Alessandro Costa

2000 battute son tante.
2000 battute le riesce a fare un comico in un anno, un giocatore di baseball in 5 campionati regionali, una massaia che pesta su centinaia di bistecche alte.
Posso farcela anchio, con calma, con confusione, poco poco, piano piano, dice Marzullo.

Ho passato i primi 15 anni in sordina, da sfigato: cravattino, occhialoni tartaruga e brufolazzi, maledetta feste delle medie.

Non sono mai riuscito a saltare più di 20 centimetri e sono alto come un corazziere della Repubblica Italiana.

Non sono mai riuscito a essere il primo della classe in niente, ma alla fine sta antipatico a tutti il primo, e pure il secondo… forse il terzo posto è meglio, basta che il primo e il secondo si siano lavati con cura le ascelle.

A quante battute stiamo appuntato? Ok, continuo.

Dicevamo, con viva e vibrante confusione: volevo giocare a calcio e mi hanno mandato a pallavolo, volevo il motorino e mi hanno dato la bici, mi piacevano le brune e la prima ragazzina fu bionda, volevo fare l’Artistico e mi hanno mandato allo Scientifico, che di “fico” aveva tutto, anche le bionde, ma non le tipe, le sigarette scroccate.

Poi le bigiate, gli “8” in filosofia e storia e i “4” in fisica e matematica (per fare media), i “6” politici, la politica da fighetta e il collettivo da fricchettoni, le occupazioni perchè c’è l’amianto, le autogestioni perchè manca la cartaigienica, le ramanzine dei genitori e le mazzate dei celerini (meglio i secondi, meno coinvolgimento emotivo), i viaggi da disperati in 5 su una “Uno” (che era meglio il contrario) alla “Marrakech Express” in giro per lo stivale, perchè oltre le Alpi si spreca troppo benza.

Poi si cresce, tanta voglia di volontariato: campi di studio e lavoro, officine sociali, e poi via veloci verso il Kossovo a costruire un campo giochi per bambini. Sto sforando con le battute, appuntato. Accelleriamo.

Dopo il liceo non mi convince la facoltà  di Storia, allora trovo lavoro come fattorino diurno, poi notturno, aiuto-barista (il barista non mi ha aiutato…) operaio in fiera, rivedibile 2 volte e poi riformato, e poi di nuovo consegne, sempre su una Panda fedele, sempre in nero, sempre nero…poi la luce, il riscatto: faccio la scuola del fumetto? ma sì dai.

La confusione si dipana, più disegno e più la mia mano ci crede. Imparo la tecnica, i trucchi del mestiere e le finezze, imparo che cos’è la gastrite e la cervicale. Lavoro fuori dal ciclo diurno e durante il ciclo della mia consorte, mi diverto, faccio esperienze in tutte le direzioni e vidimo la casella di “libero (poco) precario (parecchio)”.

Sono passati 6 anni da quando ho visto la luce, sono ancora in un tunnel, lo so… che nessuno mi spenga quella luce là  in fondo! Sono un fumettista, umoristico per di più, qualcosa dentro non cresce mai. Me ne sto sulle mie nuvole di fumo ma con un’ancora di ghisa a terra che non mi fa volare troppo in alto. In bici ci vado ancora, ho ripreso a suonare la batteria con un gruppo di fumettari e disegno la mia storia, tutti i giorni, anche su questo blog di mamme supertoste.

Ho finito, appuntato, lo so, ho sforato. 3104 battute.

Contatti Alessandro Costa kapakkione@hotmail.it

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