La candida, nemica n. 1 delle donne…
A 17 anni mia madre mi considerava un’anima candida. Credeva che nella mia sfera d’interessi ci fossero ancora le avventure di Barbie e Ken (Big Jim lo odiavo perché troppo più basso di Barbie e vicino a lei sfigurava sembrando un nanetto da giardino) credeva anche che arrivassi ad uno stato di purezza e verginità tali da confermare la coerenza di quel bianco sgargiante del mio futuro abito da sposa.
A 17 anni invece una candida sottratta della sua anima mi ha visitato inaspettatamente dichiarando a mia madre che Barbie e Ken più il nanetto da giardino, con capigliatura del miglior spot anti caduta capelli, erano ormai archiviati.
E non è che sia stata una semplice infezione ma una piaga devastante che mi ha portato a deambulare come un pinguino, a vestirmi come il tenerone e ad assumere una faccia contrita come fossi in perenne stato di stitichezza.
Ricordo quella fase di crisi fisica come tra i peggiori della mia giovinezza.
Disagi di tutti i tipi erano una costante delle mie giornate e anche nottate.
Un prurito aldilà di ogni immaginazione mi coglieva nei momenti meno opportuni. Quelli dominati dalla Legge di Murphy, per intenderci:
– mentre ero al bar e ordinavo un cappuccino cercando di farlo senza dondolare come una in stato di shock;
– mentre a scuola venivo spietatamente interrogata alla lavagna e dovevo starmene a gambe incrociate rigida come avessi formalina in circolo;
Poi finalmente l’appuntamento dal ginecologo con mia madre che in sala d’attesa ancora invocava l’era di Barbie e Ken.
Una volta entrata nell’ambulatorio e assunto la posizione d’obbligo un “apperò” uscito dalla bocca del medico è stato più che istintivo. E “qui siamo ad una fase infettiva notevole” è seguito a ruota.
Me ne sono uscita dall’ambulatorio con una ricetta lunga quanto la muraglia cinese che snocciolava una serie di prescrizioni utili a uscire da quel tunnel pruriginoso: tra le soluzioni che mi hanno regalato subito sollievo le “abluzioni” che ho benedetto per lungo tempo e gli impacchi con lo yogurt.
Sì, lo yogurt. Ho voluto fare anche la battuta al mio ginecologo: “ma quello alla frutta con i pezzettoni?” con mia madre che aldilà del separé mi ha dato pronta della “deficiente” a denti stretti per timidezza e perché lei è cresciuta a suon di tabù sul fronte sesso.
Nel giro di una settimana la situazione si è risolta gradualmente facendomi ritornare il sorriso, e riacquistando la postura da homus erectus.
Come contrastare la candida vaginale?
- Attuare un’igiene intima equilibrata, vale a dire non lavarsi troppo e nemmeno troppo poco cercando di usare detergenti intimi con un pH di “soccorso” (da un valore minimo di 3,5, ove sia utile preservare le difese naturali a livello vaginale, ad uno massimo di 5/7 per i bambini e in menopausa, 4,5 in età fertile)
- Usare biancheria intima di cotone;
- Se possibile, dormire senza slip. Questo rimedio è indicato per favorire la traspirazione genitale;
- Seguire una dieta sana e bilanciata;
- Mangiare yogurt con fermenti lattici vivi o probiotici (come il lactobacillus) che favoriscono l’equilibrio della flora batterica intestinale (ma vi assicuro che con lo yogurt si possono fare anche impacchi in loco!)
- Non condire eccessivamente gli alimenti (meglio cotture alla griglia al vapore. No ai fritti!)
- Fare attività fisica regolare;
Per questo contenuto ringraziamo Tantum Rosa Intimo Quotidiano.
Il post di oggi vi racconta della linea Lenitiva. Per maggiori dettagli vi consigliamo di visitare la pagina cliccando sul banner: