Educare

I cartoni animati “in loop” di mia figlia

La nenia si ripete la sera, precisa come un orologio svizzero, alle ore 18 in punto, in cui il loop della gnoma entra in azione: “mamma, tiiii preeego, mi fai vedere i cartoni? Mamma, tiiii preeego, mi fai vedere i cartoni?…”

No, ma se gli agenti della Cia vogliono strappare informazioni da qualche spia nemica, non hanno che da chiedermi mia figlia come sistema di tortura per  fargli sputare il rospo.

Mi facciano sapere.

Lei lo sa, furba che non è altro, che proprio in quel momento della giornata sono vulnerabile, con i nervi che ballano il tip tap, che per conquistarmi dieci minuti da dedicare a me, SOLO a me,  sarei capace di pignorare tutti i miei beni.

Perciò sempre lei, con la sua nobile strategia pseudo militaresca, attacca senza pietà , ottenendo -ogni volta-  l’ “on” del telecomando sul suo canale preferito di Sky: Disney “Ggiuuniioor”.

Che propina dei cartoni animati in serie da far produrre panna montata e burrata dalle ginocchia, in un colpo solo.

Spesso mi chiedo se gnometta sia afflitta dalla stessa “non voglia di crescere” di Peter Pan o del bambino del Tamburo di Latta.

E’ attratta da programmi tv per bambini da far annoiare un lattante.

Ma a lei no. Piacciono un sacco. Si entusiasma proprio, si commuove addirittura.

Prima si comincia con Peppa Pig

Per chi non lo conoscesse, si tratta di una famiglia di maialini dai tratti rudimentali e coloratissimi.

Mancano di prospettiva e senso del profilo.

A parte che a me fanno venire in mente i falli che spopolavano nei diari del liceo, o quelli che imbrattano i muri della città  e i bagni pubblici, ma lo dico per inciso perché mio marito mi ha detto che sono malata.

Comunque, Peppa Pig si snoda in storielle varie in cui la famigliola felice di maialini tra uno “sgrunf, frssgrr, grogro e ruttini vari”, vive le sue giornate all’insegna del “qui e ora”.

Cioè, non succede nulla al di fuori di una visita ai nonni con picnic finale a base di patate, di un pomeriggio sullo scivolo in cui il fratellino di Peppa non riesce a salirci perché troppo piccolo.

E il massimo del pathos e dell’esaltazione è un’ impanatura dell’intera famiglia su una pozzanghera di fango. Che poi la gnoma mi chiede perché anche io e il papà  un giorno non facciamo lo stesso gioco.

No, ma sono cartoni animati educativi, eh?!

Il tutto è decorato da una voce fuori campo (ma non è quella di Mulder di X-File?!) che, tipo Sandro Ciotti, riporta ogni singolo momento delle vicende dei maialini: “Peppa oggi è triste. Fuori il tempo è brutto. Anche il suo fratellino è triste perché fuori il tempo è brutto. E la mamma è triste perché fuori il tempo è brutto. E il papà ?…” Dunque, una supposizione l’avrei. Il papà  invece è felice perché è in garage che si fa un afro con gli amici? Ah no, anche lui è triste perché “˜sto “˜zzo di tempo è brutto. Già .

Bon, andiamo avanti.

Segue la zebra Zou

Zou è una zebra maschio, all’incirca avrà  quelli che corrispondono agli 8/9 anni di un bambino e vive in una casa a tre piani con la  bisnonnina, armata di dentiera, poltrona saliscendi, bastone e apparecchio acustico perché non sente ovviamente una mazza, i nonni che sembrano vecchi tanto quanto la bisnonnina ma tu vai a capire con le zebre, è sempre difficile dargli gli anni giusti con tutte quelle righe, e infine mamma e papà  che, bò, per me Zou non se lo cagano di striscio. Non si capisce che lavoro facciano, entrano e escono da casa senza sapere dove vanno ma per fortuna Zou è dotato di un’autonomia che diomiosignore ce l’avessero -ogni tanto, mica sempre- i nostri figli.

Personaggio secondario di spicco è la cugina Zigna (da pronunciare con la ‘Z’ dolce, mi raccomando, che sennò gnoma cazzia a dovere) coetanea di Zou, con due dentoni da stappare bottiglie e simpatica come la sabbia nelle mutande (ehm, è il personaggio preferito di Camilla e per questo la sto tenendo d’occhio).

Anche qui, direi, che l’intreccio delle storie è coinvolgente come una puntata di Tribuna Politica.

