Cronache Americane

Un giorno di ordinaria follia in California

follia

Dovete sapere che la California, luogo di grande divertimento ma anche di estrema follia, è un incubatoio di avvocati. Praticamente abbiamo il più alto tasso di avvocati per metro quadro.
Uno nasce e prima di cominciare la trafila di vaccinazioni, fa la tessera punti fedeltà presso lo studio legale più vicino casa.
Devi stare attento non solo a ciò che dici, ma anche a come lo dici, altrimenti rischi di essere citato in giudizio prima ancora di aver bevuto il caffè della mattina.
Insomma, ci siamo capiti.
Non ho nulla contro gli avvocati per carità. Però quando ce ne sono così tanti diventa impellente il bisogno di trovargli un lavoro per diminuire il rischio che legali randagi si aggirino affamati per le vie della città, citando in giudizio il primo mal capitato che gli si para davanti.
Non ci credete? Ora vi racconto cosa è successo nel 2010, in una scuola elementare del quartiere, dove si aggiravano due avvocati randagi.

Davanti all’edificio c’è un’area apposita per lo “scarico/carico” bambini dalle auto dei genitori che non trovano posto per parcheggiare.
All’uscita i bambini vengono accompagnati sul marciapiede dalle maestre e aspettano lì che i genitori arrivino per prenderli.
Un giorno una mamma -di professione avvocato- arriva in macchina per caricare il pargolo e, non vedendolo, chiede alla maestra spiegazioni.
La suddetta maestra, con un’infelice, quanto ingenua, scelta di termini, risponde: “Non si preoccupi signora! Suo figlio è solo lento“, intendendo che il bambino si stava attardando a fare lo zaino, magari chiacchierando con i compagni.
La mamma avvocato, fraintendendo totalmente le parole della maestra, si offende a morte prendendo l’affermazione “suo figlio è lento” nel senso di ritardato.

Ecco che parte la denuncia nei confronti dell’insegnante. Il procedimento arriva davanti al giudice che, per fortuna, appallottola la denuncia rifiutandosi di far partire un procedimento per una denuncia tanto stupida.
Voi direte, “Cielo, che folli. Per fortuna è finita bene”.

E invece no, perché siamo in California e la gente qui è creativamente e spregiudicatamente sbroccata.
Un anno dopo il rifiuto della corte di procedere, la mamma avvocato, spalleggiata dal marito, anche lui avvocato, divorata dal rancore e in cerca di vendetta, decide di passare il confine della legalità e di piazzare della droga nell’auto della maestra colpevole dell’insulto.
Da dove viene la droga? Riserve personali o conoscenze dubbie, non ci è dato saperlo.
Dopo aver sistemato le prove false, parte la telefonata dal cellulare personale della mamma avvocato che si spaccia per una vicina di casa.
Io mi immagino l’eccitazione al centralino della polizia di Irvine (la cittadina dove vivo e dove si è svolto il fattaccio): qui il crimine più efferato è non fermarsi allo stop ed è così tranquillo che la domenica l’ufficio della centrale di polizia è chiuso.
I poliziotti si saranno accapigliati, facendo pari e dispari per aggiudicarsi questo caso straordinario.
Ad ogni modo, la polizia si precipita a controllare la macchina, trova la droga, interroga la maestra facendole tutti i test del caso per valutare il tasso di sostanze illecite nel sangue e non trovando alcuna prova che dimostrasse l’uso di droghe, si presenta a casa della vicina della mamma avvocato da cui sembrerebbe partita la soffiata.
Ovviamente la vicina casca dal pero e dopo un banale controllo dei tabulati telefonici, la polizia scopre che la chiamata è partita dalla mamma avvocato.

Pensate sia finita?
Macché! Con le spalle al muro lei confessa ma tira dentro il marito dandogli la colpa. Lui si scarica immediatamente da ogni responsabilità dicendo che la moglie lo ha costretto a collaborare, minacciando il divorzio se non avesse ottemperato.
La moglie smentisce dicendo che da anni tradisce il marito con uno dei vigili del fuoco del distretto e che del divorzio non le frega proprio nulla.
All’interrogatorio, il vigile amante focoso, sostiene di non avere avuto altra scelta se non agire da complice di questa donna che da quando la relazione è cominciata, lo terrorizza con ricatti.

Ecco come è finita: la polizia ha arrestato la donna avvocato e il marito, il vigile invece è stato allontanato dal distretto. La coppia di avvocati criminali ha ovviamente perso il lavoro e l’abilitazione alla professione, nonché la tutela del figlio (temporaneamente), dato che entrambe sono finiti in galera per due anni e poi ai lavori sociali.

Vi siete mai chiesti dove trovano spunto gli ideatori delle migliaia di serie televisive, telefilm e film che nascono ad Hollywood? Mica se le inventano le storie, figuriamoci! Basta che ti affacci al balcone e la follia ti piove addosso che è una meraviglia!
 

La giuria si è  espressa, il caso è chiuso.
La corte si aggiorna.

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Enrica Costa

Buona ascoltatrice, buona chiacchiera, buona forchetta...la cosa su cui ha qualcosa da dire è come fare la mamma italica in giro per il globo, mettendo a confronto la mentalità  italiana con quella di mamme provenienti da ogni parte del mondo: le mamme sono mamme a qualsiasi latitudine, cambiano solo le tecniche con cui affrontano le stesse problematiche. Il suo compito sarà  quello di presentarvi queste diverse strategie. Continua a leggere

2 Commenti

  1. io ADORO gli americani x ste cose! Hanno un’immaginazione che supera qualsiasi limite del possibile immaginabile!!

    che pena….gran pena

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