E il secondo figlio quando lo fai?
E` appena nato il tuo primogenito. Il travaglio potrebbe essere stato piacevole come una passeggiatina sul lungo mare di Riccione o più simile ad un incontro di boxe con il mordace Mike Tyson, poco importa: sei distrutta e travolta dalle emozioni.
La stanchezza e lo stupore dureranno a lungo e per questo puoi ringraziare nottate in bianco, poppate infinite e produzioni di armi biologiche a raffica in forma di pannolini sporchi.
E` un dato di fatto: riprendersi dal parto non è uno scherzo. E se per caso trovi la mamma che ti assicura che due giorni dopo già correva mezza maratona spingendo la carrozzina, sappi che probabilmente ha riportato a casa il cuscino d’allattamento, dimenticandosi il figlio nella nursery dell’ospedale.
In ogni caso è certo che per un po’ di tempo tu ti vorrai godere quel frugoletto che hai atteso con molta ansia e scodellato con tanto dolore.
Ed è qui che piomba la fatidica domanda: “E il secondo figlio quando lo fai?”
Il secondo?? Ma se non mi sono ancora ripigliata dalla produzione del primo!! Ma tu sei fuori!!
Di solito è la prozia con l’anca sbilenca o la nonna ottuagenaria che sentono la necessità di sapere i tuoi piani per espandere ulteriormente la famiglia.
Alle volte però sono o mezzi conoscenti o mezzi sconosciuti che manifestano questo distorto interesse nei confronti delle tue potenzialità riproduttive. Il motivo? A parte farsi i fatti tuoi, sparando cazzate, non si sa.
Alzi la mano chi ha dovuto affrontare questo quesito almeno una volta nella sua vita!
Ricordo che è capitato persino a mia madre, la quale evidentemente, dopo 7 anni in cui la gente ha stracciato i maroni, per la disperazione ha fatto mio fratello Ale.
Senza offesa, caro Ale!
Ciò che mi colpiva erano le argomentazioni che venivano offerte per convincere mia madre, del tipo: “Dopo la femmina le ci vuole il maschio, signora mia!”, come se uno andasse su eBay ed ordinasse il sesso opposto per avere la coppia di cardellini! E se viene un’altra femmina che fa? Riprova fino a che non arriva il maschio o in alternativa si ferma dopo aver fatto una squadra di calcio femminile?
O anche: “Due è il numero perfetto, così si tengono compagnia”, che è l’apoteosi dell’illogicità. Il numero perfetto è tre in modo tale che se il fratello 1 sta sulle palle al fratello 2, ci sono ancora buone probabilità che sia in armonia (o mal che vada, assolutamente indifferente) con il fratello 3. Vi immaginate se lo scopo fosse solo quello di dare un compagno di giochi al primogenito e poi nascesse il secondogenito più rompicoglioni della Terra? Ma piuttosto prendete un cane!
Altra chicca: “Se ne fa due, signora, evita di viziare il primo”. A parte il fatto che uno si potrebbe ingegnare ed evitare di viziare il figlio unico senza bisogno di farne un secondo. Ma diciamo che potrei concordare su questo punto: in due diminuiscono le possibilità di venir viziati. Al contempo però aumentano le probabilità di venir discriminati, puniti ingiustamente, ritenuti colpevoli di crimini commessi dall’altro e via dicendo. Per non parlare delle dispute feroci e delle liti sanguinose per contendersi qualunque cosa, dallo spazzolino alla fidanzata. Sotto quest’ottica forse il viziare il figlio unico è il male minore.
Ma la mia preferita era: “E tu tesoro (ovvero io), lo vuoi un fratellino o una sorellina?”, domanda infida perché presupponeva che io sapessi cosa significasse avere un fratello.
Quando mia madre mi ha annunciato che stava per arrivare un fratellino o una sorellina, io avevo 6 anni e ricordo che guardavo con occhi incantati i fratelli e le sorelle maggiori di alcuni compagni tra la folla dei parenti che veniva a prelevarci fuori da scuola.
Un fratello/sorella maggiore aveva sufficiente potere per portarti fuori senza la supervisione materna e di certo era giovane a sufficienza per apprezzare il gioco più di mamma e papà. Al contempo non era troppo grande da avere l’autorevolezza necessaria per sgridare il fratello minore. Insomma, da qualunque punto la guardassi, questa cosa del fratello/sorella che stava arrivando, mi piaceva sempre di più!
Immagino che a questo punto vi sarete accorti dell’inghippo: come poteva mia madre partorire un fratello maggiore se io ero già nata?
Che volete farci, credevo ancora a Babbo Natale: se un pancione barbuto era in grado di calarsi da un camino in una casa in cui il camino non c’era per lasciare dei giochi, perché non sarebbe potuto uscire un bel giovanotto di 20 anni dalla pancia di mia mamma?
Non ricordo che mia madre si sia mai presa la briga di sottolineare la fallacia del mio ragionamento, potete quindi immaginare il mio sconcerto quando ho scoperto che al posto di un fratello maggiore, era arrivato quel nanerottolo roseo e cicciottello, capace di tutto, tranne che venirmi a prendere a scuola.
Alla fine io e il mio fratellino ce la siamo cavata bene, nonostante fossi io ad andarlo a prendere a scuola e non viceversa.
Mi sento comunque di dare un avvertimento: se conoscete qualcuno che ha da poco avuto il primo figlio, chiedetegli tutto ma non quanto ci impiegherà a farne un secondo, a meno che non siate pronti a fare le valigie per essere spediti aff***ulo…
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Che dire… Geniale!
Pensavo giusto a te quando l’ho scritto 😀
E’ tutto vero!! Ho un bimbo di 5 anni e sono già due anni che tutti mi assilano con questa domanda facendoti venirei sensi di colpa perchè hai deciso di “condannare” tuo figlio ad essere un figlio unico!!
Magari sarà più felice di chi ha tanti fratelli o sorelle!
Questo articolo mi ha consolata molto….sono una mamma assolutamente NORMALE con un SOLO figlio!!!
e sarai una mamma felice e spensierata 😉
credo di aver superato ogni record…. io stavo andato via dall’ospedale, avevo appena partorito da 3 gg, ero ancora nella mia camera quando ho avuto chi mi ha detto ci vediamo presto per il secondo…… si può….
Io ero in sala operatoria per un cesareo urgente quando ostetrica e ginecoloca si son messe a discutere del mio secondo parto. Il succo del discorso era :” ti sei dilatata così in fretta che il prossimo, se non è podalico, lo fai in mezzora.”
Il mio pensiero? ” Magari se intanto fate nascere il primo…”
no comment O.o
Uno è poco,due sono troppi.
Mannaggia ragazze …grazie
la vostra tranquillità nel discutere la questione figlio unico è incredibile. …io sono una mamma di 43 anni, di un figlio fantastico di 1anno e 5mesi ..sveglio furbo eeeee…fantastico in tutto (x mamma sua).e vi invidio xchė alla mia veneranda età sonno ancora in crisi x dargli un fratellino ..motivazione anche la mia vemeranda età! !!!
…ah tra parentesi…la domanda ..e il secondo quando lo fai a(fatta a me che già considero un miracolo avere un figlio sano avuto a 41 anni) ..e adesso non gli fai la compagnia?!! È tutto all’ordine del giorno naturalmente da estranei incontrati al parco mentre lui giocava allegramente con tutti i bimbi a disposizione e non, visto che oltretutto ha un carattere molto estroverso.
Si esatto, non gli fai la compagnia… come se viveste su un’isola deserta voi due… la gente ama impicciarsi dei fatti altrui perche` ritiene di sapere tutto. Fai spallucce, sorridi e goditi il tuo splendido bambino che certamente richiede un sacco di energie!
Ti ringrazio x l’appoggio morale xchė queste “indelicatezze” fanno star male se dette ad una persona che magari ha un problema e proprio non può piu averne..o come me ha il cruccio dell età e fa capolino quel “vorrei ma non oso”
Io ho 45 anni, due figli di 7 e 5 e ancora c’è chi mi chiede “Allora quando la fai la femminuccia?” 0__o
Io ne ho fatte due ma ne volevo tre e approfittando dal figliastro che ho trovato già bello che fatto, mi sono fermata a due gravidanze e chiuso il bilancio in felicità 4 anni fa. E comunque, ancora oggi, spuntano le richieste di fratellino però dovunque, sia in famiglia che fuori. Penso sia semplicemente un bisogno di esternare tenerezza, null’altro!!!
Dalla famiglia, dai bambini, io lo capisco e penso sia una cosa molto tenera da parte loro fare una richiesta del genere a mamma e papa`. Sono gli estranei che mi lasciano basita 😀
Rettifico la mia risposta ok ma fatte da persone adulte che non sanno neanche chi sei queste che sembrano semplici e innoque domande diventano orribili “indelicatezze” che fanno star male se dette ad una persona che magari ha un problema e proprio non può piu averne..o come me ha il cruccio dell età e fa capolino quel “vorrei ma non oso”. Stqr zitti o fare solo il complimento al bambino no??!!!
Totalmente d’accordo!