Però di una cosa io mi sono entusiasmata: la volta in cui ho visto il papà  di Zou ticchettare sulla tastiera del suo pc. Con gli zoccoli! No, provateci voi”.

Poi è il turno della Dottoressa Peluche

Graziosa bambina mulatta dotata di uno stetoscopio magico che le permette di dare vita ai suoi peluche che hanno sempre qualche acciacco.  E a chi fuoriesce l’imbottitura, e a chi non funzionano più le batterie, e chi soffre di “sgonfiatosi” e “bendosi”. Ci è mancato poco dovessi chiamare la redazione della Zanichelli per convincere Camilla che sono termini che NON esistono.

La dottoressa Peluche sta esercitando un’influenza inimmaginabile su mia figlia.

Io devo stare male. Per forza.

Devo fingere dolori in ogni parte del corpo.

Altrimenti lei non può fare le sue diagnosi.

Il bello è che sono sempre ai fornelli durante le sue visite mediche, con tempi a disposizione più brevi di quelli di un pit stop. Ma sorvoliamo.

E infine Jake e i pirati dell’Isola che non c’è

E qui, vabbè, è forse il cartone che apprezzo di più.

Un po’ di avventure, tesori nascosti, polvere magica, bei dobloni tutti d’oro da contare.

Anche se la canzoncina “sì, siamo pronti a salpare”” mi ha messo le tende in testa e l’altra mattina in ufficio ho iniziato a cantarla senza rendermene conto e nemmeno sottovoce.

Ma i vostri bambini?

Anche loro legati agli stessi programmi tv?

Aiutate una povera mamma che aspetta di sedersi accanto alla figlia e gustarsi Rapunzel o Ribelle in dvd…

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Deborah Papisca

L'avvento dell'era dei blog e dei forum forgia la sua fortuna permettendole di realizzare il sogno di una vita: vedersi pubblicare un romanzo. 'Di materno avevo solo il latte' è uscito il 10 maggio 2011 e sembra avere valicato i confini delle sue aspettative oltre ad averla finalmente conclamata scrittrice ufficiale. Continua a leggere

14 Commenti

  1. uhmmmmmmmmmmmmmm…… se non ci fossero i cartoons non saprei come fare 🙂 A parte che forse io non sono mai cresciuta e piacciono pure a me e coniuge e nonno, trovo che Peppa Pig (d’origine inglese) sia una delle migliori produzioni degli ultimi anni, i bambini ne vanno pazzi, guai a cambiare canale – per gli adulti-adulti può sembrare qualcosa di rozzo un po’ come i Simpson all’inizio, furono accolti molto scetticamente quando non stroncati, perchè esteticamente brutti, addirittura con la pelle gialla e assolutamente scorretti. Per chi non avesse colto, chi ha creato la fantastica famiglia Pig, usa la tecnica pittorica degli egizi, per questo sono tutti di profilo, bidimensionali….. che poi possano ricordare forme falliche, bè questa è un’interpretazione da adulti che i bimbi proprio non fanno – e ricordiamoci che i destinatari dei cartoni sono i bimbi 🙂
    Per il resto non so che dire, noi siamo sintonizzati solo su rai Yoyo, perchè è italiano quindi vicino alla nostra cultura, c’è quella cosa mirabolante del fantabosco e di Dodò/l’albero azzurro (Roberto Piumini, do you know?) e poi la mitica Pimpa disegnata da Altan!!!!!!!!!! Inoltre, per me molto importante: siccome l’altro mio figlio è anche cieco, seguire questo tipo di cartoni, con la caratterizzazioni delle voci, la musica, le filastrocche e tutto l’apparato degli effetti speciali sonori/onomatopeici per lui è una manna. Il prototipo di cartone animato inclusivo/accessibile cioè fruibile senza barriere dai bambini ciechi è Poco-Yo, perchè c’è la voce narrante fuoricampo che descrive varie azioni/fa domande/commenta e questo è fondamentale per chi può usare solo l’udito. La voce fuori campo c’è anche in Peppa Pig e pure in Pipì, Pupù e Rosmarina altro grandissimo cartone, tutta creatività  italiana, supportata dalla magnifica voce di nientepopodimenochè di Giancarlo Gianini! A proprosito di quest’ultimo cartone: da rifletterci, perchè i tre cuccioli protagonisti (tutti di specie diversa, quindi non fratelli biologici) vanno alla ricerca del Mapà , che è la figura monogenitoriale….. insomma un’interpretazione del mondo attuale a misura di bambino atrraverso il meccanismo del viaggio di “formazione” che è tipico delle favole e di certa letteratura.
    Alla sera c’è persino la favola letta dalla fata, con il supporto iconografico della tecnica del disegno su sabbia, che si vuole di più? E da poco hanno realizzato una clip collazionando i momenti in cui i personaggi di tutti i cartoni animati trasmessi dal canala vanno a letto e si addormentano, clip strapreziosa visto che mia figlia ha imparato a non urlare più come un gibbone e a farci tribolare per almeno un’ora prima di cedere a Morfeo.. a proposito del valore educativo dei cartoni: lei vede che i sui personaggi preferiti vanno a letto senza protestare, anzi sono contenti perciò per imitazione…. fantastico direi!
    I film animati in DVD sono troppo lunghi, secondo me vanno bene per i bimbi più grandi e voler tenere fermo un bimbo sul divano è contro proprio la sua natura 🙂 invece la durata di una puntata di un cartone è perfetta, mia figlia duenne sta immobile almeno quella manciata di minuti 😀 e poi cmq proprio per la sua età  si concentra su altro, è normale…..
    Cito poi i Barbapapà  (produzione francese), quella roba incredibile di Pingu realizzata con la tecnica del pongo e un vero e proprio capolavoro della creatività  che non so come si chiami, produzioni Futuricon (forse francese) sta scritto all’inizio della sigla, solo grafica 3D credo, accuratissima da sembrare “vera”, protagonisti sono gli insetti e ovviamente non c’è parlato solo effetti sonori, da vedere assolutamente!
    Debora prova a cambiar canale e osserva tua figlia, se ci riesci allineati ai suoi ritmi che non sono quelli impazienti e ipercritici di noi adulti e magari ti diverti pure tu 🙂

