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I cafoni in spiaggia chi sono?

cafoni in spiaggia

Chi sono i cafoni in spiaggia? Se ti giri vero destra o sinistra sono certa li potrai facilmente scorgere sotto l’ombrellone due file più in là rispetto al tuo, o se sei fortunata (o estremamente sfigata) saranno proprio accanto al tuo di ombrellone.
Osservarli nel loro ambiente naturale è l’occasione ideale per studiarne i comportamenti sociali e alimentari, raccogliendo informazioni fondamentali per potersi difendere dai loro attacchi frequenti, molesti ed imbarazzanti.

Ne sa qualcosa Laura Pausini che qualche giorno fa è stata etichettata come “Cafona” da una vicina di ombrellone.
La colpa della cantante italiana? Aver applicato smalto sulle unghie dei piedi della nipote e della sorella.
La signora offesa da tale gesto “sconcio” ha esclamato qualcosa del tipo “la Pausini si dà lo smalto in spiaggia, che cafona!! Con tutte le estetiste che avrà!!”.
La risposta della Pausini non si è fatta attendere: “Signora io non ho nessuna estetista privata. Anche se mi capita per lavoro di conoscere dei bravissimi professionisti del settore. Quando non lavoro però preferisco darmi lo smalto da sola e anche in spiaggia insieme alla mia famiglia… Signora, sa cosa le dico? Lei è una gran cafona! Anzi una patacca!”.

Le “patacche”, per intenderci, sono sottoclassi di cafoni, quelli che oltre ad essere maleducati e fastidiosi, valgono meno di un tallero di burro bucato.
Ora, facciamo un po’ di chiarezza perché a mio parere la “Signora Patacca” in questione ha poche idee e molto ben confuse.
I cafoni sono quelli che urlano ai figli come se fossero a 700 chilometri di distanza, mentre ce li hanno a 25 centimetri; i cafoni in spiaggia sono quelli che si ingozzano di pizze e focacce come se stessero facendo scorte per la prossima glaciazione; sono quelli che ti sbattono la sabbia addosso ogni volta che si muovono e ti ritrovi cotoletta impanata tuo malgrado; i cafoni da spiaggia sono quelli l’immondizia la producono, la accumulano e la abbandonano sotto l’ombrellone sperando forse che il giorno dopo sia li cresciuto un cespuglio di Calippi e Cornetti Algida; sono quelli che dopo averti fumato in faccia una sigaretta, seppelliscono il mozzicone non completamente spento sotto la sabbia in modo tale che sia facile per te ustionarti i piedi. Perché ovviamente tu vuoi ustionarti i piedi, giusto?

Potrei continuare all’infinito ma mi fermo perché so che avete colto il punto.
Direi che nel caso della Pausini e della Signora Patacca le priorità siano leggermente sballate.
Te ne vai in giro mezza nuda sulla spiaggia a mostrare cicce, cellulite, pelazzi, rughe, smagliature, flaccidume e curve imbarazzanti e ti scandalizzi per una vernice applicata sulle unghie dei piedi fatta apposta per essere messa in mostra?
Razza pericolosa quella dei cafoni in spiaggia, difficile da eliminare, onnipresente in ogni stagione ma estremamente pestilenziale durante l’estate quando le masse si radunano sullo stesso metro quadro di sabbia.
Consiglio: risposta pronta alla “Pausini” e magari spiaggia libera come alternativa. Ma se non fosse possibile, una bella “remata” sulla zucca potrebbe sortire effetti benefici.

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Enrica Costa

Buona ascoltatrice, buona chiacchiera, buona forchetta...la cosa su cui ha qualcosa da dire è come fare la mamma italica in giro per il globo, mettendo a confronto la mentalità  italiana con quella di mamme provenienti da ogni parte del mondo: le mamme sono mamme a qualsiasi latitudine, cambiano solo le tecniche con cui affrontano le stesse problematiche. Il suo compito sarà  quello di presentarvi queste diverse strategie. Continua a leggere

5 Commenti

  1. Veramente la “patacca” in questione ha replicato con una lettera pubblicata da Repubblica e sembra che le cose non siano andate proprio come le ha raccontate la “signora” Pausini.
    Questo per dovere di cronaca.
    La lettera in questione è facilmente reperibile sul web.
    Saluti.

