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A 5 anni scappa da scuola: sorrido o mi preoccupo?

bambina-fuga-scuola.jpgAvete letto delle tre bambine di 5 anni che hanno architettato la fuga da scuola durante l’ora di religione? E` successo a Milano la scorsa settimana e il tutto ha molto l’aspetto di un’infantile rivisitazione del famoso film La Grande Fuga, con Steve McQueen.
Il piano è geniale nella sua semplicità: una ad una le bambine avrebbero dovuto chiedere all’insegnante di religione il permesso di andare in bagno. Appena fuori dalla classe avrebbero afferrato lo zainetto e poi, alla chetichella, sarebbero sgattaiolate fuori dalla scuola, passando sotto il cancello principale.
Solo una, la più temeraria, è riuscita nell’impresa, uscendo da scuola senza essere vista e tornando a casa a poca distanza dall’istituto.
Ovviamente il panico si è scatenato con tanto di intervento della polizia, interrogatorio dei genitori e approfondita indagine del personale scolastico.
La preside commenta: «È successa una cosa molto grave per la quale non ci sono giustificazioni e che rappresenta una grave smacco per la nostra scuola. Devo avere una ricostruzione dei fatti sia del personale ausiliario sia da parte dell’insegnante e poi deciderò quali provvedimenti adottare».

Ho letto qua e là commenti di genitori e insegnanti e più o meno tutti concordano sul fatto che sia sconcertante che una bambina di 5 anni sia scappata sotto il naso di svariati adulti.
La scuola è angosciata perché si è creato un precedente che macchia l’integrità dei professionisti che lavorano al suo interno, rei di proporre ore di religione così noiose da far scappare i bambini.
I genitori sono nel panico: uno sconosciuto l’avrebbe potuta violentare, gentaglia l’avrebbe potuta ferire, una macchina l’avrebbe potuta investire, un UFO l’avrebbe potuta rapire e Freddy Krueger l’avrebbe potuta invitare a farsi fare la manicure da lui.

Lo so che state alzando il sopracciglio mentre balbettate “Ma… ma… che dice questa? Fa ironia su un fatto così grave??”.
Si, faccio ironia e ad essere sincera, quando ho letto questa notizia sono scoppiata a ridere e il primo pensiero è stato “‘Sta bambina è un genio del male!”.
Con che precisione e accuratezza è stata pensata la fuga e con che prontezza è stata messa in atto.
Nessuna incertezza o ripensamento, nessun dubbio, solo un pensiero: “non voglio fare religione (e come darle torto… hihihi) e quindi torno a casa”.

Lo so, lo so, starete fumando dall’indignazione perché oso plaudire al crimine di una minore e me ne direte contro di ogni perché è impensabile non criticare la situazione e che se capitasse ad uno dei miei figli, altro che ridere! Poi con tutte le disgrazie che si sentono e le sciagure che capitano nelle scuole e negli asili… bla, bla, bla…
Verissimo, eppure io non riesco a non trovare questa bambina straordinaria e sono quasi certa che in lei si nasconda un futuro leader.
O una criminale in erba.

Non sono un’irresponsabile (almeno non completamente) e anche io mi rendo conto che un bambino di 5 anni da solo per strada, scappato da un luogo dove si suppone ci siano adulti incaricati di vegliare e proteggere il suddetto minore, sia una situazione a rischio.
Però non è che la scuola registri costantemente studenti in fuga. Né alla bambina è capitato alcunché di grave.
La situazione crea un precedente e ovviamente il personale scolastico prenderà provvedimenti, tipo cambiare il cancello di ingresso.
Certamente i genitori inculcheranno alla piccola Steve McQueen che aggirarsi per le vie del quartiere da sola è pericoloso.

Tutto buono, tutto vero però spero che tra tutti ci sia anche un adulto in grado di dirigere verso il Bene l’ingegno dimostrato e l’iniziativa sorprendente di questa giovane fuggiasca.
Spero che non la si terrorizzi al punto tale da bloccare il suo naturale senso di indipendenza, soffocando la capacità di prendersi responsabilità.

Penso a tutto questo perché quest’anno Matteo ha avuto il permesso di fare percorso casa-scuola e ritorno da solo, in bici.
Irvine, dove viviamo, è un sobborgo molto tranquillo, nulla di paragonabile alle vie del centro di Milano.
Eppure i pericoli ci sono anche qui. L’anno scorso due bambini sono stati investiti attraversando la strada e da mesi ci sono coyote che si aggirano liberamente tra le case, attaccando saltuariamente bambini non custoditi.
Nonostante un certo (contenuto) stato d’ansia da manuale, ho acconsentito senza problemi a lasciare questa libertà a Matteo, facendogli capire che deve dimostrare responsabilità meritandosi la concessione: alla prima infrazione o sciocchezza, il privilegio viene ritirato.
Per chiarirci: non dico che la famiglia della fuggitiva di 5 anni debba permetterle di andare a scuola da sola.
Però penso che il panico che leggo nei genitori sia forse da contenere per non creare la tragedia dove c’è solo un fatto che dovrebbe essere argomento di discussione tra adulti che vogliono insegnare ai propri figli l’indipendenza, la prudenza, l’iniziativa, la prontezza di riflessi e la responsabilità.

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Enrica Costa

Buona ascoltatrice, buona chiacchiera, buona forchetta...la cosa su cui ha qualcosa da dire è come fare la mamma italica in giro per il globo, mettendo a confronto la mentalità  italiana con quella di mamme provenienti da ogni parte del mondo: le mamme sono mamme a qualsiasi latitudine, cambiano solo le tecniche con cui affrontano le stesse problematiche. Il suo compito sarà  quello di presentarvi queste diverse strategie. Continua a leggere

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