Diario Oasi

Il concetto di mamma secondo me

deborah e camillina

Riflettere sull’essere madre, vivisezionare questo status sociale in ogni sui micromillimetro è ormai diventata una specie di magnifica ossessione per me.

Da quando ho messo al mondo Camilla (o forse, meglio dire, da quando lei ha scelto me come canale utile per venire al mondo e compiere la sua missione di salvatrice di una povera donna bisognosa di equilibri solidi)  mi sono autonominata ricercatrice ufficiale di questo aspetto esistenziale che madre natura ci ha voluto affidare e che è costantemente oggetto di giudizi, critiche feroci, attacchi inaspettati, punti di vista, prese di posizione, rroganza, superficialit, dare per scontato.
“Non sei una brava madre se lasci tuo figlio dai nonni” e “non sei una brava madre se lavori 8 ore al giorno pensando alla carriera”, “non sei una brava madre se ti dimentichi di mettere la merendina nello zaino di scuola di tuo figlio“, “non sei una brava madre se ti sfugge la macchia nella sua maglietta” e via, verso l’infinito e oltre.
Giunta alla meta di una fascia d’età di mia figlia in cui spesso è più lei che educa me rispetto al contrario ho smesso di fare bilanci su quanto possa essere un genitore capace, saggio, su quanto possa dare consigli utili o cadere in errori grossolani, sentirmi in colpa se trascuro la mia bambina per un momento che desidero dedicare a me stessa solo perché mi rendo perfettamente conto che si tratta di volermi bene e che se questo viene confuso come egoismo io dico che invece è solo sana autostima, preziosa per me e per Camilla.
Io sono una mamma.
E pretendo di esserlo al meglio.

Dove “meglio” non è sinonimo di sorrisi stereotipati, toni di voce falsamente calmi, ricette cotte a puntino, rimmel e blush che a volte non coprono solo occhiaie e imperfezioni ma piccoli, grandi limiti e sofferenze, azioni meccaniche dettate da regole universali e dettami di un codice civile “mammesco” stilato dagli occhi di una opinione pubblica che non ha alcun riconoscimento per definirsi autorevole e veritiera.
Io sono una mamma.
Perché ho messo al mondo un essere umano e desidero dargli ciò che di buono mi è stato trasmesso con il cuore e non con la testa, con inesperienza, con sensibilità  e con la consapevolezza che se sbaglio posso rialzarmi in piedi.
Io sono una mamma.
E non sono istruita, addestrata per esserlo all’ennesima potenza.
Io sono una mamma.
Che prima è stata donna e che lo rivendica anche tra capricci, lamentele, sfuriate, pretese che sgorgano da quell’esile e potente microcosmo di 20 chili.
Io sono una mamma.
Che ha voglia di essere educata a carpire ogni giorno la purezza che esce dalla bocca e dagli occhi di una creatura bellissima che mi ha scelta in questa vita e si aspetta da me sostegno e comprensione.
Io sono una mamma.

E non voglio giudicare né essere giudicata.
Io sono una mamma.
E ho un sogno.
Di regalare  a mia figlia due splendide ali, forti, ampie, con colori sgargianti.
E vederla spiccare il suo incantevole volo.

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Deborah Papisca

L'avvento dell'era dei blog e dei forum forgia la sua fortuna permettendole di realizzare il sogno di una vita: vedersi pubblicare un romanzo. 'Di materno avevo solo il latte' è uscito il 10 maggio 2011 e sembra avere valicato i confini delle sue aspettative oltre ad averla finalmente conclamata scrittrice ufficiale. Continua a leggere

7 Commenti

  1. Quando ho cominciato a uscire dalla crisi tipo “di materno avevo solo il latte”?
    Quando mi sono liberata dal termine MAMMA
    dai suoi infiniti significati stereotipati, dai diktat della nostra cultura,
    quando ho rivendicato per me il mio essere semplicemente IO
    Certo cresciuta, migliorata da quel piccolo esserino di nemmeno 3 chili
    Non sono solo una mamma, troppo riduttivo questo termine
    per mia figlia sono anche Silvia, una persona che porta nella sua vita non solo la maternità  ma tutto quello che sono.
    Stiamo bene come mamma papà  e figlia
    da quando siamo anche io, lui e lei
    al di là  delle definizioni e persino dei nomi propri (scelti comunque da altri)
    Insomma io non sono solo mamma…..sarebbe troppo poco!! 😉

  2. Io voglio essere donna … chè essere madre non compre tutti i miei confini!!!! Essere donna comprende essere madre e fa’ di me una madre migliore, quando cercavo di essere madre invece ero un’esaurita in preda a mille contraddizioni!

    1. Babs come è vero ciò che dici. Anche io l’ho capita. Tardi ma ce l’ho fatta ad accettarmi madre imperfettissima e soprattutto ora sono immune da qualsiasi tipo di giudizio 😉
      anche perchè l’opinione che mi interessa veramente è quella di mia figlia

  3. Una delle cose più difficile da capire per un uomo che vive accanto alla sua compagna appena diventata mamma è proprio la continua ricerca della perfezione e del controllo su tutto. Voglio dire che il bello di avere un bambino sta anche nel fatto di fare degli sbagli, delle esperienze che ogni giorno ci insegnano qualcosa e sopratutto la mamma rimane comunque una donna ed una moglie, il papà  rimane comunque uomo e marito.

  4. Per cominciare incarno tutti i “non sei una brava madre se”…tutti me li sono beccati, anche se qualcuno è superato.Che tristezza vedere quanto stanno presto a farti sentire in colpa. E spesso sono altre donne a farlo, come se ci fosse un unico modo, perfetto e indiscutibile, di essere mamma. E se non c’è solidarietà  tra noi, poi ci aspettiamo la conciliazione tra famiglia e lavoro? Spesso non si viene valorizzati neanche come lavoratori, figuriamoci se si preoccupano di facilitarci la vita al di fuori del lavoro!
    Io so solo che non è facile e adesso che i miei figli sono abbastanza grandi, mi ritrovo a lottare ogni giorno, aspettando che l’adolescenza passi (in preda ad un vago senso di smarrimento).

    1. Cara Alice, credo che la quasi totalità dei “non sei una brava madre se” che ognuna di noi si è beccata nella vita, sia assolutamente falsa: siamo delle buone madri, basta guardare i figli che abbiamo!
      Di certo chi tra le donne/mamme agisce a sfavore di un’altra donna/mamma, non ha proprio capito il senso profondo della maternità che è supporto, aiuto, protezione, amore, non solo verso i figli ma verso tutti.
      Alle volte una mamma sbaglia solo perchè ha paura di sbagliare e perchè le viene istillato il senso di colpa a prescindere. Spesso ad una mamma basta sentirsi dire “stai facendo un ottimo lavoro! Sei brava! Continua cosi`!” per sentirsi il coraggio tornare e per fare effettivamente un lavoro meraviglioso con i propri figli.
      Lo dico per esperienza personale perchè nel momento di più profondo sconforto in cui la depressione mi aveva gettata, ho avuto la fortuna di incontrare donne che con sguardo amorevole e voce incoraggiante, mi hanno detto che ero proprio una brava mamma.

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