    1. @Monica non sai quanto sei fortunata! ;P

      @elymomo anche io ero una di quelle che “la tv ai bambini? Mai!” Poi, nemmeno a dirlo, è iniziata una battaglia aspra tra me e Camilla che adora guardare la televisione. Cerco in tutti i modi di dosarla ma a volte è davvero difficile. Mi auguro che la cosa scemi con il tempo…

      @AC una sera ho tentato di prendere il telecomando e Camilla ha lanciato un urlo che ho pensato di trovarmi tutta l’associazione Telefono Azzurro con forche e bastoni sotto casa mia al grido di “al rogo la mamma”!
      Scherzi a parte, io sono dissacratrice di natura e mi diverto a smantellare un pò le cose altrimenti osannate dal mondo intero 😉
      Grazie per il consiglio e ce la metterò tutta per tremare d’emozione all’idea di una nuova ed esaltante puntata della Zebra Zou o Peppa “srunf sgrunf” Pig 🙂

  2. abbiamo disdetto sky altrimenti sembrava la mia serata, però noi non abbiamo la routine perchè io lavoro fino alle 21.30 almeno 2 volte a settimana…

  3. La cosa buffa è che io e mio fratello venivamo chiusi dalla baby sitter in salotto davanti ai cartoni e volevamo fare tutt’altro! Giocare liberi e felici in giardino…cose così.
    E invece no, tutti i santi giorni cartoni tremendi come l’Uomo Tigre, i Cavalieri dello Zodiaco o Ken il Guerriero. Roba da strizzacervelli per quant’erano violenti.
    Alla sera, coi miei, in tv mi ricordo solo Happy Days mentre cenavamo, per il resto la tele era sempre spenta.
    Poi ci rifacevamo al mare coi nonni che ci lasciavano ore davanti al tubo catodico.
    Io sono una di quelle che, senza figli, continua a convincersi del fatto che non farei mai vedere la tele ai bambini, non più di una mezz’ora al giorno diciamo.
    Poi però vado a casa dei miei – ex irriducibili come me: pochissima tv nella mia infanzia difatti – e colgo in flagrante i neo nonni che ipnotizzano il nipote davanti al mega schermo. Segno che cambiano tempi o che è mera utopia liberarsi dalla schiavitù di Peppa Pig??

  4. Tommy va a periodi allora c’è stato il periodo di Shrek 1234, tornavamo a casa e lui “mamma mi metti Shrek coi bimbi ( 4)? E io “si ” e lui ” mamma mi metti Shrek coi bimbi?” e io “si un attimo” e lui “mamma mi metti Shrek coi bimbi?” io quindi esaurita accendevo la tv si perche’ il DVD giusto lo aveva già  messo lui che nn sa leggere!!! Poi Cars, ora siamo arrivati a Chiken little!!!! E poi piu ci sono canzoni e piu gli piacciono. Un giorno mio marito,che evidentemente nn ha un piffero da fare, ha creato un mix di canzoni dei cartoni Disney, beh Tommy le indovinava tutte!!!

