Gwyneth Paltrow non è una mamma fortunata
Pare che Gwyneth Paltrow stia divoziando. L’ennesima celebrità che prende il matrimonio, lo sbatte nel gabinetto e tira la catenella. Però lei lo fa con garbo, senza liti furiose, lacrime immortalate dai paparazzi, battaglie legali per la tutela dei figli.
Seguendo le linee guida dei suoi guru, Gwyneth sta mettendo in pratica il “Conscious Uncoupling” che più o meno significa separazione conscia (manco consensuale), accettazione serena che dopo un tot di anni un matrimonio va a male come il latte e non ci si può far nulla se non buttarlo via.
Cosa penso? Che non è che me ne freghi più di tanto. Per carità, non dico che godo delle sventure altrui, nemmeno se subite da una che è una star milionaria di Hollywood, con un corpo da favola, case spettacolari, un taglio di capelli che sopravvive alle sfide delle ere geologiche manco fosse la Raffaella nazionale.
Dispiace sempre quando una coppia smette di funzionare e confesso che quando la notizia mi è passata sotto gli occhi qualche giorno fa, ho concesso a Gwyneth addirittura un’alzata di sopracciglio in segno di discreto dispiacere.
Cinica? Un tantino, ma sapete com’è quando una legge ciò che Gwyneth dice in una recente intervista a proposito delle mamme che fanno lavori comuni, non è che ti senti ben disposta verso “’sta testa di spaghetti scotti”.
I meno acidi sostengono che sia lo shock da fine di un amore durato dieci anni che la fanno straparlare ma conoscendo le eccentricità di questa attrice sospetto si tratti dell’ennesimo parto sbilenco della sua mente in salamoia.
Tornando all’intervista, pare abbia affermato che essere un’attrice sia il mestiere più faticoso in assoluto e che come mamma lei ne ha sofferto tantissimo per via di orari di lavoro estenuanti, vacanze alle Bahamas saltate, weekend a Rio cancellati e che a rimetterci sia stato principalmente il suo rapporto con il marito e i figli.
Cambiare lavoro no? Due braccia all’agricoltura non non si negano mai…
Sempre nella sciagurata intervista Gwyneth prosegue dicendo che le mamme che fanno lavori normali (magari intendeva pure banali e squallidi?) sono molto più fortunate di lei.
Oibò, davvero?
Ma certo che si, perché non sapere se riuscirai a pagare l’assicurazione medica, le tasse scolastiche, le bollette, la spesa di base, e tornando a casa, a pezzi dopo una giornata di lavoro massacrante, non essere nemmeno certa di trovare i figli perché magari i servizi sociali ti considerano incapace di mantenerli adeguatamente è nulla in confronto a quello che sopporta la nostra povera Gwyneth Paltrow!
Ore massacranti davanti ad una cinepresa con contratti da milioni di dollari a film sono un mestiere infame e le mamme operaie in catena di montaggio dovrebbero solo ringraziare il cielo di non essere finite male come Gwyneth!
Non metto in dubbio che come madre si sia dovuta giostrare anche lei tra carriera e famiglia, non sempre trovando il giusto equilibrio e risultandone così scontenta e depressa.
Considerando tutto però, devo ammettere che ha ragione: noi mamme normali siamo più fortunate di lei.
Una che propone diete detossificanti a base di brodo di funghi e poco altro, gargarismi all’olio di cocco e creme ringiovanenti a base di veleno di serpente (si, avete capito, serpente. Perché pare sia più sicuro del Botox. Però i batteri Clostridi mica ti mordono quando gli estrai la famosa tossina gonfia canotto!) è un miracolo che sia sopravvissuta a sé stessa.
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c’è un proverbio delle mie parti che dice “chi ha la pancia piena non capisce chi è digiuno”. Questo può riassumere l’atteggiamento e le risposte della GP che avrebbe potuto pure aprirsi una catena di negozi o quant’altro e fare un particina ogni tanto, magari in questa maniera avrebbe salvaguardato matrimonio, famiglia e week end a Rio….