Black Friday? No, grazie!
Black Friday, il venerdì nero, è una data importantissima per molti americani. Cade il venerdì subito dopo la festa del Ringraziamento, quindi verso la fine di novembre.
Se ve lo state chiedendo, no, non ha nulla a che vedere con il martedì nero della crisi del 1929, in cui crollarono le borse valori di New York, dando l’inizio alla Grande Depressione Americana.
Anzi, il Black Friday, è esattamente l’opposto!
àˆ l’esaltazione al consumismo più sfrenato!
Questa giornata segna l’inizio dei grandi saldi per la stagione natalizia e in particolare, il venerdì in questione è caratterizzato da ribassi da capogiro.
Voi non potete nemmeno immaginare cosa significhi avere, nel Paese del consumismo per eccellenza, un’intera giornata di prezzi vergognosamente stracciati, così bassi che i saldi di fine stagione nell’outlet più famoso d’Italia, al confronto, fanno pena.
La gente perde il lume della ragione e durante le precedenti settimane, organizza spedizioni e sopralluoghi per identificare la merce e le marche che poi, durante il Black Friday, vorrà acquistare a colpo secco.
Ci sono interi siti che trattano delle strategie migliori per gestire l’assalto ai grandi magazzini, dove vengono date dritte su come muoversi tra i corridoi dei negozi, su come evitare di sprecare tempo e andare dritti sulla preda, preventivamente adocchiata nei giri di perlustrazione avvenuti nelle settimane precedenti.
Per potersi accaparrare i posti in prima linea all’apertura delle porte, va benissimo piazzare la nonna in carrozzella e usarla come ariete da sfondamento, o farsi ingessare un braccio ad arte ed usarlo come arma contundente per allontanare possibili contendenti dell’adorabile golfino in cashmere che normalmente costerebbe 700 dollari, ma quel giorno è piazzato con un indecentissimo prezzo di 70 dollari!
Non sto scherzando.
Scene di panico, pestaggi, accapigliamenti, resse e risse sono all’ordine del giorno durante il Black Friday.
E se pensate che il giorno dei super saldi cominci alle 8 del mattino, siete degli illusi! Qui si tratta di professionisti: i negozi più “scarsi” aprono allo scoccare della mezzanotte e un minuto, mentre quelli più “avanti”, già il giovedì sera cominciano la grande vendita.
E la gente dorme davanti ai negozi, e per cosa?? Per comprare magari 4 televisori da 60 pollici perché ti costano come uno da 26.
Al termine del Black Friday si ha il bollettino di guerra: feriti, anche gravi, non sono inusuali in questo giorno di pura follia.
Ecco perché, da qualche tempo, ho cominciato ad accarezzare l’idea di acquistare on line: non ti sposti da casa, non devi trascinarti dietro terroristi in erba (tradotto, figli allergici ai grandi magazzini), nessuna coda alle casse o accalcarsi nei camerini. Insomma, un perfetto compromesso per soddisfare le esigenze personali di shopping e la pace domestica.
Però i rischi si annidano anche dietro all’acquisto on line, non crediate!
Tipo, ciccare completamente una taglia o peggio ancora, acquistare un giocattolo tanto desiderato dai bambini per poi scoprire che un sito concorrente offriva un prezzo più scontato.
Per evitare questo fastidioso problema, ho recentemente scoperto che è possibile venire a sapere di sconti e offerte speciali grazie agli shopping club, ossia portali che raccolgono tutte le occasioni delle grandi marche, dall’abbigliamento agli accessori, ma non solo.
Cosa c’è di meglio che combinare lo shopping con il massimo del risparmio? D’ora in poi credo che prima di lanciarmi in un acquisto per i bambini, per esempio, non mancherò di dare un’occhiata qui, a scanso equivoci.
C’è qualcuna di voi che ha assistito anche in Italia a battaglie del genere in periodi di saldi?!
Lasciate una vostra “drammatica” testimonianza 🙂
Questo post è offerto da Esaldi.it
La lettura di questo articolo ha fatto riaffiorare nella mia mente il ricordo della “notte dei saldi”. Si tratta di una apertura straordinaria che organizzava il negozio dove lavoravo da studentessa universitaria. Negozio aperto fino a mezzanotte, il giorno prima dell’inizio dei saldi ufficiali, e sconti speciali su tutta la merce. Come se non bastasse già il clima di eccitazione che creava l’evento, a scaldare ulteriormente gli animi pensava uno speaker, che annunciava articoli a prezzi scontatissimi nei vari reparti. Era divertentissimo vedere lo stand carico di capi uscire dal magazzino e rientrarci pochi minuti più tardi spolpato come uno stinco lanciato in una vasca di piranha. La clientela media in queste occasioni può trasformarsi in un pericoloso branco di lupi affamati e per noi commessi era uno spettacolo stare a guardare!
L’hai detto, un branco di lupi affamati 😀 😀