  5. Deborah ti capisco, anch’io sono in fase di bulimia da cartoon di mio figlio treenne e tre quarti. Credo di aver visto tutti gli episodi di Peppa Pig almeno dieci volte, soprattutto quello di Mister Zampe Fini (che schifo!) e della cugina francese di Peppa, Delphine. I personaggi preferiti di mio figlio? Madame Gazzella che canta con la chitarra e Nonno Cane (questo mi fa morire: sembra un insulto).
    Ah, ma perchè quando alla fine ridono devono cadere tutti per terra a pancia in su? (e da quanto sono tondi, stanno appoggiati solo con la schiena!) 😀

  6. Amiche, sorelle, mamme…… almeno voi potete vedere cartoni che abbiano una trama. Per avere cinque-dico cinque- minuti al giorno di pace (considerando che almeno nel momento in cui si scola la pasta è bene che i piccoli non siano attaccati alle caviglie della mamma), io devo sorbirmi sempre la stessa, noiosissima, repellente puntata de “I tenerotti”, che mio figlio di 16 mesi adora. Sti tizi sono bestie di colori e grandezze varia, che parlano solo declinando il proprio nome in diverse tonalità , che vivono da soli, loro quattro, in casette a forma di fungo (secondo me è pejote e se lo fumano alla grande) e ogni giorno si dedicano esclusivamente ad una sola attività  (mangiare, ballare, coltivare, fare il circo ecc…..). Vabbè, mi dicono che i cartoni di baby tv sono studiati appositamente per i bambini………. peccato che istighino i grandi al suicidio di massa.

  7. Uguale uguale anche noiiiiiiiiiiiiII!!!!
    Ps: però le descrizioni dei cartoons le hai fatte perfette, sto ancora ridendo!!!! ahahahahah!!!!
    Ps 2: a giulia voglio dire, noi siam passati da baby tv (e i tenerotti) a disney junior, se ti può consolare!

  8. pazzesco è incredibile come abbiamo un filo conduttore con sto cartoni!!!prima il era il turno del pompiere sam,poi jake e i pirati e adesso l’agente oso!!e il richiamo è lo stesso “maaaaaaaaaaaaaaammmmmma tattoni!!!!(cartoni in bambinese)

  9. Oh Deborah mi hai fatto morire dalle risa con le descrizioni dei cartoni…azzeccatissime ed è tutto ciò che penso per filo e per segno…..riguardo disney junior…beh qui ormai è il canale fisso, Giulio adora da matti topolino ma anche tutti gli altri per cui ormai ripete a manetta le canzoncine e le frasi….ieri per un attimo mi sono soffermata a guardare dottoressa peluche..oddio mi ero incantata anche io davanti allo schermo!!! che dire ho detto tutto….

  10. Bellissimi tutti i commenti, davvero ! Mio figlio di 21 mesi fino a pochissimo tempo fa non sembrava per nulla interessato alla tv…..e io tutta soddisfatta già  mi vedevo a sciorinare tutti i libri di favole, già  approvvigionatami ancor prima che nascesse (!!) , così da far sviluppare la sua fantasia, ecc..ecc, bla..bla……Ma ecco che durante le vacanze di Natale..tatatannnn…..mio marito ha avuto modo di trascorrere più tempo in compagnia del nano terribBBBBBile ! Io tutta bella tranquilla ho lasciato soli qualche pomeriggio i due ometti : li lasciavo intenti a disegnare e spaciugare con il DiDo….e al mio ritorno…UDITE UDITE…..stavano guardando PIPPI CALZELUNGHE !!!!!!! Che se c’è un cartone/telefilm diseducativo al massimo è lui !! Fatto sta che da allora Lorenzo si è fissato, si lancia sulla sua poltroncina, la sistema in posizione tattica e si gode lo “spettacolo”…..Rapito e ammutolito. boh !!! Sì ok anche la Pimpa e la nostra Peppa Pigogni tanto, ma niente al confronto con la piccola svedese. SOBH !

  11. A me piacciono molto i cartoni animati! Soprattutto peppa pig 🙂 quindi abbiamo le puntate da vedere a ripetizione in dvd in inglese così intanto impariamo e ripassiamo la lingua. In realtà  sono molto più attenta io alla storia perchè mia figlia dopo poco, avendo a disposizione fogli, pongo, pennarelli e lego comincia a giocare con quelli. Quindi prima tolgo l’audio, poi chiedo a lei di spegnere.

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