    1. Humm non riesco a trovare la lettera di cui parli. Potresti linkare la pagina per favore Francesca? Sono interessata a sapere come sono andate le cose ovviamente.
      A prescindere dalla questione Laura Pausini vs Signora patacca, i cafoni in spiaggia ci sono e purtroppo sono tanti :/

  2. Ho trovato la presunta lettera della signora (per altro non autenticata e quindi non certa la fonte)
    La signora dice:

    “Gentile redazione di Repubblica, avevo pensato di non rispondere ai primi articoli che riportavano una sciocca vicenda balneare, ora vedo che ve ne siete interessati anche voi e mi urge di rispondere alla “signora Pausini”.
    Sono io la “signora” che ha apostrofato la “signora” Laura Pausini sulla spiaggia di Riccione. Sono una “signora” normale come tante altre, piccola imprenditrice che lotta ogni giorno per resistere alla crisi e che conosce le fatiche del lavoro. Ho commentato il comportamento a voce alta il comportamento della “signora” senza nessun riferimento al gioco innocente dello smalto con la bambina. Se le ho dato della cafona è per aver fatto smobilitare otto ombrelloni intorno al suo, per aver allontanato in malo modo i fan, per aver fatto correre i ragazzi del bagno per ogni più sciocca richiesta (il lettino da spostare di dieci centimetri, il bicchiere di vetro per bere, le sigarette da portare sul bagnasciuga) sempre con aria di teatrale supponenza, sbuffando e urlando come una persona a cui tutto è dovuto.
    Io sono una donna normale, abituata a risolvere da sola le piccole incombenze della vita, a lavare, stirare, cucinare magari ascoltando anche i dischi di Laura Pausini. Sarà stato forse per questo che la mia delusione è stata grande e alla fine un commento ad alta voce mi è scappato.
    Si è vero sono stata un poco cafona anche io. Ma forse è il momento qualcuno riporti con i piedi per terra i signori e le signore che pensano di poter avere tutto e che tutto sia dovuto.”

    Laura Pausini commenta cosi`:

    “Ho letto la finta dichiarazione della Ptacca. Ahahah la signora Vera mi ha chiesto scusa ed e` andata via dalla Romagna dopo. Poi io e nessuno della mia famiglia fumiamo. Eravamo 16 persone e abbiamo prenotato 4 ombrelloni. I ragazzi del mare ci hanno detto che non si aspettavano che facessi tutto da sola… L’intervista e` falsa. Inventata da chi? Lo scopriremo :D”

    E sai Francesca la cosa interessante? Che su Repubblica la lettera e` sparita perche` probabilmente era senza fonte controllata e la redazione e1` corsa ai ripari per non rischiare una denuncia per malfamazione.
    Il punto del post comunque e` la cafonaggine che dalle spiagge si estende alla gente che manda lettere fasulle ai giornali per insultare ed avere uno squallido momento di notorieta`.
    🙂

  3. La sigaretta sotto la sabbia comunque viene messa perché coprendola si spenge immediatamente(gli togli ossigeno). Non per difendere chi lo fa perché inquina e rompe da morire trovare i mozziconi puzzolenti sotto la sabbia ma nessuno vuole bruciare i piedi a nessun altro, anzi… lo fanno proprio per evitare di tirare sigarette accese in giro e dando non poco fastidio ai vicini di ombrellone..

    I cafoni sono ben altri comunque, ai solo grattato la superficie, io includere una classe che mi è particolarmente avversa: i canofili, tutti col cane a farlo morire di caldo sotto il sole che i cani non potendo sudare gli risulta insopportabile dopo le 10 di mattina e gli brucia le zampe camminare sulla sabbia, liberi senza guinzaglio e senza il minimo controllo tanto gli asciugamani di sabbia li riempiono agli altri e ce ne fosse uno che gli raccoglie gli escrementi, pure il bagnasciuga è pieno di mer**.

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