Educare

Come i figli ci portano dalle stelle alle stalle. Andata e ritorno…

figli-educare-crescere-genitoriDue anni fa, nel bel mezzo della mia battaglia con Dr Jekill e Mr Hyde (aka Davide), scrivevo questo:

“«Bisshhh…Passshhhh…Bussshhh…» lo so, le armi fanno “Bang Bang”, o in alternativa “Pum Pum”. Ma qui si tratta di missili fotonici e raggi al plasma a lunga gittata.
Tradotto, oltre ai colpi, vengo lavata da una cascata di bava sputacchiata abbondantemente.
«Davide! Puoi spararmi senza sputarmi?!»
Mi sono stupita da sola pronunciando questa frase, perché mentre lo dicevo, ci credevo veramente.
Per tutta risposta Davidino ha modificato la gittata di bava, accontentandosi di un più classico “Bang Bang” e chiedendomi se andava bene.
«Si, grazie amore…così va meglio »
Ecco le priorità di una mamma con figli maschi! Se proprio devi farmi fuori, almeno fallo con garbo, eccheccavolo!
No, perché dovete capire che insegnare a Davidino ad essere una personcina educata e garbata è impresa immane e spesso frustrante.
Ottenere un bimbo che regala fiori alla mamma invece che missili fotonici è una meta quasi irraggiungibile, quindi ecco che scendo a compromessi e mi accontento di morire, ma almeno pulita.
Non posso negare che lui ce la metta tutta, però. Una sera siamo entrati in un supermercato di alcolici perché i nonni volevano comprare qualche bottiglia di buon vino. Nel momento in cui abbiamo varcato la soglia del negozio, ho maledetto il momento in cui ho acconsentito a quell’uscita portandomi dietro Davide.
Davide, un Berserk di 94 cm di altezza, in un negozio pieno di fragili e costose bottiglie di alcolici?? Ma mi sono bevuta il cervello? E non posso nemmeno dire di essere stata ubriaca visto che il vino non lo avevamo ancora comprato.
Che fare? Rapido lavaggio del cervello del criminale con pannolino, con mantra concentrato «Non si tocca nulla qui! Non correre! Stai con mamma! Non si tocca nulla qui! Non correre! Stai con mamma!… »
Come è finita? Con Davidino che, guardandomi con due occhietti da cerbiatto Bambi, mi chiedeva cortesemente:
« Mamma, posso scappare? »
« NO che non puoi!! »
Troppo tardi. Davidino è in fuga e mentre corre come un matto tra corridoi pieni di bottiglie di vino, mi grida:
«Mammaaaa io .. scappato! »
Ecco. Tutto sommato potrei anche ritenermi soddisfatta. Prima di compiere un crimine chiede il permesso, dopo di che informa sullo svolgimento del suddetto crimine…del tipo: «Scusi, posso spararle? Guardi, niente di personale, avrò cura di non sporcarla, dopo di che aggiornerò il mio stato su Facebook come mi ha insegnato la mamma »
Le buone maniere prima di tutto.
Sento di essere una brava mamma.
Di educati criminali in erba.”

A due anni di distanza vi annuncio che le cose sono cambiate sostanzialmente.
Ogni volta che Davidino vede un fiorellino per strada, lo coglie e me lo porta. Senza gambo, solo la corolla, ovviamente. Dobbiamo ancora lavorare sulla forma, ma siamo ad un passo dal padroneggiare l’arte del corteggiamento attraverso i fiori.

Quando entriamo al supermercato, partecipa attivamente nel fare la spesa invece che correre come un forsennato, seminando il panico tra i clienti. Alla cassa mi ritrovo nel carrello articoli che non acquisterei mai, tipo il dentifricio al gusto di frittelle e le patatine aromatizzate alla cannella ed erba cipollina, ma mi pare un equo prezzo da pagare per la pace dell’esercizio commerciale e del mio equilibrio mentale.

Come vedete, alla fine del tunnel si intravede la luce. Una dispera di poter crescere un figlio a modo e quando pare tutto perduto, voilà! Mr Hyde torna ad essere Dr Jekill.
Alle mamme a cui spesso sento dire “non so come fare! Non si comporterà mai bene!” voglio mandare un messaggio: c’è speranza, sempre!

Beh, forse sono stata troppo entusiasta: spara ancora missili bavosi e raggi bercianti e lo schermo del mio computer, del mio telefonino, nonché i miei occhiali, sono testimoni della quantità di saliva che mi rovescia addosso.
Ma va bene così. Forse in fondo al tunnel non è proprio la luce d’uscita quella che si intravede, ma più che altro quella di una stazione. Ciò nonostante so che può succedere!
Non perdete la fiducia mamme!
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Enrica Costa

Buona ascoltatrice, buona chiacchiera, buona forchetta...la cosa su cui ha qualcosa da dire è come fare la mamma italica in giro per il globo, mettendo a confronto la mentalità  italiana con quella di mamme provenienti da ogni parte del mondo: le mamme sono mamme a qualsiasi latitudine, cambiano solo le tecniche con cui affrontano le stesse problematiche. Il suo compito sarà  quello di presentarvi queste diverse strategie. Continua a leggere

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