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Comunicare con i bambini prima che imparino a parlare? Con il Baby Signs si può

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Comunicare con i bambini piccolissimi è una specie di impresa per i neogenitori che si riempiono la testa di mille domande: “perché ora piange? Di cosa avrà bisogno? Ha fame, sete, vuole dormire? E’ triste, arrabbiato, stanco? Chissà cosa starà pensando? Come mai ha tirato il piattino, il bicchiere, e cucchiaio come se avesse avuto in mano dei giavellotti? Eppure sembrava avesse fame…”

E di fatto non si giunge mai a una risposta soddisfacente, ci si muove secondo il proprio istinto oppure ci si trova a brancolare nel buio e si fa appello ai canali social, alle community corpose di mamme che navigano in rete o si lancia un SOS ai gruppi attivissimi “mammeschi” di Whatsapp.

Dagli Stati Uniti è sbarcato in Italia un programma interessante e illuminante di comunicazione gestuale rivolto ai bambini piccoli che ancora non hanno acquisito gli strumenti verbali utili a permettergli di interagire con il mondo degli adulti e riuscire a trasmettere con la massima disinvoltura i propri bisogni, desideri, e stati d’animo. Stiamo parlando di Baby Signs che in America è sulla cresta dell’onda da oltre 30 anni e attualmente diffuso in 40 paesi. Ora, come dicevamo, è anche in Italia e ho avuto il piacere di conoscere una referente che si occupa di diffondere questo insegnamento  innovativo e stimolante e a cui ho chiesto subito due cose importanti:

Che cos’è Baby Signs?

è un programma di comunicazione gestuale (segnata) rivolto a neonati e bambini (da 0 a 18-24 mesi), che ha come obiettivo quello di dargli la possibilità di comunicare prima di aver imparato a parlare usufruendo di un canale perfettamente e naturalmente in grado di utilizzare: quello visivo gestuale. Infatti nello sviluppo fisiologico del linguaggio, il bambino ancora prima di imparare a parlare utilizza spontaneamente le proprie manine per comunicare le sue esigenze. Accompagnando le normali situazioni di interazione tra genitore e bambino con entrambe le modalità (verbale e non verbale), il bambino imparerà ad utilizzare questo canale per esprimersi attraverso il movimento delle sue manine e permettere all’adulto di capire bene di cosa ha bisogno, ciò che sente, o da cosa è incuriosito, tutto questo molto tempo prima che impari a parlare.

Quali i vantaggi del programma Baby Signs?

Riduce lacrime e frustrazione: il bambino ha finalmente uno strumento alternativo alle lacrime per far capire se qualcosa non gli piace o se non sta bene

Facilita l’apprendimento del linguaggio verbale facilitando l’apprendimento dei concetti.

Inoltre:

  • Stimola lo sviluppo cognitivo
  • Favorisce l’autocontrollo del comportamento e delle emozioni
  • Rafforza il legame genitore-bambino
  • Accresce l’autostima

Ma se si utilizzano i segni non si  corre il rischio di stimolare il bambino a parlare più tardi del previsto?

Assolutamente no. La ricerca Baby Signs finanziata dal National Insitute of Health e condotta per vent’anni in California, ha scientificamente dimostrato che i bambini che utilizzano il Programma, ottengono punteggi più alti in test linguistici standardizzati per quello che riguarda sia la comprensione di parole sia la produzione di parole e frasi.

E oltre ai vantaggi linguistici è stato dimostrato che il segno supporta anche lo sviluppo cognitivo ed affettivo relazionale, come testimoniano genitori provenienti da tutto il mondo che hanno deciso di proporre il Programma Baby Signs al loro bambino.

Qui potete trovare tutti i dettagli del Programma, le informazioni che cercate, i video, le testimonianze e gli istruttori Baby Signs più vicino a voi

 

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Deborah Papisca

L'avvento dell'era dei blog e dei forum forgia la sua fortuna permettendole di realizzare il sogno di una vita: vedersi pubblicare un romanzo. 'Di materno avevo solo il latte' è uscito il 10 maggio 2011 e sembra avere valicato i confini delle sue aspettative oltre ad averla finalmente conclamata scrittrice ufficiale. Continua a leggere

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