisana, un altro è curare la varicella.
7) La fitoterapia è sicura?
Le proprietà curative delle piante vengono studiate dall’uomo fino dall’età della pietra. Ci sono stati ritrovamenti di resti di piante officinali all’interno di una caverna abitata dall’uomo di Neanderthal. Le donne preparavano le medicine in casa fin dal medioevo (da qui il concetto di “strega” collegato a donne che cucinano strani intrugli), molto prima che venissero create le case farmaceutiche e medicina ufficiale che in ogni caso si basa su sostanze preparate in laboratorio che derivano da quelle naturali cioè estratte dalle piante, quindi per certi versi sì, la fitoterapia è piuttosto sicura ma, ripeto, non può curare tutto!!
8 ) Raccogliere non significa uccidere.
Se si decide di armarsi di un buon manuale di botanica per il riconoscimento delle piante e di raccogliere in natura gli ingredienti necessari occorre fare attenzione a non uccidere la pianta che si desidera utilizzare.
Generalmente quando raccolgo foglie, fiori o frutti, ne tolgo un pò da molte piante piuttosto che tutti da una pianta sola, così da non indebolirle eccessivamente e lasciare che queste continuino a crescere nel posto in cui le ho trovate. La natura va per prima cosa rispettata nella sua interezza.
9) Gravidanza e allattamento: due periodi delicatissimi.
Alcune sostanze, chimiche o naturali, NON vanno assunte in gravidanza e allattamento. Fate quindi moltissima attenzione se siete in uno di questi due periodi delicatissimi.
10) Testato su di noi.
Tutti i consigli e le ricette che vi riporto sono frutto della mia personale esperienza, si tratta di cose che ho provato personalmente PRIMA di consigliarlo a voi, quindi su quello potete andare tranquilli: non sto cercando cavie da laboratorio.
Va però tenuto conto che io sono una persona normale senza particolari problemi di salute, intolleranze o allergie per cui se VOI ne avete, tenetele in dovuta considerazione.
A presto e buona giornata!
Francesca “streghetta” Tantalo