Sinergia Eni-scuola: nasce il teatro scientifico con Scienze in Atto
Mi ricordo quando alle elementari, alla domanda “cosa vuoi fare da grande”, annunciavo, orgogliosa e convinta: l’astronauta!
“Ma come… non vuoi fare la ballerina?”. “No! L’astronauta!”
“Sei sicura… magari vuoi fare l’infermiera o… la maestra?”. “NO! L’ASTRONAUTA!”.
Mai fui più certa nella mia vita come lo ero allora.
Poi, un giorno, qualcuno ha insinuato che essendo astigmatica e portando gli occhiali, alla NASA mi avrebbero scartata immediatamente per il posto di pilota.
Era vero? Non era vero? Non so, ma sta di fatto che con quel commento mi hanno sbriciolato il cuore e infranto tutti i miei sogni intergalattici.
Dopo un primo periodo di dramma esistenziale (se non divento astronauta allora che ne sarà della mia vita???) ho messo a punto un piano B: se non fossi riuscita ad entrare dalla porta di ingresso del quartier generale della NASA come astronauta, allora avrei infilato la porta di servizio in qualità di scienziata/astronoma/astrofisica/segretaria/receptionist/donna-delle-pulizie-a-Cape-Kennedy-basta-che-mi-fate-lavorare-lì-con-voi!
Come è andata a finire? Sono diventata veterinario. Che vi devo dire, ho mirato alle stelle e sono finita nelle stalle… letteralmente.
Non mi lamento però: con gli anni ho capito che il fulcro della mia passione era la scienza in sé e non necessariamente l’astrofisica.
Con questa passione, capirete la mia gioia all’apprendere che Eni ha proposto nel 2015 un progetto che ha coinvolto alcuni licei di Novara, in un viaggio attraverso scienze, ambiente, energie rinnovabili e teatro.
Eniscuola, in collaborazione con il Teatro Coccia di Novara e il Centro Ricerche Eni per le Energie Rinnovabili e l’Ambiente, hanno proposto a tre scuole superiori nell’ottobre del 2015 il progetto Scienze in Atto, un modo innovativo e coinvolgente per avvicinare i ragazzi ai temi della scienza e favorirne una personale rielaborazione attraverso la creazione di uno spettacolo teatrale.
Il programma prevedeva una prima fase di ricerca attuata dagli stessi studenti a proposito dei concentratori solari luminescenti. Il materiale scientifico è poi stato trasformato, con l’aiuto di drammaturghi professionisti, in testi da cui sono nati uno spettacolo di prosa, un cortometraggio e uno spettacolo musicale, il tutto presentato a maggio come spettacolo finale.
Scienze in Atto è un progetto che ha dimostrato come sia possibile creare sinergia tra scuola, ricerca e teatro scientifico.
Dare la possibilità a studenti liceali di trasformare la scienza in arte vale per me più di mille ore di lezione in aula, con tutto il rispetto per gli insegnanti e il loro lavoro straordinario.
Sono una fan del mettere il pratica ciò che si legge nei libri e ritengo che l’interdisciplinarità sia un asso nella manica per gli insegnanti se saggiamente applicato, come in questo caso grazie al contributo di Eniscuola e del Teatro Coccia.
La presentazione del progetto, il suo sviluppo e le dinamiche dietro la sua realizzazione, sono a disposizione di chi volesse visitare il sito qui.
Mi auguro che questo progetto unico e straordinario, possa essere il primo di una lunga serie che veda Eni coinvolgere altre scuole sul territorio italiano ed aprire la strada a molti studenti verso un futuro di ricerca ed espressione personale.